In merito alle notizie di stampa riguardanti una possibile proposta d’istituzione di una macroregione comprendente le Province di Trento e Bolzano e le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino – dopo aver approfondito la questione con la propria deputazione parlamentare – ritiene che tale paventata eventualità sia così solo accennata da non richiedere alcuna presa di posizione specifica. Rafforzato in questa convinzione da un confronto avvenuto oggi tra il Vicepresidente Olivi e la Presidente Serracchiani, il Gruppo si riserva di esprimere la propria posizione nell’eventualità di una qualsiasi futura formalizzazione di simile iniziativa.
Trento, 21 settembre 2015
Sperimentare nuove formule per i punti nascita di valle, anche a costi maggiori, annunciò a fine luglio Luca Zeni, il giorno dopo il suo insediamento all’assessorato alla sanità. Il 30 settembre affronterà il nuovo e probabilmente ultimo round al ministero della sanità, dove si capirà se e quali margini esistono per il Trentino di mantenere aperti i punti nascita sotto i 500 parti all’anno (Tione, Arco, Cavalese e Cles).
C. Bert, "Trentino", 21 settembre 2015
MANICA: «Aspettiamo di capire cosa propongono le minoranze. Certo se si vuole un’autorizzazione preventiva delle famiglie, dico subito di no. Sarebbe come se la chiedessimo per un percorso sulla Shoa. La maggioranza ha già presentato un emendamento che prevede che le iniziative nelle scuole passino dagli organi scolastici come il consiglio d’istituto dove sono rappresentate anche le famiglie».
C. Bert, "Trentino", 19 settembre 2015
L'allarme di Marini: "Scarsa partecipazione". Dorigatti: "La politica è interfaccia di una società polverizzata, in questa prospettiva di colloca il trend. Non si delega più. Su ciò è necessario fare una riflessione. La politica deve essere in grado di intercettare i bisogni della gente altrimenti i cittadini si organizzano da sé. Vogliono essere protagonisti della politica".
M. Romagnoli, "Corriere del Trentino", 18 settembre 2015
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La maggioranza di centro-sinistra autonomista, pur nella dialettica e nel faticoso clima imposto all’Aula da parte dalle minoranze per il reiterato utilizzo di forme ostruzionistiche che rallentano l'approvazione della norma, ha votato con soddisfazione a favore del primo articolo del ddl “Interventi di contrasto delle discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere o dall'intersessualità” contenente le finalità e l’oggetto del dispositivo. Scegliendo di abrogare il secondo articolo la maggioranza ha quindi deciso di sottrarre alla polemica strumentale delle opposizioni alcuni passaggi del ddl, così da concentrarsi sull’approvazione dei punti in esso più rilevanti.
Trento, 18 settembre 2015
"Incomprensibile". Mattia Civico boccia l'ipotetico ritorno in commissione del ddl unificato contro l'omofobia, di cui è firmatario. "Non ha senso rifare il percorso, il testo è stato già due volte in commissione e ne discutiamo da tre anni. E' una norma condivisa dalla maggioranza. Il PD quindi chiede alla coalizione di mantenere gli impegni presi". Zanella (Arcigay): "Non si può trovare un compromesso con chi dice che l'omofobia non esiste. Sulla norma l'aula è stata indegna".
S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 17 settembre 2015
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Riforma, il vicepresidente trentino critico: "La Regione va rilanciata quale sede di decisione per le sfide in chiave europea, dai trasporti all'energia, non indebolita. Bolzano guardi avanti". Kompatscher frena sul documento riservato: "E' solo un'ipotesi di lavoro. Confronto su più livelli".
S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 16 settembre 2015
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La morte di Samuelle Daves, la foto «gaffe» utilizzata da Fratelli d'Italia e finita sulle pagine e sui siti di tutti i principali quotidiani nazionali, il caso dei libri dell'Arcivescovile e le lettere inviate dal sindaco di Novaledo: tutte queste notizie, per stare solamente agli ultimi tre giorni, non hanno fatto «ammettere» al centrodestra che, forse, il tema delle discriminazioni sessuali e di genere sia più attuale e importante di quello che i vari consiglieri si sono ostinati a ribadire per tutta la giornata di ieri.
"L'Adige", 16 settembre 2015