ROBOL: «Ci sono stati ormai troppi incidenti di percorso che non hanno dato l'idea di una forte coesione nella maggioranza, ma piuttosto di una forte competizione del Patt e del presidente Rossi nei confronti soprattutto del Pd, i piani del confronto sono tra noi sempre molto diversi, come si è visto anche nell'ultima questione dei grandi elettori».
L. Patruno, "L'Adige", 25 gennaio 2015
Borgonovo Re: "La giunta non è un gruppo di cari amici, ma di persone che si trovano a lavorare insieme in virtù del voto popolare per svolgere funzioni molto importanti. Servono lealtà reciproca e discussione nel rispetto di ciascuno. Non mi permetterei mai di parlare di un collega nei termini attribuiti al presidente".
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 25 gennaio 2015
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Le dichiarazioni che il servizio Rai di ieri attribuisce al presidente Rossi, se confermate, sarebbero gravi e politicamente inammissibili. Il Gruppo del Partito Democratico del Trentino ne pretende dunque la smentita pubblica ed inequivocabile. Se così non fosse, sarebbe chiara l’intenzione del Presidente di aprire una verifica di maggioranza che valuti l’operato dell’intero Esecutivo provinciale.
Caos per un servizio Rai nel quale Rossi avrebbe affermato che i tre assessori PD "non sono riusciti a dare segnali forti nè a elaborare strategie per il rilancio economico e sociale della provincia". Olivi: "Se Rossi avesse detto quelle cose e non le dovesse smentire, per quanto mi riguarda non ci sono più le condizioni per collaborare". Dopo lo strappo sui grandi elettori tre test per la giunta: sanità, ricerca, nomine.
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 23 gennaio 2015
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"E' grazie al Pd che il Patt è entrato nell'accordo tra Pd nazionale e Svp. Nel 2013 abbiamo concluso un accordo nazionale e sottolineo che è stato il Pd a volerlo estendere al Patt, anziché limitarlo alla Svp. Un elemento che non sembra molto apprezzato. Come nel 2013 non abbiamo deciso le candidature col bilancino, così pensavo che in questa occasione si sarebbe fatto un ragionamento politico. Invece è stato appiattito sul livello istituzionale".
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 23 gennaio 2015
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«Non sono d'accordo con l'analisi sprezzantemente semplificatoria del presidente Rossi che ha voluto etichettare il problema posto dal Pd sui grandi elettori come partitico. Se ha detto così sono molto deluso, perché qui si trattava di una scelta politica per rinnovare il patto tra l'area autonomistica e quella del Pd».
"L'Adige", 23 gennaio 2015
Alla base della fermezza con la quale, uniti, il Partito Democratico del Trentino, il suo Gruppo in Consiglio Regionale, i suoi rappresentanti in Giunta provinciale hanno rivendicato la presenza di un “grande elettore” appartenente al PD nel processo d’elezione del nuovo Capo dello Stato, vi erano e sono, implicazioni politiche importanti, fondate e legittime, sulle quali poggiano tanto la coalizione di centro-sinistra autonomista che governa il Trentino, quanto i deputati e senatori che lo rappresentano a Roma e che sono stati eletti sotto il simbolo “Italia Bene Comune”.
Trento, 21 gennaio 2015
Il capogruppo dem: "Non si trattava di un punto interno al programma, sarebbe quindi sbagliato farne un motivo per alimentare la crisi all'interno della maggioranza. Questo episodio però segna la necessità di un nuovo approccio. Rossi, senza comunicare nulla a nessuno, ha anticipato una proposta che sarebbe dovuta scaturire dall'aula. Le nostre ragioni non erano peregrine. Rigettare queste ragioni in nome di una tutt'altro che consolidata prassi istituzionale è stata una scelta rispettabile, ma che ci lascia per lo meno stupiti".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 22 gennaio 2015
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