Garanzia giovani atto secondo: in seguito ad una decisione assunta dalla Giunta provinciale - su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi - saranno introdotte due nuove misure, sulla base delle conoscenze/dati raccolti ad oggi sulla platea dei ragazzi che si sono avvicinati a questo programma: la prima punta soprattutto a facilitare il passaggio dei giovani dalla fase della formazione a quella del lavoro vera e propria, attraverso una più incisiva azione di accompagnamento al lavoro; la seconda mira a prendere in carico i giovani fuoriusciti dal sistema scolastico-formativo e portarli al conseguimento di un titolo di studio o qualifica professionale.Ufficio Stampa provincia, 4 dicembre 2015
La misura di “accompagnamento al lavoro” prevede di prendere in carico i giovani dai 15 ai 29 anni che hanno già completato uno dei percorsi proposti da Garanzia Giovani e che non hanno ancora trovato una loro collocazione nel mondo del lavoro. Sarà realizzata con il supporto della rete provinciale dei soggetti pubblici e privati che si occupano di servizi al lavoro, e verrà remunerata solo a risultato (ossia con l'inserimento del giovane nel mondo del lavoro con contratto di almeno 6 mesi). I ragazzi interessati alla misura di accompagnamento al lavoro si dovranno iscrivere presso un Centro per l’impiego. Si prevede di prendere in carico circa 670 giovani.L’altra misura approvata dalla Giunta si riferisce ad un nuovo percorso rivolto a giovani di età inferiore a 19 anni che hanno abbandonato il percorso scolastico-formativo senza aver acquisito alcun titolo. Il fine è reinserirli in percorsi di istruzione o formazione, portandoli al diploma o alla qualifica professionale."In Trentino ci stiamo sforzando di attuare il programma Garanzia Giovani sperimentando percorsi che non mirano al primato dei numeri e non vogliono esaurirsi sul breve periodo, ma intendono creare un modello per le politiche del lavoro provinciali che utilizzeremo anche negli anni a venire - ha sottolineato il vicepresidente Olivi - . Il punto principale è potenziare e rendere più autonome le misure di accompagnamento, che riguarderanno tutti i giovani in uscita dai diversi percorsi di formazione ad eccezione dell'apprendistato, in quanto esso costituisce già un rapporto di lavoro. Al tempo stesso, intendiamo 'aggredire' quello zoccolo duro rappresentato da giovani in età fra i 15 e i 18 anni, privi di qualifica o diploma e particolarmente fragili dal punto di vista personale o del contesto sociale di provenienza, in modo che possano conseguire un titolo di studio o una qualifica, condizione necessaria per presentarsi sul mondo del lavoro."
La riprogrammazione effettuata con la delibera di Giunta prevede inoltre piccoli aggiustamenti suggeriti dall’esperienza, essendo stato attivato il programma Garanzia Giovani nel 2014: fra questi, il potenziamento della parte formativa (ICT e lingue) nel percorso A, che passa da 26 a 60 ore, la strutturazione di nuovi 20 percorsi di formazione professionalizzante e un tirocinio di 6 mesi per il percorso B, il rifinanziamento del percorso D di servizio civile.Scheda: Garanzia Giovani Il programma Garanzia Giovani, avviato il 1 maggio 2014 con una dotazione finanziaria di 8.371.352,00 di euro, si articolava in quattro percorsi, che ora diventano cinque con l'avvio del percorso E. Si sono iscritti fino ad oggi 7.658 (di cui 4.419 trentini e 3.239 non trentini), 628 gli iscritti della fascia compresa fra i 15 e i 18 anni.I colloqui di orientamento svolti finora sono stati 3.506 che hanno portato all’inserimento di 2.286 giovani nei vari percorsi.Vediamo in sintesi che cosa cambia con la decisione assunta dalla Giunta provinciale. Il Percorso A (Orientamento specialistico, tirocinio e accompagnamento al lavoro), il più frequentato in quanto percorso che accoglie l'intera fascia di età dai 15 ai 29 anni e non richiede il possesso di ulteriori requisiti oltre a quello generale (condizione di Neet, ovvero "né studio-né lavoro"). Ad oggi vede circa 2000 iscritti di cui oltre 780 hanno trovato lavoro. Vengono ora messe a disposizione delle risorse aggiuntive al fine di aumentare la capacità di accoglienza all'interno dell'intervento. Il percorso viene inoltre potenziato, estendendo le ore di formazione massime previste da 26 a 60. La modifica inoltre prevede di rendere la fase di accompagnamento al lavoro indipendente dal Percorso permettendo quindi di estenderla anche ai giovani che hanno terminato il Percorso B e il Percorso D e che a loro volta non hanno ancora trovato lavoro.Nel caso del Percorso B (Formazione mirata all'inserimento lavorativo), si riproporrà un nuovo set di interventi (circa 20 percorsi) in aggiunta ai 40 già proposti ad oggi. I nuovi interventi ampliano lo spettro dei titoli di accesso ai percorsi in considerazione dei fabbisogni espressi dalle aziende del territorio. Anche per il percorso B le risorse sono state aumentate. Ad oggi hanno terminato i percorsi 145 giovani di cui 54 sono già inseriti nel mondo del lavoro.In riferimento al Percorso C (Apprendistato per il conseguimento di qualifica o diploma professionale) si registra un'elevata domanda da parte dell'utenza (221 giovani) A causa dell'esigua offerta da parte del contesto produttivo di opportunità occupazionali in tale ambito, si sono potuti attivare solo pochi contratti di apprendistato rispetto agli obiettivi previsti. Il contesto produttivo e scolastico è in fase di trasformazione attraverso l'introduzione del sistema duale. Il percorso necessita però di una tempistica di attuazione più ampia di quella consentita da Garanzia Giovani. In considerazione di un budget iniziale consistente per tale misura, è stata decisa una diminuzione del finanziamento.Riguardo al Percorso D (Servizio civile) tutti i posti previsti, 150, sono stati assegnati e le risorse ampiamente utilizzate già nei primi mesi di attuazione; la richiesta di attivazione del percorso è ancora numericamente consistente (supera le 500 richieste) e pertanto la Giunta ha ritenuto opportuno un aumento delle risorse dedicate per dare risposta ad altri 100 giovani.Infine viene attivato un nuovo Percorso E (Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi) con l'obiettivo di reinserire i giovani di età inferiore a 19 anni, privi di qualifica o diploma, in percorsi di istruzione e formazione professionale. E' emersa infatti l'esistenza di una fascia di utenti difficilmente collocabile nel mercato del lavoro in quanto priva di qualifica o diploma e particolarmente fragile dal punto di vista personale o del contesto sociale di provenienza. Questa misura prevede la partecipazione a corsi di istruzione e formazione professionale con durata variabile in ragione del percorso attivato. Si prevede di coinvolgere circa 36 ragazzi.
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