governo provinciale pagina 137

Banda larga, scontro PD Rossi

Battaglia tra il gruppo del Pd e il presidente Ugo Rossi sulla banda larga, investimento per il quale la Provincia ha messo 67 milioni di euro nell’assestamento di bilancio che si sta discutendo in consiglio. Oggetto del contendere il modo per realizzare la connessione ultraveloce ad internet. «Parliamo di una decisione da centinaia di milioni e compiere di nuovo una scelta sbagliata sarebbe deleterio». Il consigliere Luca Zeni spiega così il senso dell’ordine del giorno presentato dal Pd che chiedeva di orientare gli investimenti a realizzare (attraverso Trentino Network) una rete di fibra ottica di proprietà pubblica fino alle case.
"Trentino", 26 maggio 2015

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Soldi agli asili privati, il Pd stoppa Ugo Rossi

Centotrenta milioni di euro per dare un po' di coraggio alla «ripresina» che, meno intensa e più lenta che altrove, sta arrivando anche in Trentino. Questo quanto la giunta provinciale mette sul piatto per riaccendere il motore dell'economia locale. È iniziata ieri in Consiglio provinciale la discussione generale sull'assestamento di bilancio, ma a tener banco è l'ennesimo braccio di ferro tra il gruppo consiliare del Pd e il presidente Ugo Rossi sulle risorse a disposizione per gli asili privati.
"L'Adige", 24 maggio 2015

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Plagi d'aula

L'arrabbiatura è esplosa ieri mattina ancora prima che la seduta del Consiglio provinciale cominciasse. Appena Lucia Maestri del Pd ha aperto il malloppo degli emendamenti collegati all'assestamento di bilancio della Provincia è saltata sulla sedia: quello riguardante le agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale a firma del consigliere del Patt Walter Kaswalder era praticamente identico agli articoli 3 e seguenti di un disegno di legge che l'ex assessore comunale aveva depositato lo scorso luglio.
D. Battistel, "L'Adige", 25 maggio 

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"Parchi naturali, necessaria una riflessione"

Zeni incalza la coalizione: "La politica  è chiamata a una riflessione profonda sul tema della tutela dell'ambiente e del ruolo dei parchi naturali: per questi ultimi va recuperato lo spirito che, negli anni Ottanta, li aveva visti nascere. Questo è un argomento prioritario per tutto il Trentino. Un errore pensare che la tutela ambientale sia un ostacolo allo sviluppo del territorio".
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 22 maggio 2015
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#MORI - Accordo Lega-Patt a Mori: è terremoto

Un abbraccio asfissiante. Il caso Moiola rischia di soffocare la coalizione di centrosinistra. L’inedita alleanza, a Mori, del candidato autonomista con quello della Lega Nord Marzari in vista del ballottaggio contraddice in pieno tutte le rassicurazioni sulla lealtà dei vertici del Patt a livello provinciale, facendole apparire come vuoti proclami.
L. Marognoli, "Trentino", 18 maggio 2015

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#MORI - Olivi attacca Moiola: «Da lui vere idiozie»

 «Le dichiarazioni di Moiola sono autentiche idiozie»: a dirlo è il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, che si riferisce all’uscita pubblicata ieri in cui Moiola sosteneva che come sindaco di Mori Roberto Caliari non avrebbe fatto altro che continuare il lavoro che faceva prima (direttore dell’ufficio aree industriali della Provincia) sotto ordine di Olivi e che assieme al suo vice Barozzi avrebbe favorito l’insediamento dell’impianto gassificatore alle Casotte.
"Trentino", 17 maggio 2015

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#StatutoRegionale - Pd e Patt strappano con l'Svp

Revisione dello Statuto, no al disegno di legge Zeller: in commissione la maggioranza regionale si è spaccata, tre sì di Svp e destra tedesca, cinque i no di Civico e Zeni del PD, di Borga (Civica Trentina), Simoni (Progetto Trentino), Urzì (Alto Adige nel cuore). Il Patt si è astenuto. Zeni: "No a interventi finalizzati a ritoccare con iniziative sporadiche lo Statuto, senza un disegno complessivo".
"Corriere del Trentino", 18 maggio 2015
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"Se non ci diamo un progetto comune il Trentino sarà dei comitati elettorali"

"Se ci limitiamo ad occuparci della partecipazione, senza trasmettere un progetto politico di coalizione, il centrosinistra rischia di restare intrappolato. Se non si ha uno sguardo all'orizzonte e non si spiega agli elettori perché si fanno le cose, se non ci sono più destra e sinistra, coltiviamo il brodo in cui facciamo crescere un civismo più populista che popolare". Sul PD: "Dobbiamo dire chiaramente che non vogliamo limitarci a fare i cani da guardia degli altri, accontentandoci di governare i comuni: dobbiamo uscire dalla subalternità".
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 15 maggio 2015
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