La semplificazione dettata dai "tempi moderni" è davvero incredibile. Galleggiando sulle notizie di stampa di questi giorni, parrebbe quasi che la riforma della scuola trentina – quarantasette articoli, venti soggetti auditi, sette sedute di discussione in Quinta commissione, cinque giorni d’Aula, decine di ordini del giorno – abbia avuto come fulcro l’introduzione o meno delle divise; e che il lungo dibattito, le fitte riunioni, finanche gli scioperi e le manifestazioni fermentati attorno ad essa, abbiano riguardato solo poche questioni, spicce e marginali. Lucia Maestri, "Trentino", 15 giugno 2016
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Raccolgo, in questo mio contributo, gli spunti contenuti nella riflessione critica di Roberto Coletti dei giorni scorsi. Li raccolgo per provare a far comprendere come le politiche a sostegno dello sviluppo industriale siano da tempo ispirate a nuovi obiettivi.Alessandro Olivi, "Trentino", 12 giugno 2016
«Il no all’obbligatorietà va nel senso di un’alleanza fra scuola e famiglie. Sono certo che non ci saranno rifiuti, i genitori aderiranno alle proposte contro le discriminazioni. Quanto alla mediazione, sia io che il Pd abbiamo accettato di ridurre la nostra sensibilità. Il risultato è un accordo che ci ha fatto fare un passo avanti».S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 12 giugno 2016
Sulla Buona scuola l'ostruzionismo continua, e ieri tutta la giornata si è spesa discutendo una decina di ordini del giorno rispetto alla trentina in campo. Se si va avanti con questi ritmi, prima di domani, sabato, non si arriverà neppure a esaurire tutti gli ordini del giorno. Per questo ieri mattina il presidente della giunta provinciale, Ugo Rossi, ha chiesto una sospensione in apertura dei lavori per una riunione con le minoranze.A. Conte, "L'Adige", 10 giugno 2016
Il decreto è del 1° giugno, porta le firme dei ministri del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ed è stato al centro degli incontri svoltisi con il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi nei giorni scorsi, dietro le quinte del Festival dell'Economia.Ufficio Stampa Provincia, 9 giugno 2016
La scelta di puntare sul polo di S. Giorgio è vincente. Dopo l'arrivo di Bonfiglioli, che mercoledì insedierà i primi 30 assunti, a breve arriverà anche "EasyDial". L'assessore provinciale allo sviluppo guarda avanti: "La collaborazione tra imprese è la mossa giusta, ma istituti tecnici e università ora devono accelerare".N. Guarnieri, "L'Adige", 30 maggio 2016
Caro direttore, seguo da anni il tema delle fusioni e delle forme collaborative dei piccoli comuni trentini. Da amministratore comunale ho condiviso con i colleghi il percorso che ha portato alla nascita del Comune di Castel Ivano attraverso un triplo referendum: il primo, nel 2015, ha portato alla fusione di Spera, Strigno e Villa Agnedo; il secondo e il terzo, nel 2016, per l'accorpamento di Ivano Fracena (riuscito) e di Samone (non riuscito).Attilio Pedenzini, "L'Adige", 26 maggio 2016
L' annuncio da parte del ministro Delrio dei prossimi cantieri; la condizione posta dagli spagnoli per l'acquisto della Serenissima, cioè la realizzazione della Valdastico; le dichiarazioni del governatore del Veneto e le rassicurazioni del governo provinciale che non c'è un legame con il rinnovo della concessione dell'A22: tutto ciò aggiunge ulteriore confusione al capitolo riguardante la Valdastico.Roberto Pinter, "L'Adige", 20 maggio 2016
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Partito Democratico del Trentino