governo provinciale pagina 109

«Quell'ultimatum ormai è un mantra»

Il governatore Ugo Rossi non è nuovo all'uso dell'«ultimatum», come arma di persuasione, per stoppare le espressioni di dissenso. In questi ultimi giorni vi ha fatto ricorso, rivolgendosi al Patt. Ha minacciato di lasciare la presidenza della Provincia se il congresso del partito non confermerà il segretario uscente Franco Panizza, l'unico che secondo il presidente può garantire la continuità della linea politica.
L. Patruno, "L'Adige", 1 marzo 2016

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Bottamedi-Kaswalder l'ennesimo strappo. PD e Upt: ora basta

La corda si è rotta: dopo gli emendamenti anti-giunta firmati con Bezzi, i casi omofobia, Marie Curie, segretari comunali, Consulta, il duo Kaswalder-Bottamedi - e i loro voti ormai sistematicamente in dissenso dalla maggioranza - smette di essere un problema del Patt e diventa un caso per la coalizione.
C. Bert, "Trentino", 26 febbraio 2016

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«Aiuti: precedenza a giovani, donne, disoccupati»

Il sistema di aiuti all’imprenditoria, varato dalla giunta provinciale nel 2015, ha generato «un boom di domande e interesse». Lo ha specificato Alessandro Olivi, assessore allo sviluppo economico, che ha illustrato la delibera contenente i nuovi criteri per le agevolazioni. Il testo è stato condiviso dalla commissione con l’astensione dei componenti di minoranza (Filippo Degasperi, Massimo Fasanelli e Gianfranco Zanon). Oggi è attesa l’approvazione da parte dell’esecutivo.
"Corriere del Trentino", 26 febbraio 2016

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Ferrari difende l’Isig: «Fbk lo sostenga»

FERRARI: «Le difficoltà finanziarie ci sono per tutta la fondazione, ma nessuno ha chiesto di sacrificare la parte umanistica. Quanto all’Istituto storico italo-germanico, è una risorsa importante politicamente e storicamente. Non c’è nessuna intenzione di chiuderlo. Se serve, si pensi a un contributo da parte delle attività che hanno più facilità a trovare finanziamenti esterni».
"Corriere del Trentino", 24 febbraio 2016

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#UnBRENNEROcheunisce, la rassegna stampa

BRENNERO - Il gesto simbolico è stato forte, qualcuno ha azzardato perfino storico. Ma, appunto, questo sarà la storia a dirlo. Quello che è certo è che la politica trentina, ma anche dell'Alto Adige e del Tirolo, ha dato un segnale importante. Un segnale di unità prima di tutto: rappresentanti di Pd, Patt, Upt e Verdi insieme, senza bandiere, mano nella mano, con esponenti del mondo sindacale e delle associazioni, singoli cittadini e gruppi. 
M. Lunelli, "L'Adige", 21 febbraio 2016

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Pd e Trentino, connessione sentimentale

 In una fase in cui il valore delle parole e soprattutto il loro significato tende a sbiadire, quando non a essere addirittura manomesso, c’è da chiedersi: cos’è oggi il “centrosinistra”? Personalmente lo considero una comunità di pensiero, aperta e popolata dai partiti ma non solo, da formazioni sociali, corpi intermedi e cittadini che si riconoscono in un Trentino della solidarietà, dell’equità, dei diritti e dei beni comuni.
Alessandro Olivi, "Trentino", 23 febbraio 2016

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L'Autonomia tra riforma e referendum

Il processo di riforma dello Statuto di Autonomia, che vede nella costituzione della Consulta (per il Trentino) e della Convenzione (per l'Alto Adige),il riconoscimento della necessità di ricorrere ad una elaborazione partecipata delle rispettive Comunità, non può prescindere dall'analisi del contesto in cui esso stesso ha inizio, e nel quale si svilupperà.
Lucia Maestri, "Trentino", 22 febbraio 2016

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Contro il nuovo muro una catena umana «Vogliamo un Brennero che unisce»

Un secco «no» ai muri, a quelle barriere che l’Austria ha deciso di ripristinare al Brennero e lungo gli altri passi di confine. Un «sì» convinto, invece, all’Europa e all’Euregio. Questo il senso dell’appello promosso e sottoscritto dai consiglieri regionali del Partito democratico, da esponenti del mondo sindacale, associativo e culturale, della società civile e da singoli cittadini.
V. Leone, "Corriere del Trentino", 18 febbraio 2016

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