Revisione dello Statuto, no al disegno di legge Zeller: in commissione la maggioranza regionale si è spaccata, tre sì di Svp e destra tedesca, cinque i no di Civico e Zeni del PD, di Borga (Civica Trentina), Simoni (Progetto Trentino), Urzì (Alto Adige nel cuore). Il Patt si è astenuto. Zeni: "No a interventi finalizzati a ritoccare con iniziative sporadiche lo Statuto, senza un disegno complessivo"."Corriere del Trentino", 18 maggio 2015Leggi l'articolo in pdf!
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"Se ci limitiamo ad occuparci della partecipazione, senza trasmettere un progetto politico di coalizione, il centrosinistra rischia di restare intrappolato. Se non si ha uno sguardo all'orizzonte e non si spiega agli elettori perché si fanno le cose, se non ci sono più destra e sinistra, coltiviamo il brodo in cui facciamo crescere un civismo più populista che popolare". Sul PD: "Dobbiamo dire chiaramente che non vogliamo limitarci a fare i cani da guardia degli altri, accontentandoci di governare i comuni: dobbiamo uscire dalla subalternità".A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 15 maggio 2015Leggi l'articolo in pdf!
A Trento Martedì ho accompagnato il Presidente Renzi in visita ufficiale nella nostra Regione. Abbiamo visitato alcune importanti aziende trentine e altoatesine, esempi virtuosi di innovazione e la Fondazione Bruno Kessler, che assieme alla nostra università rappresenta un luogo importante in tema di ricerca e sviluppo a livello nazionale e internazionale. Renzi ha riconosciuto la grandezza dell'intuizione dell'allora presidente Bruno Kessler che, agli inizi degli anni '60, decise di investire sull'alta formazione e poi sull'innovazione e la ricerca per aprire il Trentino al mondo e favorire uno sviluppo sostenibile e duraturo.Michele Nicoletti, 8 maggio 2015
Il Responsabile per le Infrastrutture ha incontrato il governatore Rossi, il vice Olivi e l'assessore Gilmozzi a margine dell'inaugurazione della nuova sede dell'Itas. Elogio dell' "autonomia responsabile" del Trentino che "guarda al suo territorio ma anche all'Italia, perché se il successo non è dell'Italia è di poco respiro".L. Patruno, "L'Adige", 29 aprile 2015
Il partito dei Trentini? Un'idea «vecchia e superata» che non serve per rendere competitivo il Trentino con gli altri territori. Alessandro Olivi, vicepresidente della giunta provinciale ed esponente del Pd, risponde a muso duro alla proposta lanciata ieri dal segretario e senatore del Patt, Franco Panizza. Annunciando una vicina assemblea programmatica, Panizza ha chiarito di voler lanciare una nuova fase del Patt che diventerebbe di fatto l'alternativa al Pd, dando risposte a tutti gli elettori che si sentono prima di tutto trentini."L'Adige", 23 aprile 2015
Le dichiarazioni del sen. Panizza riguardo al prossimo lancio di un fumoso soggetto politico che anteponga “l’autonomia […] alle ideologie nazionali”, al di là del contenuto di merito piuttosto traballante, risultano essere l’ennesima fonte di fibrillazione all’interno della coalizione di centrosinistra autonomista. Una coalizione che, a partire dai segretari politici dei partiti che la compongono, dovrebbe essere assai concentrata sul prossimo appuntamento elettorale, e assai meno su futuribili scenari che il segretario del PATT vede pronti a registrare l’ascesa di un partito “territoriale”, “globale” e per “l’Euregio”. Insomma, tutto fuorché italiano.cons. Alessio Manica - Capogruppo del Partito Democratico del Trentino
In regione l'1% dei profughi accolti nel Paese, uno ogni 1.911 abitanti. In questi giorni Nicoletti, presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, è a Strasburgo: !Questa è stata la più grande tragedia umanitaria dopo la seconda guerra mondiale. In questi giorni questo è uno dei temi centrali qui a Strasburgo e si sta rendendo conto della situazione anche Bruxelles"."Corriere del Trentino", 22 aprile 2015Leggi l'articolo in pdf!
A fronte di un’assegnazione da parte dello Stato al Trentino di 431 persone, i profughi distribuiti nelle strutture di accoglienza di 12 territori comunali sono (a ieri) 395, compresi gli ultimi 40 arrivati nei giorni scorsi, tutti richiedenti asilo, tutti letteralmente “pescati” dalle acque del Mediterraneo nel corso delle operazioni “Mare Nostrum” e “Triton”. Di questi 395, a Trento dimorano in 99 mentre a Rovereto sono 160 (di cui 100 nel centro di accoglienza di Marco)."Trentino", 22 aprile 2015
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