Ad una quarantina di migranti, attualmente ospitati in Trentino, viene offerta la possibilità, su base volontaria, di fare un'esperienza lavorativa. Si tratta di un progetto che si propone di offrire ulteriori opportunità di integrazione ai migranti e richiedenti asilo e fa perno sul sistema dei lavori socialmente utili. I migranti potranno prestare la loro opera, gratuitamente, presso alcuni cantieri di manutenzione di aree verdi del "Progettone", nelle zone di Trento, Rovereto e in Valsugana.
Ufficio Stampa Provincia, 13 luglio 2016
L'iniziativa è stata presentata questa mattina a Marco di Rovereto, negli spazi della Provincia presso "l'ex polveriera", in una conferenza stampa cui hanno partecipato il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi e il dirigente del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia Innocenzo Coppola, oltre a rappresentanti di Cinformi, Consorzio Lavoro Ambiente e Con.Solida.
"I lavori socialmente utili – ha ricordato il vicepresidente Olivi – sono lo strumento attraverso il quale solitamente la Provincia garantisce un'opportunità di lavoro a persone con una maggiore fragilità occupazionale. In questa occasione diventano anche il luogo in cui costruire una positiva esperienza di comunità, partendo dalla cultura del lavoro, che da sempre è premessa di diritti e doveri, opportunità e responsabilità".
Quella che sta partendo sarà, per i migranti, un'esperienza utile, per entrare maggiormente in contatto con la comunità che li ospita, e anche formativa, perché permetterà loro di acquisire competenze e esperienze curriculari che potranno rivelarsi utili nel mercato del lavoro, una volta definita la loro posizione secondo il diritto internazionale.
"E' bene – ha aggiunto il vicepresidente Olivi – che queste persone possano fruire di momenti di socializzazione, di confronto attivo con la comunità e di impegno responsabile. Con questo progetto, che oggi ha carattere sperimentale, si crea l'incontro tra aree che sono già vicine: quella del sostegno al lavoro e quella dell'accoglienza".
Il progetto partirà concretamente tra una decina di giorni, grazie alla collaborazione tra il Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia, Cinformi, Consorzio Lavoro Ambiente e Con.Solida.
Nell'ambito delle attività del "Progettone" sono stati individuati alcuni cantieri di manutenzione di aree verdi pubbliche, dove i migranti, divisi per piccoli gruppi, saranno ospitati, a titolo volontario, per lavorare a fianco degli operai dei lavori socialmente utili. I cantieri si trovano nelle zone di Trento, Rovereto e in Valsugana.
In questa prima fase saranno impegnati quaranta migranti suddivisi in due turni di due mesi ognuno, dal 18 luglio al 18 novembre.
Questa iniziativa, è stato evidenziato, non toglie risorse o posti di lavoro al "Progettone".
I costi per questo progetto sono limitati alla fornitura dei dispositivi di protezione individuale, all'assicurazione e alla formazione e saranno interamente coperti da Cinformi.
"La Provincia – ha ricordato Olivi – continua ad investire nei lavori socialmente utili, che oggi vedono uno stanziamento annuale di circa 65 milioni di euro e offrono un'opportunità lavorativa a circa 1700 persone tramite il Progettone e a circa altrettante nell'Azione 19. Partendo da questa realtà, unica in Italia, e utilizzando l'infrastruttura sociale dei lavori socialmente utili, esperienza che significa anche socializzazione, confronto, assunzione di responsabilità e acquisizione di esperienze, si vuole offrire oggi ai migranti la possibilità di sentirsi ancora di più dentro la comunità che li ospita". I capisquadra dei cantieri che vedranno all'opera i migranti sono stati formati e sensibilizzati su questa nuova iniziativa. "Li voglio ringraziare – ha concluso il vicepresidente Olivi – per la sensibilità dimostrata nell'adesione al progetto e per l'azione di accompagnamento e coordinamento che svolgeranno".(lr)