Nella seduta odierna la Giunta provinciale su mia iniziativa, anche grazie alle recenti sollecitazioni dell’Associazione Artigiani e Piccole imprese, ha preso in esame la situazione finanziaria delle piccole imprese ed in particolare di quelle dei subappaltatori nell’edilizia. Il problema dei mancati pagamenti dei crediti da parte di imprese in difficoltà è una criticità cui la Giunta intende proporre rimedio.
Alessandro Olivi, 28 luglio 2015
In questa direzione l’esecutivo provinciale ha attivato uno strumento che permette l’anticipazione dei crediti ai numerosi piccoli artigiani che hanno eseguito correttamente le loro prestazioni e che sono coinvolti nella liquidazione coatta amministrativa di società cooperative, sulla scorta di quanto già previsto per l’anticipazione dei crediti da concordato per cui erano stati stanziati 10 milioni di euro.
Con il provvedimento assunto oggi l’Amministrazione dà una risposta rapida e puntuale ai problemi finanziari di molti piccoli imprenditori che si trovano in difficoltà non per scelte proprie ma in conseguenza della improvvisa crisi finanziaria che ha colpito aziende committenti che operano ricorrendo spesso ai contratti di subappalto che coinvolgono piccole imprese locali.
La delibera integra le disposizioni già dettate nel 2013 per favorire l’anticipazione dei crediti da concordato tramite i Confidi. Allora la Provincia aveva assegnato risorse ai Confidi, per finanziare mutui a «tassi vantaggiosi», che i confidi stessi potevano concedere, direttamente senza dover passare dal sistema bancario, ad imprese in grado di dimostrare crediti nei confronti di aziende in concordato preventivo. Il fine consisteva nell’anticipare l’erogazione dei crediti rispetto ai tempi lunghi delle procedure concorsuali.
La Giunta provinciale ha deciso di estendere il fondo destinato ai Confidi, anche per anticipare i crediti delle imprese che sono accertati nel corso delle procedure di liquidazione coatta amministrativa di società cooperative.
Questo intervento di natura straordinaria ha anche caratteristiche più snelle rispetto a quello attivato per i crediti da concordato: mentre in quel caso bisognava attendere la certificazione del credito oggi, con il nuovo strumento proposto, è sufficiente che il creditore della cooperativa in liquidazione coatta amministrativa dimostri l’entità del credito vantato e non ancora riscosso.
Nel dettaglio i limiti di intervento rimangono quelli precedenti: 50 mila euro per impresa, aumentati di 15 mila euro per ogni unità lavorativa appartenente all’impresa stessa. I finanziamenti avranno la forma tecnica di un mutuo della durata massima di 60 mesi al tasso fisso del 2,50 per cento, senza l’applicazione di alcuna commissione.
Beneficiarie saranno le imprese aventi sede legale e operativa in provincia di Trento, creditrici di cooperative in liquidazione coatta amministrativa. La gestione è affidata alla Cooperativa Artigiana di Garanzia, alla quale saranno destinati ulteriori 2,10 milioni di euro per i finanziamenti previsti con questa deliberazione.