welfare e salute pagina 42

Il Trentino primo in Italia, prima ancora del parlamento, a stabilire il principio che una famiglia povera deve aspettare dieci anni per avere un aiuto

Il Trentino ora governato dalla Lega ha introdotto, con un emendamento approvato nottetempo senza alcun confronto, la clausola dei dieci anni di residenza per l’accesso all’assegno unico provinciale. Un vanto del nostro welfare è diventato motivo di vergogna per l’Autonomia. 
Giorgio Tonini, 9 febbraio 2019

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Mamme a casa con i figli: il nuovo welfare leghista

Ma che tipo di welfare vogliamo in Trentino? Se lo sono chiesto i sindacati commentando (anzi, criticando) la decisione della giunta Fugatti di prevedere una copertura previdenziale per chi - mamma o papà, lavoratori dipendenti o autonomi - decide di astenersi dal lavoro per dedicarsi alla cura del figlio nei primi tre anni di vita.
L. Petermaier, "Trentino", 12 febbraio 2019

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#COOPERAZIONE, uomo al centro o profitto 'localista'?

In questi giorni il mondo cooperativo è in fermento, e discute sulle linee di indirizzo espresse dalla Presidente della Cooperazione trentina, sulle quali dovrebbe orientarsi la rotta del movimento cooperativistico provinciale.
Luca Zeni, 11 febbraio 2019

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Energia, via i privati e blocco degli espropri

L'acqua è un bene comune, e nel caso della nostra Provincia è anche una risorsa strategica per lo sviluppo del territorio. Per questo mi trova d'accordo l'intenzione espressa sull'Adige dall'Assessore Tonina di rendere interamente pubblica la gestione delle grandi derivazioni idroelettriche. Questo, in vista delle nuove procedure di affidamento delle concessioni.
Alessio Manica, 7 febbraio 2019

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Assegno, almeno 22.000 esclusi

Fissare delle cifre, almeno per ora, è una impresa. Da un lato perché la definizione del provvedimento è ancora al vaglio di politica e uffici provinciali. Dall’altro perché le bocche, quando si parla di numeri, in Piazza Dante rimangono cucite.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 5 febbraio 2019

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Alessio Manica: dieci anni di residenza per la casa ITEA e alle altre forme di contributo pubblico, ennesima sparata propagandistica

Il requisito di dieci anni di residenza per accedere alla casa ITEA e alle altre forme di contributo pubblico è l'ennesima sparata propagandistica di una Giunta in perenne campagna elettorale, capace solo di scimmiottare le sparate del proprio padre-padrone romano.
Alessio Manica, 19 gennaio 2019

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Olivi: «Progettone, smantellano il welfare trentino»

"Non ha senso annunciare le riforme partendo dall'assunto che si devono tagliare le risorse. Investire sulla formazione e sulle politiche attive del lavoro è giusto: la giunta trovi le risorse senza toglierle ai più deboli. L'ex assessore al lavoro Alessandro Olivi interviene così sui tagli al Progettone annunciati dal suo successore Achille Spinelli. "Si preannuncia un'operazione di gelido e ragioneristico smontaggio di un sistema di welfare che ha reso il Trentino più giusto e coeso".
"Trentino", 19 gennaio 2019

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Riabilitazione e sanità privata

Uno degli ambiti della sanità che ha avuto più rilevanza mediatica negli ultimi anni è stato quello della riabilitazione. L’offerta trentina in questo settore è tra le più complete in Italia, tanto che i posti letto rapportati alla popolazione sono circa il doppio rispetto a quanto previsto dagli standard nazionali. Storicamente si sono sviluppati due poli importanti: l’ospedale pubblico Villa Rosa a Pergine, in particolare per l’alta intensità, e le strutture private di Arco per la riabilitazione intensiva.
Luca Zeni, "Trentino", 7 dicembre 2018

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