welfare e salute pagina 73

Banditi i concorsi per gli ospedali di valle

TRENTO La delibera di giunta che dà mandato all’Azienda sanitaria di procedere con le nuove assunzioni per far fronte all’emergenza causata dalle nuove regole dei riposi dei medici, è di venerdì 27 novembre. Tre giorni dopo, lunedì 30, l’Azienda ha pubblicato quattro bandi di concorso che riguardano i quattro ospedali di valle - Arco, Cles, Cavalese e Tione - quelli a cui la giunta aveva dato priorità.
"Trentino", 3 dicembre 2015

continua...


«È un Pd appiattito su Rossi, farò contare i miei 10 mila voti»

«Tranquilli, l’incontro di sabato a Piedicastello non lancerà nessun assalto alla segreteria». È il messaggio che Donata Borgonovo Re manda a chi, nel Pd, già la vede candidata al congresso. «Eppure - avverte l’ex assessora alla sanità - il tempo da qui al congresso deve servire al Pd per costruire un progetto politico che oggi non si vede». E non si vede, incalza Borgonovo, in particolare sulla sanità, «dove il Pd sta attuando la politica del presidente Rossi».
C. Bert, "Trentino", 1 dicembre 2015

continua...


«Punti nascita, Roma dirà se sono sicuri»

Zeni: «Saranno i tecnici del ministero della Salute a certificare entro marzo se possiamo tenere aperti i punti nascita a Tione, Cavalese, Arco e Cles, dove si fanno meno di 500 parti all'anno. Non è la politica a decidere se sono sicuri o no. Nel frattempo, dovendo applicare la norma nazionale sui turni del personale abbiamo trovato una soluzione provvisoria, con l'orario solo diurno, che ci consente di non chiudere i punti nascita proprio mentre stiamo chiedendo le deroghe a Roma».
L. Patruno, "L'Adige", 29 novembre 2015

continua...


Sanità, a regime in primavera

Questa mattina, Luca Zeni porterà in giunta con urgenza la delibera che sblocca l’assunzione di personale per l’Azienda sanitaria. I numeri esatti saranno definiti dall’esecutivo, ma l’intenzione dell’assessore sarebbe di procedere al rafforzamento della pianta organica dell’Azienda sanitaria con più di 50 medici.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 27 novembre 2015

continua...


Codici rossi e parti notturni: da oggi si cambia. Al via il piano di assunzioni per riprendere presto la piena funzionalità

I medici di tutto il Paese avevano cerchiato sul calendario la data di oggi. Guardando prima a Roma, in attesa dei movimenti del ministero della salute, poi gettando un occhio in casa, nelle rispettive Aziende sanitarie. Eccoci, dunque, al giorno «uno». Comincia la fase che segna l’adeguamento alla normativa europea sui turni di lavoro e i riposi settimanali per gli operatori sanitari. Per fronteggiare il nuovo corso, anche il Trentino s’è preparato.
M. Damaggio, "Corriere del Trentino", 25 novembre 2015

continua...


Violenza sulle donne stabile in Trentino e ancora concentrata in famiglia: bisogna puntare sulla prevenzione

Sostanziale conferma della stabilità del fenomeno della violenza contro le donne nella nostra provincia, con 608 denunce nel 2014 (erano 613 nel 2013); per oltre il 50% dei casi l'autore della violenza è un familiare (marito, ex-partner o altro), mentre le violenze commesse da uno sconosciuto ammontano a un quarto delle denunce; circa tre quarti sia delle vittime che degli autori di violenze è di nazionalità italiana.
Ufficio Stampa Provincia Trento, 23 novembre 2015
SCARICA il RAPPORTO
SCARICA il PIEGHEVOLE INFORMATIVO

continua...


Sanità al bivio: tagli non più rinviabili

L'appuntamento tra l'assessore Luca Zeni e il capo dell'Azienda sanitaria Luciano Flor è per questa mattina alle 7 e 30. Poi la comunicazione ai capi dei dipartimenti e ai direttori degli ospedali. A meno di 24 ore dall'entrata in vigore della normativa europea sull'obbligo delle 11 ore di riposo per i medici e tutto il personale infermieristico, dunque, nessuna disposizione ufficiale è stata data su come far fronte a quella che si preannuncia comunque una vera e propria rivoluzione. 
«Tutto sotto controllo», sono parole tranquillizzanti di Zeni.
"L'Adige", 24 novembre 2015

continua...


Salvi tutti i punti nascita. Zeni: "Noi chiederemo la deroga per tutti"

I punti nascita periferici con meno di 500 parti all'anno possono salvarsi.  A riaprire la partita e allontanare lo spettro della chiusura è l'atteso decreto della ministra della salute Beatrice Lorenzin. Un provvedimento firmato l'11 novembre scorso, con il quale si apre alla possibilità di sperimentazione in aree montane di punti nascita inferiori ai 500 parti annui, a condizione che vengano mantenuti gli standard di qualità e di sicurezza previsti dalla normativa. 
F. Pedrini, "L'Adige", 20 novembre 2015

continua...