Dalla nota della consigliera Dalzocchio, che considera “attenzione alle necessità dei nostri anziani” la scelta di proibire che a far loro compagnia siano persone richiedenti asilo, risulta evidente che, non sapendo cosa dire, non sa nemmeno come dirlo.
Gruppo Consiliare provinciale PD, 3 settembre 2019
D’altra parte, non è semplice riuscire a commentare positivamente la dichiarazione di un presidente che si vanta pubblicamente d’aver fatto in modo che i richiedenti asilo ospitati nel proprio territorio non possano più andare a fare compagnia agli anziani nelle case di riposo. Cosa c’è di positivo in una simile scelta? E chi sarebbe a beneficiarne?
La sensazione è che, ancora una volta, l’ansia da prestazione per la presenza del sempre più acciaccato “Capitano”, abbia fatto smarrire il buon senso anche a Fugatti, tanto da indurlo a gonfiarsi il petto per una disposizione sulla quale, se confermata, avrebbe fatto meglio a stendere invece un velo pietoso.
Nell’attesa, immaginiamo vana, di sapere quante lettere il presidente della Provincia abbia ricevuto, quanti cittadini abbia incontrato, quante strutture si siano a lui rivolte affinché intervenisse con tempestività contro l’insopportabile piaga dei richiedenti asilo che fanno compagnia agli anziani, ci piacerebbe conoscere, questo si carte alla mano, con quale atto formale abbia scongiurato il perdurare di un fenomeno così scelleratamente rivoluzionario come quello di due persone che si incontrano, per parlarsi, e tenersi compagnia.