Olivi interroga: "Ritardi, stalli burocratici e sovrapposizioni nell’erogazione degli aiuti stanno spiazzando numerose famiglie trentine a reddito basso. Cosa intende fare la Giunta?

In considerazione dell’imminente apertura delle domande di Assegno Unico Provinciale (A.U.P.) per l’anno 2020, il consigliere del Partito Democratico Alessandro Olivi ha depositato un’interrogazione per chiedere alla Giunta quali sono le azioni che intende intraprendere per evitare i ritardi, lo stallo burocratico e le sovrapposizioni nell’erogazione degli aiuti che stanno spiazzando numerose famiglie a reddito basso, impedendo loro di ricevere le quote dell’A.U.P. nella loro interezza.
Alessandro Olivi, 30 agosto 2019

L’interrogazione mira inoltre a conoscere come la Giunta intende utilizzare i circa 15 milioni di euro che, in ragione dell’introduzione del Reddito di Cittadinanza nazionale e delle limitazioni all’accesso all’A.U.P che la Giunta stessa ha voluto pervicacemente introdurre, avrà a disposizione rispetto alla spesa storica.

In particolare si vuole conoscere, a far data dal 2020, come saranno utilizzate queste risorse per il sostegno alle famiglie più deboli, per servizi di conciliazione lavoro-famiglia, per politiche attive di inserimento lavorativo e per politiche a sostegno delle famiglie con figli. Impegni, questi, previsti dalla Mozione n.8/XVI che su proposta del cons. Olivi è stata approvata nel marzo scorso dal Consiglio provinciale.

L’attuale gestione della Giunta del sistema provinciale di sostegno alle famiglie a basso reddito si sta traducendo in un appesantimento burocratico e nella frammentazione degli aiuti – scandisce il vicepresidente del Consiglio Provinciale – la conseguenza è un aggravio delle condizioni delle famiglie più in difficoltà, nuclei che con o senza il bonus bebè di turno, rischiano di ritrovarsi meno protetti e meno aiutati”.

Al di là delle recenti dichiarazioni dell’assessore Spinelli, che ha improvvisamente sconfessato la linea tenuta fino ad ora, confessando che l’effetto in Trentino del Reddito di Cittadinanza “non è stato dei migliori” e che “il sistema dell’assegno unico provinciale è più efficace”, il consigliere Olivi ha chiesto alla Giunta di passare dalle parole ai fatti.