Serve un partito che abbia una linea e decida. Giacomo Pasquazzo, giovane sindaco Pd di Ivano Fracena, dice la sua sui contorsionismi del Pd. Invocando un congresso. «Il Partito Democratico del Trentino - afferma l’amministratore - dovrebbe essere unito. Dovrebbe cercare di indicare un orizzonte. Purtroppo si è passati dallo scontro di qualche mese ad una fase di evanescenza odierna».
"Trentino", 7 dicembre 2015
Assemblea con Plotegher e Nicoletti: «Non smetteremo di dire ciò che pensiamo». La disoccupazione dei giovani, i profughi «su cui non si può fare ragioneria», dirigenti «che non si nascondono dietro alla politica», la centralità di ricerca e università, una legge contro l’omofobia, la moschea per i musulmani, l’attuazione della legge per integrare sinti e rom, il recupero dei carcerati.
C. Bert, "Trentino", 6 dicembre 2015
TRENTO Alessandro Olivi non esclude di poter correre per la segreteria del Pd del Trentino. Lo farà se dovesse rendersi conto che «si va verso la riproduzione di vecchi recinti». In altre parole, se vedesse un partito diviso tra i pro Borgonovo Re e i contro Borgonovo Re, sarebbe anche disposto a ragionare del suo ruolo di assessore. L’obiettivo è «un congresso che sia un atto rifondativo del partito, con una proposta di Trentino indipendente da dove va Rossi e cosa fa Dellai».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 5 dicembre 2015
Centralità discriminante dell’Europa all’interno del confronto politico nazionale, importanza di valori di tipo comunitario contro il rischio di derive individualistiche: la serata organizzata da Pd e Cantiere civico democratico di Gardolo con protagonisti Giorgio Tonini e Lorenzo Dellai comincia così. È l’ex governatore a portare il focus sulla realtà locale lanciando l’idea di una «rete di partiti».
E. Ferro, "Corriere del Trentino", 5 dicembre 2015
Consigliere Mattia Civico, Dorigatti sostiene che la minoranza Pd ha sempre bisogno di un nemico. Prima Dellai, poi Pacher, ora Rossi. È così? Il Pd deve concentrarsi meno sulle proprie dinamiche interne e pensare più seriamente alla responsabilità che ha. Che non credo sia genericamente governare al traino di un capo, ma essere forza che guida la coalizione.
"Trentino", 3 dicembre 2015
‘Il 5 e 6 dicembre il Pd ti aspetta in piazza. Presenteremo le nostre proposte, ascolteremo i commenti e le critiche di chi non la pensa come noi, condivideremo idee e speranze.
Ti aspettiamo ai banchetti del Pd organizzati sul territorio provinciale (qui sotto la lista completa).
Leggi la lettera di Matteo Renzi agli iscritti che annuncia l'iniziativa: Non abbiamo paura. Scegliamo di abbracciare il coraggio, scegliamo di abbracciare l’Italia.
«Possibile che prima il nemico fosse Dellai, poi Pacher, adesso Rossi? No, non si governa facendo opposizione al proprio presidente». Bruno Dorigatti va giù duro con la minoranza interna. E alle parole di Donata Borgonovo Re («Pd appiattito su Rossi») ribatte: «Da soli non si va da nessuna parte, il Pd non va da nessuna parte. Dal mio ruolo istituzionale ho uno sguardo su tutta la coalizione e sono preoccupato. Rischiamo di buttare via vent’anni di buongoverno».
C. Bert, "Trentino", 2 dicembre 2015
«Tranquilli, l’incontro di sabato a Piedicastello non lancerà nessun assalto alla segreteria». È il messaggio che Donata Borgonovo Re manda a chi, nel Pd, già la vede candidata al congresso. «Eppure - avverte l’ex assessora alla sanità - il tempo da qui al congresso deve servire al Pd per costruire un progetto politico che oggi non si vede». E non si vede, incalza Borgonovo, in particolare sulla sanità, «dove il Pd sta attuando la politica del presidente Rossi».
C. Bert, "Trentino", 1 dicembre 2015