Tanti giovani e tante donne nel nuovo direttivo cittadino del Partito democratico. L'assemblea di ieri pomeriggio, tre ore e mezzo di discussione alla presenza di 80 sostenitori, dei vertici provinciali del partito (il segretario Michele Nicoletti e il presidente Roberto Pinter) e degli operativi di maggior peso (il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi e l'assessore provinciale all'Industria Alessandro Olivi) ha portato nella stanza dei bottoni del partito roveretano otto donne (di sui sette alla prima elezione) e dodici uomini.
"L'Adige", 26 maggio 2013
Nicoletti: "Servono qualità e consenso. Niente strappi, noi fattore di stabilità".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 16 maggio 2013
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Zeni: "Pensare a primarie a turno secco con un candidato per partito mi lascia molto perplesso, fatico a comprendere queste limitazioni. Spero si arrivi a una proposta molto più aperta".
C. Bert, "Trentino", 15 maggio 2013
Dall'esponente nazionale una stoccata a chi sgomita: "Simpatizzo per chi nutre dubbi per la propria inadeguatezza". Il senatore: "Le primarie di coalizione sono sufficienti".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 9 maggio 2013
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Nel suo partito, il Pd, è l’unica ad averlo detto in modo esplicito: «Mi candido a presidente della Provincia». Gli altri, da Zeni e Olivi (uomini, sarà un caso?), sono restati più coperti, chi più chi meno, in attesa degli eventi. Invece Donata Borgonovo Re, 56 anni, docente di diritto pubblico all’Università di Trento, ex difensore civico, lo ha annunciato da mesi. E oggi incalza il Pd: «C’è paura che il dissenso significhi rottura. Non è così, e le primarie responsabilizzano i cittadini».
C. Bert, "Trentino", 5 maggio 2013
Zeni: al singolo la responsabilità di proporre il programma. Olivi: contrario a consultazioni interne, favorevole a quelle di maggioranza.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 26 aprile 2013
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Premessa - Anche in Trentino dove l'Autonomia e un governo migliore ci hanno permesso di pagare un prezzo più basso per la crisi che ha colpito il paese e per il crollo di fiducia, non possiamo pensare di avere una rendita sufficiente. Il messaggio “uniti per il senato, uniti per l'autonomia” ci ha permesso un risultato unico nel paese ma non basta.
Trento, 29 aprile 2013
Il caos esploso nel Pd con le dimissioni dei vertici, dopo i passaggi drammatici che hanno portato all'elezione del presidente della Repubblica, e il rischio scissione investono il partito anche a livello trentino, sovrapponendo alla discussione che era in corso, su chi scegliere come candidato alla presidenza della Provincia, anche il dibattito congressuale per definire la nuova fisionomia e leadership del partito.
L. Patruno, "L'Adige", 23 aprile 2013