"L’Assemblea del Partito Democratico del Trentino, riunita in data 11 gennaio 2016, all’esito di un articolato dibattito, delibera di celebrare il congresso del partito nel mese di maggio 2016, demandando al coordinamento l’individuazione della data ottimale.
Trento, 11 gennaio 2016
Chiusa la pausa delle festività natalizie, con la settimana entrante riprende l’attività politica. Oggi in calendario alle 20.30 c'è l'assemblea provinciale del Pd, mentre domani è stata convocata dal presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, alle 14, la conferenza dei capigruppo con il presidente Ugo Rossi che relazionerà sul caso Flor.
S. Mattei, "Trentino", 11 gennaio 2016
«Se non ritroviamo ora le ragioni dello stare insieme e la capacità di fare sintesi e governare, perché dovremmo riuscire a farlo nel 2018? Il centrosinistra autonomista come potrà pensare di ripresentarsi unito alle elezioni?» Il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, esponente di primo piano del Pd trentino, sta seguendo con apprensione, sia per la sua collocazione politica, che per il suo ruolo istituzionale, le fibrillazioni interne al Pd e agli altri partiti della coalizione - Upt e Patt - che hanno prodotto contrapposizioni pubbliche sul tema della sanità e anche voti fuori dai ranghi in commissione e in aula.
L. Patruno, "L'Adige", 9 dicembre 2015
Dal suo osservatorio roveretano, Roberto Pinter assiste «non senza preoccupazione» all’evoluzione dei rapporti in coalizione e al dibattito interno al Pd. «Quasi tutti — osserva — dicono cose assolutamente condivisibili, peccato che certi principi non vengono poi praticati e che l’unica costante sia convenire, o dissentire, in base alla convenienza del momento».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 8 dicembre 2015
«Noi stiamo veramente scherzando con il fuoco: se salta questa coalizione in Trentino, cosa viene avanti? Qualcosa di più avanzato? Direi di no. Rovereto insegna, Pergine insegna. Quando ci si divide l'acqua trova altre strade, spesso anche con l'umiliazione di nostri temi e valori assunti da altri, perché le civiche, per molti versi, sono nostri elettori mancati, nostri militanti mancati, la nostra cattiva coscienza. Guai. È un attimo che questo accada al Comune di Trento e in Provincia».
L. Patruno, "L'Adige", 7 dicembre 2015
Serve un partito che abbia una linea e decida. Giacomo Pasquazzo, giovane sindaco Pd di Ivano Fracena, dice la sua sui contorsionismi del Pd. Invocando un congresso. «Il Partito Democratico del Trentino - afferma l’amministratore - dovrebbe essere unito. Dovrebbe cercare di indicare un orizzonte. Purtroppo si è passati dallo scontro di qualche mese ad una fase di evanescenza odierna».
"Trentino", 7 dicembre 2015
Assemblea con Plotegher e Nicoletti: «Non smetteremo di dire ciò che pensiamo». La disoccupazione dei giovani, i profughi «su cui non si può fare ragioneria», dirigenti «che non si nascondono dietro alla politica», la centralità di ricerca e università, una legge contro l’omofobia, la moschea per i musulmani, l’attuazione della legge per integrare sinti e rom, il recupero dei carcerati.
C. Bert, "Trentino", 6 dicembre 2015
TRENTO Alessandro Olivi non esclude di poter correre per la segreteria del Pd del Trentino. Lo farà se dovesse rendersi conto che «si va verso la riproduzione di vecchi recinti». In altre parole, se vedesse un partito diviso tra i pro Borgonovo Re e i contro Borgonovo Re, sarebbe anche disposto a ragionare del suo ruolo di assessore. L’obiettivo è «un congresso che sia un atto rifondativo del partito, con una proposta di Trentino indipendente da dove va Rossi e cosa fa Dellai».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 5 dicembre 2015