Lucia Maestri si chiama fuori: «Lo dico subito, non sono disponibile. Confermo la massima fiducia nel mio capogruppo». Al coordinamento del Pd di giovedì sera il suo nome è stato fatto da Mattia Civico, che dopo aver duramente attaccato la gestione del capogruppo provinciale Alessio Manica, ha buttato lì il nome della collega come più adatto a ricoprire il ruolo. Nessuno in coordinamento ha raccolto.C. Bert,"Trentino",23 ottobre 2016
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Il Coordinamento Provinciale del Partito Democratico del Trentino, dopo ampio ed articolato confronto in merito alla discussione in Consiglio Provinciale dd. 18 ottobre 2016, inerente la mozione presentata dalle minoranze e concernente il progetto di riforma del Welfare Anziani, invita i Consiglieri provinciali ed i propri esponenti nelle istituzioni in generale a manifestare le legittime osservazioni ed eventuali critiche nel rispetto delle modalità e dei luoghi a ciò preposti.Trento, 21 ottobre 2016
«A me non è arrivata ancora alcuna richiesta di dimissioni di Donata Borgonovo Re dal ruolo di presidente». A poche ore dall’inizio del coordinamento del Partito democratico del Trentino, gli annunci e le ipotesi dei giorni scorsi non si erano ancora tradotti in un atto formale. A spiegarlo è il segretario del partito Italo Gilmozzi, chiamato a gestire un confronto che si annunciava tra i più caldi degli ultimi mesi in seguito all’astensione dal voto per la mozione delle minoranze sulla riforma delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) dell’ex assessora, nonché dei consiglieri Mattia Civico e Violetta Plotegher.A. Rossi Tonon, "Corriere del Trentino", 21 ottobre 2016
«Mi sembra un passaggio da chiarire al più presto». Il segretario del Pd trentino Italo Gilmozzi non vorrebbe parlare troppo dell’ennesimo segnale di discordia all’interno del suo partito, ma mostra di non aver per nulla gradito il voto dei tre dissidenti Mattia Civico, Donata Borgonovo Re e Violetta Plotegher sulla mozione delle minoranze che cerca di bloccare la riforma delle case di riposo firmata dall’assessore Luca Zeni."Trentino", 20 ottobre 2016
È un sì, pur con tanti dubbi, quello che Alberto Pacher esprime sulla riforma della Costituzione su cui si voterà al referendum del 4 dicembre. «Dopo tanti tentativi falliti, oggi è importante dare un segnale di cambiamento», dice l’ex sindaco di Trento ed ex vicepresidente della Provincia.C. Bert,"Trentino",18 ottobre 2016
TONINI: "L’identità di un partito, ama dire Alfredo Reichlin, è data dalla sua funzione. La funzione del Pd è stata in questi anni ed è oggi più che mai, quella di guidare l’Italia sulla base di una strategia riformista e democratica, unica alternativa di speranza alle suggestioni populiste e talvolta reazionarie che la più grave crisi economica e sociale del nostro tempo ha fatto sgorgare dal corpo provato e spossato del paese."http://confini.blog.rainews.it/, 14 ottobre 2016
Mozione approvata all'unanimità dall'Assemblea provinciale in data 5/9/2016 - La riforma costituzionale adottata dal Parlamento italiano, dopo un lungo percorso istruttorio ed un complesso dibattito politico, sarà sottoposta al giudizio dei cittadini così come previsto dall’art. 138 della Costituzione.Trento, 5 settembre 2016
Il Pd del Trentino si esprimerà per il «Sì» al referendum costituzionale. La cosa potrebbe anche sembrare scontata, ma non lo è. Se non altro perché, a livello nazionale, i democratici sono tutt’altro che compatti nel sostenere la riforma di Matteo Renzi. Ieri, nel coordinamento del Pd, i distinguo non sono mancati e alla fine si è deciso di riscrivere il documento per il «Sì» elaborato da Gigi Olivieri.T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 30 agosto 2016
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