Non mancano certo coraggio e lungimiranza agli spunti di riflessione che Franco Ianeselli ha lanciato con la sua intervista sull'Adige, mercoledì scorso, e che sono stati ripresi da autorevoli commenti nei giorni successivi. Non sta a me, ovviamente, entrare nel merito delle questioni di rilievo strettamente sindacale, pur riconoscendone l'assoluta importanza per l'intero sistema socio-economico.Bruno Dorigatti, "Trentino", 29 gennaio 2016
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Il vicepresidente della giunta Alessandro Olivi resta ufficialmente «in fase di riflessione» ma nel suo partito tutti leggono il suo attivismo di questi giorni, e le sue proposte sul futuro del Pd, come il preludio a una sua discesa in campo al congresso di maggio.C. Bert, "Trentino", 28 gennaio 2016
Il vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi, cerca di scuotere il suo partito - il Pd - mentre l'altro pezzo di coalizione, costituito da Patt e Upt, dopo il congresso dell'Unione, sembra tutto impegnato a fare asse per rafforzare l'area cosiddetta territorial-popolare, imbarcando - in prospettiva - civiche e pezzi d'opposizione, che potrebbero anche modificare la fisionomia dell'alleanza.L. Patruno, "L'Adige", 27 gennaio 2016
Luca Zeni, entrato inaspettatamente in giunta da pochi mesi come assessore alla salute, non ha oggi più l'ambizione di conquistare la segreteria del Pd, ma non si tira indietro rispetto al dibattito congressuale che si sta per aprile. Sente l'importanza di questo passaggio, sia per il partito che per il centrosinistra autonomista, e non esita a dire: «Il futuro della coalizione dipende dal Pd».L. Patruno, "L'Adige", 27 gennaio 2016
«Non ci sono alternative a questa coalizione». Ugo Rossi lo ripete a pochi giorni dallo strappo di Lorenzo Dellai in casa Upt, davanti al rischio che le fibrillazioni dentro la sua maggioranza inquieta si trasformino in qualcosa di più.C. Bert, "Trentino", 27 gennaio 2016
«Non sono certissima che nel 2018 ci sarà questa coalizione». Donata Borgonovo Re dice quanto molti, nel Pd, pensano da sabato. Tra i democratici, ancora impigliati nella discussione delle regole congressuali, la rottura tra Dellai e l’Upt ha suonato la sveglia: va evitato il rischio della marginalizzazione dentro un centrosinistra autonomista a trazione Rossi-Mellarini-Simoni e, comunque, bisogna prepararsi a costituire una coalizione alternativa in caso di sfaldamento dell’attuale assetto di maggioranza. A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 26 gennaio 2016
Il Trentino apripista di un nuovo assetto, di un asse di centrosinistra che anticipi quello che Dellai chiama il «cantiere» nazionale da costruire con il Pd di Renzi? Per il senatore Dem Giorgio Tonini quel cantiere c’è già, «si chiama Partito Democratico». Il giorno dopo il clamoroso strappo di Lorenzo Dellai con il suo partito, l’Upt, è significativa - e politicamente pesante - la reazione di Tonini, renziano della prima ora e membro della segreteria nazionale Pd."Trentino", 25 gennaio 2016
Il congresso del Pd trentino si farà a maggio. Lo ha deliberato ieri sera all’unanimità l’assemblea provinciale, che ha così accolto la proposta del coordinamento a cui ora spetterà decidere la data. Nel frattempo il segretario Sergio Barbacovi è stato incaricato di fissare un incontro con i vertici nazionali del partito per capire quali siano le regole congressuali considerate inderogabili.C. Bert, "Trentino", 13 gennaio 2016
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