Come si fa a salvare la Tassullo? Ieri il tema è stato al centro dell’assemblea del partito democratico dopo che, la settimana scorsa, il tema era stato oggetto di tre interrogazioni in Consiglio provinciale, una delle quali presentata da Donata Borgonovo Re, che è anche presidente del Partito democratico.
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 8 novembre 2016
La vicenda si protrae da mesi ed è già culminata con il fallimento, con 42 addetti mandati a casa: la prossima settimana però è atteso il pronunciamento del tribunale sulla richiesta di revoca del fallimento. Solo allora si capirà se il pressing politico sollevato con tempismo discutibile dai democratici avrà potuto sortire qualche effetto. Ieri sera, dopo l’introduzione dell’assessore Alessandro Olivi, la ricostruzione dell’articolata vicenda della Tassullo è stata curata da Carlo Borzaga: l’economista, la settimana scorsa, era intervenuto anche in Consiglio provinciale durante l’incontro tra una delegazione di lavoratori e sindacalisti e un gruppo di consiglieri provinciali. «La via del fallimento è stata imboccata in modo del tutto inopportuno, quando c’erano le condizioni per scegliere la continuità produttiva e la salvaguardia del gruppo industriale», aveva detto Borzaga nell’incontro al Palazzo della Regione con consiglieri e dipendenti. Nei primi quattro mesi dell’anno la Tassullo aveva fatto registrare un aumento del fatturato del 13 per cento.
Al secondo punto all’ordine del giorno, ieri, l’assemblea dei democratici ha iniziato l’analisi del disegno di legge di stabilità provinciale, la cui approvazione è attesa per venerdì da parte della giunta. Dal 21 novembre la manovra approderà in commissione. «Maggiore selettività degli sgravi Irap, assegno unico per tutte le provvidenze di welfare, investimento sugli asili e sgravi anche per il primo figlio sono idee buone, abbiamo letto le linee guida e ora vedremo come declinarle ed eventualmente migliorarle», è il parere del capogruppo democratico in consiglio provinciale, Alessio Manica.