Lunedì 1 luglio si è riunita l'assemblea provinciale del Partito Democratico del Trentino, alla presenza dell'assessore Alessandro Olivi, per affrontare la grave crisi industriale ed occupazionale apertasi con la decisione della Whirlpool di chiudere lo stabilimento di Trento.
Trento, 2 luglio 2013
In questo senso ha espresso tutto il proprio sostegno all'assessore Olivi e alla giunta provinciale per l'impegno straordinario al quale sono chiamati.
Il PD ritiene assolutamente prioritario il destino dei lavoratori che rischiano di rimanere senza posto di lavoro rispetto allo svolgimento delle primarie e ad ogni altra esigenza politica
Per quanto sia purtroppo all'ordine del giorno la pesante ristrutturazione di importanti comparti industriali, anche a fronte della situazione di crisi economica oltre che dei processi di riorganizzazione dei mercati a livello internazionale, è difficile accettare una decisione così improvvisa e così negativa rispetto ad una presenza industriale consolidata in Trentino.
Ancora più difficile da accettare a fronte dell'impegno continuo e consistente del governo provinciale a sostegno del mantenimento in Trentino della attività produttiva. E' stato fatto tutto quello che si poteva fare da parte del nostro territorio, ma oggi non basta rispetto a processi internazionali.
Il PD trova inaccettabile che a fronte delle decisioni di una multinazionale si speculi cercando colpe nell'operato del governo provinciale o delle leggi di sostegno all'economia varate dal Consiglio Provinciale. Le trasformazioni dell'economia e dell'industria hanno segnato pesantemente la realtà trentina, ma ogni volta che ci sono state gravi ricadute occupazionali il Trentino ha saputo reagire sostenendo processi di reindustrializzazione e di riqualificazione produttiva all'insegna dell'innovazione e della crescita di nuova imprenditoria, più ancorata al territorio ma non meno capace di stare sul mercato internazionale.
Semmai dobbiamo interrogarci sulla assenza negli ultimi 15 anni di una politica industriale degna di questo nome da parte dell'Italia, che pure aveva saputo riprendersi nel dopoguerra proprio come potenza industriale.
L'assemblea del PD si è interrogata sulle conseguenze della decisione della Whirlpool, ribadendo la priorità del sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie, attivando tutti i provvedimenti di garanzia e di reinserimento lavorativo, sottolineando la necessità di non arretrare rispetto all’esigenza di un forte tessuto industriale in Trentino. L'equilibrio raggiunto nel tempo fra i vari comparti economici in Trentino è fondamentale, e non ha senso contrapporre l'industria all'artigianato o al turismo, come non aveva senso contrapporre l'industria all'agricoltura. Il Trentino ha bisogno di uno sviluppo sostenibile, rispettoso del proprio territorio e dei suoi prodotti, capace di essere innovativo attraverso la ricerca, la formazione, l'efficienza energetica, la riconversione ecologica, che tenga conto dei processi internazionali ma che veda la coesistenza indispensabile di industria,artigianato, servizi, accanto all'offerta turistica e agricola.
Per questa ragione il PD auspica in Trentino il mantenimento dei livelli occupazionali, che rimangono alti rispetto al resto del Paese, e quindi il futuro occupazionale dei lavoratori della Whirlpool e dell'indotto, mantenendo però la destinazione industriale del sito produttivo e chiedendo alla Whirlpool di lasciare risorse produttive sul nostro territorio. Conferma il sostegno alle politiche della Giunta provinciale e all'operato del presidente Pacher e dell'assessore Alessandro Olivi e chiede a tutta la coalizione di centrosinistra autonomista uno sforzo straordinario per qualificare le politiche provinciali in modo da poter costruire il futuro di questo territorio e della Autonomia provinciale.