I risultati delle riunioni di circolo in Trentino ad oggi: in testa RENZI con 232 voti, seguito da CIVATI a 178 e CUPERLO con 149 voti. Questa sera le ultime assemblee della Bassa Valsugana con Primiero, Rotaliana, Rovereto con Altipiani Cimbri e Val di Sole; sabato l'ultima riunione a Riva del Garda e il seggio dalle 10 alle 12 presso la sede del Pd in via Torre Verde a Trento per gli iscritti che non hanno potuto partecipare alle riunioni di circolo.
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Il gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino, riunitosi stamattina, ha condiviso all'unanimità l'opportunità di chiedere al collega Bruno Dorigatti la disponibilità a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio.Tale disponibilità sarà dunque proposta alla maggioranza e alla conferenza dei capigruppo nelle prossime sedute, in vista della convocazione del Consiglio Provinciale di venerdì prossimo.
Un testa a testa fra Matteo Renzi e Pippo Civati: questo il quadro parziale che emerge dopo i primi congressi di circolo Pd che si sono tenuti sabato e lunedì scorsi. Il sindaco di Firenze si impone di misura in Oltrefersina (17 a 16, con Gianni Cuperlo fermo a otto voti) e San Giuseppe-Santa Chiara (19 a 16, 14 per l'ex leader della Fgci e uno all'europarlamentare lucano Gianni Pittella).
Z. Sovilla, "L'Adige", 13 novembre 2013
Durante le riunioni, presiedute da un componente della Commissione provinciale per il Congresso e dal/dai segretario/i di circolo, verranno esposte le mozioni congressuali (15 minuti a testa), con le quali i candidati alla Segreteria nazionale del partito esprimono le loro idee e i loro programmi; seguirà una discussione aperta a tutti, iscritti ed elettori.
In seguito gli iscritti in regola con il tesseramento 2013 (è possibile rinnovare la propria iscrizione nel corso dell'assemblea) potranno votare le mozioni a cui saranno collegate delle liste di delegati scelti tra gli iscritti al 27 settembre di ciascun circolo partecipante alla riunione.
OLIVI illustra le linee di politica economica: segnale immediato con gli ammortizzatori. Le priorità della nuova giunta saranno ossigeno a imprese e artigiani.
L. Patruno, "L'Adige", 13 novembre 2013
TRENTO — «Al di là delle competenze, il Pd potrà far prevalere la propria progettualità politica nella misura in cui saprà essere squadra all'interno della giunta e se non verrà meno l'unità tra amministratori e partito».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 13 novembre 2013
Donata Borgonovo Re è il nuovo assessore alla salute e solidarietà sociale. La sua nomina era nell'aria da giorni ma la chiamata ufficiale è arrivata ieri mentre era riunita con gli altri colleghi di partito nella sede del Pd. Lei, miss 10 mila preferenze, dovrà ora districarsi tra le richieste di pazienti e associazioni di malati e quelle di baroni e medici. Il tutto in un clima di spending review dove ogni giorno occorre far i conti con risorse sempre più ridotte.
P. Todesco, "L'Adige", 12 novembre 2013
È il tono della voce più che le parole il termometro che consente di misurare lo stato di delusione del nuovo assessore Sara Ferrari. Le deleghe ricevute di assessore all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo messe insieme non hanno il peso della delega mancante, quella che il presidente Ugo Rossi ha preferito tenere per sé: l'istruzione.
P. Todesco, "L'Adige", 12 novembre 2013
Il Partito Democratico del Trentino esprime soddisfazione per la nomina degli assessori Olivi, Borgonovo Re e Ferrari su competenze rilevanti e strategiche. Confermiamo dunque totale impegno dei singoli e di tutto il partito, per corrispondere pienamente alla fiducia attribuitaci dagli elettori.
Trento, 11 novembre 2013
Da un punto di vista scaramantico, il bar osteria «Al Canton» di Povo rappresenta, per il circolo Pd di Povo, quello che è il Forst per il centrosinistra cittadino: un luogo che «porta bene» e in cui, in occasione degli appuntamenti elettorali, ci si affida come una sorta di amuleto porta fortuna.
"L'Adige", 7 novembre 2013
Il dibattito che si sta svolgendo sulle pagine di questo Quotidiano in merito al ruolo del PD del Trentino dimostra come non ci sia solo una politica che si nutre di convenienze, di tattiche e di progetti a breve termine, ma che esiste ancora una politica capace di elaborare un pensiero lungo, idee, visioni e strategie.
Luca Paolazzi, "L'Adige", 7 novembre 2013
Borgonovo Re: "Attendo le proposte di Rossi, ma anche la presidenza del consiglio sarebbe un ruolo di peso". "Noi adesso ragioniamo in termini di competenze, capacità, adeguatezza, talento: dobbiamo capire dove possono lavorare al meglio le persone che i cittadini hanno mandato in consiglio. Altri ragionamenti li sento lontani da me".
C. Bert, "Trentino", 7 novembre 2013
È stato nominato da poco capogruppo provvisorio del gruppo consiliare del Pd, ma Mattia Civico, rieletto con 3.476 voti, potrebbe dover lasciar presto il ruolo, per assumerne un altro. Il suo nome circola come possibile assessore alla salute e al welfare della prossima giunta Rossi. Lui non nega che le competenze e l'esperienza per fare l'assessore le ha accumulate negli anni di attività della commissione che ha presieduto, anche se ritiene che ci possano essere anche altri nomi del partito che possono ricoprire il ruolo.
A. Conte, "L'Adige", 7 novembre 2013
Non vorrei dare troppa importanza alle sfortunate dichiarazioni dell’onorevole Ottobre sulla figura di Cesare Battisti. O, meglio, non voglio commentare l’affermazione in sé - che si commenta da sola e che ha già ricevuto le giuste ed autorevoli censure - ma vorrei chiarire, a chi ha della storia dell’autonomia trentina una interpretazione parziale, il ruolo determinante del riformismo trentino.
Alessandro Olivi, 7 novembre 2013
Alessandro Olivi non è ancora assessore all’economia e, anche se tutto lascia prevedere che lo sarà, lui ci tiene a precisare che parla delle priorità economiche della provincia «per l’esperienza maturata», lasciando il futuro «alle valutazioni del presidente Rossi». Quattro le «strozzature» da rimuovere perché il motore del Trentino possa riprendere giri: la scarsezza del credito alle imprese, i tempi eccessivi della burocrazia, l’elevato costo del lavoro e un collegamento troppo incerto tra ricerca e imprese.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 6 novembre 2013