Duello Renzi-Civati nei congressi del Pd

Un testa a testa fra Matteo Renzi e Pippo Civati: questo il quadro parziale che emerge dopo i primi congressi di circolo Pd che si sono tenuti sabato e lunedì scorsi. Il sindaco di Firenze si impone di misura in Oltrefersina (17 a 16, con Gianni Cuperlo fermo a otto voti) e San Giuseppe-Santa Chiara (19 a 16, 14 per l'ex leader della Fgci e uno all'europarlamentare lucano Gianni Pittella).
Z. Sovilla, "L'Adige", 13 novembre 2013

Il rottamatore brianzolo, che incarna l'anima più critica verso le larghe intese, stravince a Mattarello (16 voti, quattro per Cuperlo e soltanto due a Renzi) e passa di misura a Mori, dove sabato si è inaugurata la serie di congressi di circolo che si chiuderà domenica (dalle 10 alle 12) nella sede cittadina del Pd per consentire il voto agli iscritti impossibilitati a partecipare alle assemblee locali.
Queste ultime proseguono a pieno ritmo tutte le sere di questa settimana: ieri sera toccava a Brentonico, Ala e Avio; oggi i congressi si celebrano a Villa Lagarina (per la Destra Adige), in valle di Non, nel Basso Chiese e ad Arco (con Dro e Ledro); info al sito Web  www.partitodemocraticotrentino.it.
In ogni riunione vengono presentate le mozioni congressuali in lizza, in vista delle primarie nazionali, aperte a tutti i cittadini, che si terranno l'8 dicembre per decidere il nome del nuovo segretario nazionale.
Nell'appuntamento di apertura, per esempio, al circolo di Mori, a sostenere la linea Civati era la neoassessora provinciale alla Salute Donata Borgonovo Re; Renzi era rappresentato dal senatore  Giorgio Tonini; Cuperlo dalla ex deputata  Laura Froner; non c'erano fan per Pittella. In questo caso, al di là delle differenze numeriche dei consensi per i candidati, ognuna delle tre mozioni ha ottenuto altrettanti delegati per la convenzione provinciale che si terrà lunedì, alle 20.30, nella sala circoscrizionale di Piedicastello.
Quest'ultimo appuntamento servirà a scegliere i sei delegati per la convenzione nazionale in programma a Roma il 24 novembre, chiamata a ratificare il voto dei circoli e a ufficializzare i nomi dei tre partecipanti alle primarie di dicembre: dei quattro oggi in corsa, infatti, sarà escluso quello che avrà ottenuto meno voti nelle riunioni di circolo, sorta di eliminatorie.
Per quanto riguarda il posizionamento dei principali esponenti del Pd trentino nella costellazione congressuale, spicca una nutrita pattuglia di eletti nelle istituzioni a sostegno di Matteo Renzi. Accanto a Tonini e a  Elisa Filippi, referente trentina del politico toscano, figurano infatti fra gli altri il sindaco di Rovereto  Andrea Miorandi, il suo collega di Trento Alessandro Andreatta, il presidente  Alberto Pacher, i neoassessori  Alessandro Olivi  e Sara Ferrari, il consigliere provinciale uscente  Margherita Cogo e quelli entranti  Luca Zeni,  Alessio Manica  e  Lucia, Maestri. Quest'ultima, interpellata dall'Adige, precisa che non sarà nei circoli a illustrare le tesi renziane ma si limiterà a votarle. «In realtà, questo congresso nazionale non è particolarmente sentito qui in Trentino, tanto più dopo gli scandali sui tesseramenti gonfiati, in altre zone d'Italia, che hanno guastato il clima.
Qui l'attesa è piuttosto per il nostro congresso di febbraio e spero che in quella circostanza si superino le divisioni di questi giorni sul nome preferito a Roma, per unire le forze verso la creazione di un partito territoriale».
Sul fronte civatiano, oltre a Donata Borgonovo Re, figurano la neoconsigliera provinciale  Violetta Plotegher, e  Giovanni Scalfi, che siede nell'assemblea municipale di Trento.
Cuperlo, sostenuto a Roma da gran parte dell'ala diessina, trova fra i suoi paladini in Trentino anche il presidente del consiglio provinciale  Bruno Dorigatti, Giuseppe Ferrandi, Sergio De Carneri, Roberto Pinter e Fabiano Lorandi, segretario Pd di Rovereto.