TRENTO «Servirà un compromesso virtuoso, trentini e altoatesini dovranno saper fare un passo indietro. Non esiste “noi e loro”, esiste “noi”, perché la prospettiva di autonomia del Trentino e dell’Alto Adige dovrà essere cinturata dal quadro regionale».A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 29 gennaio 2016
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La settimana prossima si apre il dibattito consiliare attorno al disegno di legge che istituisce la «Consulta per lo Statuto speciale per il Trentino Alto Adige/ Südtirol», avverto il dovere istituzionale di un richiamo alla riflessione sui temi che risultano determinanti per il futuro stesso della nostra comunità.Bruno Dorigatti, "Corriere del Trentino", 22 gennaio 2016
Lo Statuto di autonomia è unico. Ma Bolzano ha deciso di lavorare in solitudine sulla revisione, rinviando a un secondo momento il confronto con Trento per mettere a punto il testo definitivo, da votare in consiglio regionale e inviare al Parlamento per la successiva approvazione definitiva. «Un errore», è la diagnosi di Bruno Dorigatti, da due legislature presidente del consiglio provinciale di Trento, membro del Partito Democratico, «con l’autonomia sotto tiro, dovremmo dimostrarci più uniti»."Trentino", 9 gennaio 2016
Per la prima volta la stesura del nuovo Statuto di autonomia avverrà attraverso una discussione pubblica, trasparente, aperta alle proposte dei cittadini e delle opposizioni politiche. Una scommessa, dall’esito tutto da costruire. «Sarà la prova di maturità della nostra comunità», sintetizza il senatore Francesco Palermo, che lancia un appello alla partecipazione dei cittadini.F. Gonzato, "Trentino", 7 gennaio 2016
A tre mesi dall’intesa raggiunta con il Governo con la quale, alle province di Trento e Bolzano, veniva riconosciuta la facoltà di dar vita ad un fondo territoriale intercategoriale di solidarietà per il sostegno al reddito e la riqualificazione dei lavoratori delle piccole imprese oggi abbiamo firmato l’accordo per la costituzione del Fondo di solidarietà del Trentino, esperienza unica in Italia.Alessandro Olivi, 23 dicembre 2015
Cosa succederà con la riforma dello statuto di autonomia? Alla vigilia dell’apertura dei lavori (16 gennaio), il membro della commissione dei Sei Roberto Bizzo ha organizzato un convegno per discuterne. Al di là delle implicazioni legate alle Comunali di Bolzano, il confronto ha offerto spunti interessanti. Applaudito il presidente del consiglio provinciale trentino Bruno Dorigatti che lamenta la mancata dimensione regionale della riforma. "Corriere del Trentino", 13 dicembre 2015
Immaginiamo una squadra di calcio ingiustamente accusata di ricevere favori arbitrali. Un’accusa che in realtà è fondata più sull’invidia per i risultati raggiunti, che sulle prove, ma nella bolgia delle curve gli argomenti razionali contano ben poco. Immaginiamo che per legge venga sancito che quella squadra non può perdere, e il peggior risultato che può conseguire è lo 0-0. E immaginiamo che quella squadra inizi a inanellare una serie di pareggi a reti bianche e perda comunque il campionato. Di chi sarebbe la colpa?Francesco Palermo, "Trentino", 24 ottobre 2015
Sono almeno tre le ragioni per le quali trentini e altoatesini-sudtirolesi possono rallegrarsi della riforma costituzionale che pochi giorni fa ha passato il decisivo esame dell'aula del Senato. La prima ragione è che questa riforma fa bene all'Italia. E anche la nostra regione ha interesse che per l'Italia le cose vadano meglio. L'autonomia sa infatti che il mondo non finisce né al Brennero né a Borghetto e sa quindi di non avere nulla da perdere e anzi molto da guadagnare da un Italia forte in un'Europa altrettanto forte. Giorgio Tonini, "L'Adige", 20 ottobre 2015
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