«Questa riforma non elimina il regionalismo». Parola di Maria Elena Boschi. La ministra per le riforme costituzionali lo ha assicurato ieri, a Tenna, di fronte alla platea di Democrazia solidale, riunita all’Hotel Margherita per una riflessione su «Italia, Europa, Mondo».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 3 settembre 2016
A chi è giustamente preoccupato che la riforma costituzionale, che sarà sottoposta al voto dei cittadini nel referendum di autunno, non stravolga la nostra bella Costituzione, va detto innanzitutto che la riforma non è una trasformazione radicale della nostra Carta.
Michele Nicoletti, "Il Dolomiti", 3 settembre 2016
Per gli interessati e per coloro che non hanno potuto partecipare, riassumo le principali argomentazioni portate da relatore e pubblico. Vuole essere solo un promemoria da meditazione, mi scuso per eventuali errori o inesattezze. Il primo obiettivo dell’incontro era un dibattito pacato e costruttivo sul quesito referendario; questo è stato ampiamente raggiunto.
Ezio Trentini, 1 settembre 2016
Resfeber: è il battito impaziente del cuore di un viaggiatore prima della partenza. Un termine scandinavo intraducibile, una sola parola che racchiude una complessità di sensazioni difficili da sintetizzare. Senza voler cadere nella retorica, credo sia il termine giusto per spiegare l'emozione che provo in questi giorni, in vista della presentazione ufficiale della Consulta per la riforma dello Statuto.
Bruno Dorigatti, www.consiglio.provincia.tn.it, 31 agosto 2016
Per le Regioni ordinarie la riforma introduce una complessiva forte centralizzazione, pur consentendo un maggiore potenziale di differenziazione tra le diverse Regioni. Per quelle speciali, invece, l’autonomia è garantita e ulteriormente rafforzata, aumentandosi così di molto la distanza (già da tanti criticata) tra le Regioni ordinarie e quelle speciali.
Francesco Palermo, 27 agosto 2016
«Voterò sì, ma il mio sarà un sì critico». Alessio Manica esprime una posizione non marginale all’interno del Pd sul referendum costituzionale. Il capogruppo dei democratici non nasconde le proprie perplessità sulla riforma, in particolare sull’impianto centralista, e sull’opportunità di proporre il quesito come un plebiscito pro, o contro Renzi.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 23 agosto 2016
Nella discussione sulla riforma costituzionale continua ad esserci troppo poca attenzione al quadro europeo. Quando si parla di equilibrio tra i poteri o di rapporto tra poteri centrali e poteri locali non si può ignorare che, dal 1948 a oggi, la geografia del potere legale – e non solo del potere di fatto – è profondamente cambiata.
Michele Nicoletti, www.michelenicoletti.eu, 1 agosto 2016
«La politica trentina smetta di fare polemica sulle cose piccine e inizi a pensare in grande. Iniziamo a guardare oltre il confine. Il nostro futuro è l’Euregio e poi la costruzione di una grande regione alpina che vada anche oltre». Giorgio Tonini, senatore e tra le menti del Pd anche a livello nazionale, si inserisce nel dibattito sul futuro dell’Autonomia ai tempi delle riforme e alza l’asticella.
"Trentino", 27 luglio 2016