Autonomia pagina 16

Verso il referendum - MANICA: «Referendum? Sì critico. Pericoloso accentramento, ma l’Italia deve ripartire»

 «Voterò sì, ma il mio sarà un sì critico». Alessio Manica esprime una posizione non marginale all’interno del Pd sul referendum costituzionale. Il capogruppo dei democratici non nasconde le proprie perplessità sulla riforma, in particolare sull’impianto centralista, e sull’opportunità di proporre il quesito come un plebiscito pro, o contro Renzi.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 23 agosto 2016

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Sì al referendum, più forti in Europa

Nella discussione sulla riforma costituzionale continua ad esserci troppo poca attenzione al quadro europeo. Quando si parla di equilibrio tra i poteri o di rapporto tra poteri centrali e poteri locali non si può ignorare che, dal 1948 a oggi, la geografia del potere legale – e non solo del potere di fatto – è profondamente cambiata.
Michele Nicoletti, www.michelenicoletti.eu, 1 agosto 2016

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«L’Ulivo è il passato, basta scaramucce»

«La politica trentina smetta di fare polemica sulle cose piccine e inizi a pensare in grande. Iniziamo a guardare oltre il confine. Il nostro futuro è l’Euregio e poi la costruzione di una grande regione alpina che vada anche oltre». Giorgio Tonini, senatore e tra le menti del Pd anche a livello nazionale, si inserisce nel dibattito sul futuro dell’Autonomia ai tempi delle riforme e alza l’asticella.
"Trentino", 27 luglio 2016

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Riforma costituzionale: confermata per le Speciali la regola dell'intesa

Il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, ha partecipato oggi pomeriggio a Roma – presente per la Provincia Autonoma il dirigente generale del Dipartimento affari istituzionali e legislativi, Fabio Scalet - all'atteso incontro dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni autonome e delle due Province Autonome con il sottosegretario agli affari regionali, Gianclaudio Bressa.
L. Zanin, Ufficio Stampa Consiglio provinciale, 26 luglio 2016

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#AUTONOMIA, scatta l’allarme sull’«Intesa»

Mancano verosimilmente poco più di tre mesi al referendum che deciderà le sorti della riforma costituzionale targata Boschi-Renzi, e in Trentino scatta un nuovo allarme rosso per l’autonomia. Quella che sembrava una blindatura conquistata in parlamento con la clausola di salvaguardia, ora vacilla.
C. Bert, "Trentino", 21 luglio 2016

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Consulta per lo statuto, associazioni divise Designati 18 nominativi: deciderà Dorigatti

 Prima di dare il via ai lavori, aveva lanciato un appello accorato: «Cercate di trovare un nome condiviso, perché se dovessero emergere più indicazioni sarò io a dover scegliere e mi auguro di non doverlo fare».
B. Dorigatti, "Corriere del Trentino", 11 luglio 2016

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Il Pd: «Rossi non ha cultura istituzionale»

Il centro studi sull’autonomia proposto da Ugo Rossi finisce al centro di un caso politico. Il Pd spara a zero sul governatore, che aveva liquidato le critiche di Bruno Dorigatti e Alessandro Olivi con la frase «Persone piccole che pensano in piccolo» (Corriere del Trentino di ieri); ma anche nel gruppo consiliare del Patt il progetto (per il quale circolano stime da 600.000 euro) ha creato diversi mal di pancia, con Walter Kaswalder altrettanto sintetico: «Un’indecenza, una vergogna».
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 6 luglio 2016

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Olivi: «Intesa, no a una logica negoziale. Occorre una proposta alta e condivisa»

Alessandro Olivi non è convinto del fatto che il futuro dell’autonomia «possa poggiare su una logica negoziale di scambio». Fatto salvo che avere sei mesi fa una norma costituzionale che disciplinasse l’intesa «sarebbe stato l’optimum», oggi l’unica carta che il Trentino Alto Adige si può giocare con lo Stato è «un accordo alto su cosa sarà l’autonomia dei prossimi trent’anni per noi e per il Paese».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 4 luglio 2016

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