Caro direttore, l’autonomia è sotto attacco, e non da oggi. Lo è dall’esterno, dalle Regioni limitrofe, da Roma, ma lo è soprattutto dall’interno, perché sono le nostre debolezze a metterci in pericolo. Perché sono le nostre debolezze a metterci in pericolo, a lasciare campo libero ai nostri detrattori. La verità è che non possiamo più dirci autonomi con mezzo milione di abitanti e oltre 200 comuni. Alessandro Andreatta, "Trentino", 13 dicembre 2014
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L'autonomia è provvisoria? La domanda è stimolante, stiamo vivendo un periodo di profonde trasformazioni quindi interrogarsi sul nostro futuro è fondamentale. Provo ad aggiungere uno spunto di riflessione dopo aver vissuto l'esperienza in giunta provinciale e regionale e adesso in Parlamento. Luisa Gnecchi, "Trentino", 11 dicembre 2014
L'autonomia è provvisoria? Può sopravvivere alla crisi del regionalismo o federalismo, alla loro riforma? A quali condizioni? Che il regionalismo - federalismo sia in crisi, una crisi drammaticamente inedita, è sotto gli occhi di tutti. Il tracollo della partecipazione al voto in Emilia lo ha certificato in modo inappellabile. Giorgio Tonini, "Trentino", 5 dicembre 2014
L’acuto interrogativo posto dal Direttore Faustini, circa una possibile “provvisorietà” dell’autonomia, chiama a riflessioni non occasionali e che, da tempo, stanno peraltro già maturando dentro l’area delle consapevolezze responsabili. Certamente il domani della nostra autonomia dovrà essere diverso dallo stato attuale e da quanto fino ad oggi occorso.Bruno Dorigatti, "Trentino", 3 dicembre 2014
Porsi domande è vitale, quando si smette di farlo si cessa di essere umani. Porre domande è una funzione essenziale di un giornale che voglia svolgere il suo ruolo nella società, che è anche aiutare la politica a uscire dal suo principale difetto: l’attenzione all’immediato, l’incapacità di pianificare. Porre la domanda sulla transitorietà o meno dell’autonomia, sul suo futuro, è fondamentale anche per un altro motivo: sveglia dal torpore che caratterizza la nostra società un po’ viziata dal successo dell’autonomia.Francesco Palermo, "Trentino", 2 dicembre 2014
C'è anche un po' di Trentino nella nuova segreteria nazionale del Pd nominata ieri dal premier (e segretario del partito) Matteo Renzi.Oltre a Filippo Taddei, avvocato bolognese di chiare origini trentine, già presente nella prima «squadra» di Renzi, nel nuovo direttivo democratico è entrato anche il senatore Giorgio Tonini."L'Adige", 17 settembre 2014
E’ stata firmata oggi l’intesa tra Provincia autonoma di Trento e Ministero del Lavoro riguardante la delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dalla legge 191 del 2009, seguita all’Accordo di Milano. Si tratta di un passaggio fondamentale nel complesso percorso previsto per l’attuazione della delega, che segue di qualche mese l’approvazione delle norme di attuazione della legge delega approvate lo scorso marzo.
«Noi abbiamo fatto una proposta allo Stato in cui tutti vincono: la Provincia è pronta ad accollarsi i 450 milioni di euro che Roma paga per le sue strutture e compiti in Trentino. In cambio, il governo regoli una volta per tutte la questione del contributo finanziario provinciale e si dimentichi del Trentino». Il presidente della Provincia Alberto Pacher chiarisce che da Roma non sono arrivate notizie circa un nuovo taglio della spesa. "L'Adige", 24 agosto 2013
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Partito Democratico del Trentino