Autonomia pagina 13

Autonomia, il Pd adesso dimostri di avere un’idea

Si è aperto un dibattito sulla forma di autonomia che dovrebbe esprimere il Partito democratico in Trentino. Un’accelerazione che risente certamente della crisi aperta nel partito a livello nazionale dopo la sconfitta del segretario Renzi nella consultazione referendaria.
Roberto Pinter, "Corriere del Trentino", 28 febbraio 2017

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Un Pd dell’autonomia fedele solo ai trentini

Egregio direttore,
sono molto contento del fatto che il coordinamento provinciale del Pd trentino abbia discusso l’avvio di un percorso di specialità politica rispetto alla deriva nazionale. Deriva nazionale che riassumerei in due punti. Il primo è che si fa finta di non capire come il bipolarismo sia ormai finito e con esso qualsiasi ambizione di leadership maggioritaria.
Gabriele Hamel, "Corriere del Trentino",  25 febbraio 2017

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Oggi più che mai, il Trentino ha bisogno di una visione di sé e del proprio futuro

È consuetudine di ogni Presidente o Sindaco porre la scadenza dei primi cento giorno come arco temporale in cui si possa misurare la propria determinazione a trasformare in atti concreti il programma elettorale. Il Presidente Trump, tanto per dare un assaggio di ciò che ci aspetta come cittadini del mondo, ha pensato bene di concentrare i cento giorni in meno di cento ore, adottando decisioni ed atti destinati a ridisegnare equilibri politici ed economici in tutto il pianeta.
Alberto Pacher, 30 gennaio 2017

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Senato, governo appeso alle Autonomie

I sì per il governo Gentiloni, ieri a Palazzo Madama, sono stati 169. «Come Renzi il 24 febbraio 2014» ha subito osservato più di un senatore. Otto voti in più della maggioranza minima non rappresentano certo una maggioranza solida.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 15 dicembre 2016

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Autonomia: è il tempo di osare e non di rivendicare

La difficile transizione politica che coinvolge il Paese non può e non deve sfociare in un rigurgito di centralismo e conservazione e il fine della «governabilità» non può permettersi di sacrificare il processo delle riforme economiche e sociali. Il Trentino, grazie a un rapporto di cooperazione col Governo, è riuscito a «mettere in sicurezza» alcune importanti acquisizioni del proprio patrimonio autonomistico.
Alessandro Olivi, 14 dicembre 2016

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Senza governo saltano tutti gli accordi

All’indomani del voto, il governo con il quale il Trentino aveva raggiunto una serie di importanti accordi non esiste più. Gli effetti non sono di poco conto: la scrittura del terzo Statuto di autonomia è rinviata a data da destinarsi, le nuove deleghe (giustizia, agenzie fiscali, ipotesi sui concorsi della scuola) scivoleranno nella migliore delle ipotesi in fondo all’agenda del prossimo esecutivo, il rinnovo senza gara della concessione autostradale di A22, se non sarà rimesso in discussione, di certo subirà un ritardo.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 6 dicembre 2016

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«Se vince il sì istituzioni più efficienti. Avremo una democrazia che decide»

Votare «no», dopodomani, significa consegnare il paese a quelle forze che in Trentino «lisciano il pelo all’autonomia», salvo poi denigrarla nel resto d’Italia. Alessandro Olivi, da questo punto di vista, è preoccupato.
E. Ferro, "Corriere del Trentino", 2 dicembre 2016

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Tante buone ragioni per il Sì

Sono tre i motivi principali per votare Sì e sostenere la riforma della Costituzione. Il primo è che si realizza quanto tutti per decenni hanno sostenuto, e cioè che deve essere cambiato l'assetto di un parlamento con due camere che svolgono le stesse identiche funzioni, perché è una anomalia che comporta macchinosità al sistema.
Luca Zeni, 2 dicembre 2016

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