Autonomia pagina 21

Un modello che dal 1946 si evolve

Parigi 5 settembre 1946. Dopo una trattativa lunga e complessa, il Presidente del Consiglio dei Ministri della neonata Repubblica italiana, Alcide Degasperi e il Ministro degli Esteri austriaco Karl Gruber, sottoscrivono un accordo, con il quale si garantisce alle popolazioni «di lingua tedesca della Provincia di Bolzano e quelle dei vicini Comuni bilingui della Provincia di Trento, una completa uguaglianza di diritti rispetto agli abitanti di lingua italiana». É l’atto di avvio di quel processo autonomistico che connota la storia e la crescita di questa particolare regione alpina. 
Bruno Dorigatti, "Trentino, 4 settembre 2015

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Autonomia di soli uomini. Le donne disertano la festa

Nove relatori in due giorni per la «Giornata dell’autonomia». Nove relatori tutti uomini. FERRARI:  «L’autonomia si difende anche con il contributo delle cittadine trentine, è un patrimonio di tutti, questa assenza è irrispettosa e non sensata. Per questo ho deciso di non essere presente, per segnalare la distanza da una scelta di questo tipo». «Nessuno ci ha coinvolto nell’organizzazione, io ho appreso del programma dall’invito. E l’impressione è che l’autonomia sia considerata appannaggio maschile».
C. Bert, "Trentino", 2 settembre 2015

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L'intervento in Senato di GIORGIO TONINI, a nome del Gruppo Pd, sul valore delle Autonomie speciali

TONINI (PD): "Signora Presidente, il Partito Democratico voterà con convinzione a favore di questa proposta di revisione dello statuto della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, e lo farà anche perché ritiene che le autonomie speciali, e in particolare quella del Friuli-Venezia Giulia e quella del Trentino-Alto Adige, le due grandi autonomie del Nord-Est italiano, siano esperienze di successo per l'Italia e - mi faccia dire, Presidente - anche per l'Europa.
7 luglio 2015

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#SANITÀ - "Posti letto, tagli illegittimi". Borgonovo Re: sentenza epocale

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo un passaggio della cosiddetta "spending review bis del 2013" che stabiliva la riduzione dei posti letto negli ospedali di Trento e Bolzano. L'Assessora: "La Corte riconosce la dimensione dell'autonomia, prende atto del fatto che le risorse per alimentare i servizi sanitari sono interamente delle Province, individua una responsabilità diretta e autonoma degli enti nell'utilizzo e nella destinazione delle stesse, purché garantiscano l'erogazione di prestazioni non inferiori agli standard minimi fissati a livello nazionale e comunitario".
E. Ferro, "Corriere del Trentino", 3 luglio 2015
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Terzo Statuto, unità a rischio

Ugo Rossi preferirebbe una commissione consiliare, il Pd una convenzione con membri della società civile come in Alto Adige. Il nodo, però, è un altro: evitare che la riscrittura dello Statuto di Autonomia diventi il campo su cui Trento e Bolzano finiscano col dividersi. "Attenzione ad aprire il vaso di Pandora - ammonisce Giorgio Tonini - se ci divideremo, saremo più deboli, soprattutto noi trentini."
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 23 giugno 2015
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Delrio: "Difesa del suolo, risorse da Roma"

Il Responsabile per le Infrastrutture ha incontrato il governatore Rossi, il vice Olivi e l'assessore Gilmozzi a margine dell'inaugurazione della nuova sede dell'Itas. Elogio dell' "autonomia responsabile" del Trentino che "guarda al suo territorio ma anche all'Italia, perché se il successo non è dell'Italia è di poco respiro".
L. Patruno, "L'Adige", 29 aprile 2015

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Olivi: "Non si può essere alleati del PD quando serve e poi recitare la parte degli unici garanti della specialità"

Le dichiarazioni del presidente della regione Toscana Enrico Rossi sul sistema delle Autonomie Speciali sono sbagliate e vanno respinte fermamente in quanto frutto di una distorta visione di un regionalismo omologato ed indifferenziato che non rispetta il dettato costituzionale e si pone al servizio dei peggiori rigurgiti centralisti.
Questo lo dico sia in quanto Vicepresidente di questa Provincia sia in quanto esponente del Partito Democratico del Trentino.
Alessandro Olivi, 14 aprile 2015

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Il gruppo consiliare del PD Trentino sulle affermazioni del sen. Panizza riguardo a PD e autonomia

Bene ha fatto in passato il sen. Panizza ad intervenire in parlamento rivendicando la gestione virtuosa e responsabile che dell’autonomia fanno le Province di Trento e di Bolzano. E bene fa in questi giorni a stigmatizzare le parole anti-autonomiste del governatore della Toscana Enrico Rossi. È infatti nel pieno accordo di queste prerogative autonomiste che il Partito Democratico del Trentino ha condiviso la candidatura del sen. Panizza quale rappresentante dell’alleanza “Italia bene comune” per il collegio di Trento alle ultime elezioni politiche.
Trento, 14 aprile 2015

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