Nel pomeriggio di oggi 4 settembre, nell'ambito della Giornata dell'Autonomia, si è svolta la cerimonia ufficiale di presentazione della Consulta per la Riforma dello Statuto.
F. Slanzi, ufficio stampa Consiglio provinciale, 5 settembre 2016
Il presidente del Consiglio provinciale (cui fa capo l'organismo - legge provinciale n.1 del 2016) Bruno Dorigatti, prendendo la parola ha detto “Istituire la Consulta è stato un percorso lungo, avremmo preferito fare una consulta/convenzione insieme a Bolzano, colgo, l'occasione per salutare anche la vice-presidente della convenzione di Bolzano Laura Polognoli che è qui con noi. La legge che ha istituito la Consulta è stata approvata all’unanimità con intelligenza e lungimiranza da parte di tutto il Consiglio provinciale. È composta da venticinque persone, donne e uomini che rappresentano tutte le sensibilità di questo territorio. Attraverso la Consulta abbiamo pensato che – ha continuato il presidente Dorigatti - la società civile poteva riprendersi quel ruolo, e la politica fare un passo indietro perché la società si renda responsabile. Dell’ambito politico ci sono nove consiglieri, cinque di maggioranza e quattro di minoranza. La grande sfida sta nel stabilire un nuovo patto tra i trentini e le trentine e costruire un contenitore unitario che abbia forza nel rapporto con lo Stato. Abbiamo la necessità di recuperare il valore dell’Autonomia”.
In Sala Depero, Sala del Consiglio provinciale in Piazza Dante, 15, ha poi preso la parola il presidente della Provincia autonoma Ugo Rossi: “La Consulta rappresenta un evento di portata storica per garantire la riflessione e la consapevolezza di tutta la comunità trentina. La Consulta sarà la cinghia di trasmissione con il popolo trentino. La revisione dello Statuto deve quindi polarizzarsi in un onda lunga di apertura verso il futuro e nei confronti degli altri contesti territoriali che ci circondano, recuperando un anelito di popolo, uno spirito di partecipazione soprattutto dei giovani. Nel processo di revisione dello Statuto non dovremo fermarci alle tecnicalità, alle norme, ma dovremmo offrire risposte per una nuova forma di autogoverno al passo con i tempi, come laboratorio di innovazione permanente in modo da rafforzare il futuro della nostra Autonomia.
L’auspicio - ha concluso il presidente Rossi - che mi sento di rivolgere alla Consulta, è quello di saper essere coraggiosa nel ribadire il valore della nostra specificità, per dimostrare ancora una volta la nostra capacità di fare da noi, anche nella riforma di quella legge fondamentale che tale capacità ci riconosce e ci garantisce. Il futuro delle nostre istituzioni dipende anche da questa sfida, impegnativa. Siamo certi che il Trentino saprà dimostrarsi all’altezza anche di questo compito”. Il presidente della Consulta, Giandomenico Falcon, ha quindi preso la parola: “È un compito impegnativo quello che ci attende, cominceremo il nostro lavoro il 12 settembre. Ci siamo trovati oggi per conoscerci e riconoscerci come compagni di questa strada e per impegnarci a collaborare in vista di un obiettivo comune. La Consulta ha il compito di proporre buone idee e di traghettare l’Autonomia nel quadro costituzionale. Posso dire, a nome di tutti i 25 componenti, che ci impegneremo in questo percorso, che non intendiamo essere autosufficienti, e che, anche sul piano delle competenze, abbiamo bisogno di ulteriori e altre competenze. L’Autonomia dev’essere di tutti. Io credo che la Consulta, per come è composta, possa costituire un aiuto verso questo senso di diffusione del sentimento dell’Autonomia. Ho apprezzato oggi – ha detto il presidente Falcon -, dai 9 consiglieri provinciali che si propongono di lavorare nella Consulta non in base a logiche di schieramento.
La Consulta è autonoma dalla politica. Però dobbiamo sapere che poi il nostro lavoro verrà ‘usato’ dalla politica. Questo è un parametro operativo che seguiremo: produrre una riforma utile, che la politica possa usare”. La Consulta per la Riforma dello Statuto avrà a disposizione 4 mesi di tempo (120 giorni) per lavorare ad un documento da presentare poi, una volta acquisiti suggerimenti della fase partecipativa, al presidente della Provincia autonoma di Trento per l'iter procedurale conseguente. Al percorso partecipativo, di sei mesi - 180 giorni - possono partecipare tutti i Trentini per proporre idee e proposte da inserire (a giudizio della Consulta) nel documento finale. La Consulta è composta da 25 membri:
1 Luca NOGLER Associazioni di categoria
2 Marcello POLI Associazioni di categoria
3 Paolo POMBENI Associazioni di categoria
4 Carlo BORZAGA Federazione trentina della cooperazione
5 Paolo CHIARIELLO Organizzazioni sindacali dei lavoratori - UIL
6 Arrigo DALFOVO Organizzazioni sindacali dei lavoratori - CISL
7 Anna SIMONATI Organizzazioni sindacali dei lavoratori -CIGL
8 Paride GIANMOENA Consiglio delle autonomie locali
9 Adalberto MOSANER Consiglio delle autonomie locali
10 Laura RICCI Consiglio delle autonomie locali
11 Jens WOELK Conferenza delle minoranze linguistiche
12 Martina LOSS Associazioni: settore ambiente
13 Fabio PIZZI Associazioni: settore sociale
14 Barbara POGGIO Associazioni: settore cultura
15 Matteo COSULICH Università degli studi di Trento
16 Giandomenico FALCON Università degli studi di Trento
17 Lorenzo BARATTER Conferenza capigruppo - Maggioranza consiliare
18 Donata BORGONOVO RE Conferenza capigruppo - Maggioranza consiliare 19 Giuseppe DETOMAS Conferenza capigruppo - Maggioranza consiliare
20 Lucia MAESTRI Conferenza capigruppo - Maggioranza consiliare
21 Mario TONINA Conferenza capigruppo - Maggioranza consiliare
22 Rodolfo BORGA Conferenza capigruppo - Minoranze consiliari
23 Manuela BOTTAMEDI Conferenza capigruppo - Minoranze consiliari
24 Maurizio FUGATTI Conferenza capigruppo - Minoranze consiliari
25 Walter VIOLA Conferenza capigruppo - Minoranze consiliari
Il sito di riferimento per i lavori della Consulta e per la conseguente fase di partecipazione dei cittadini èwww.riformastatuto.tn.it