Fabrizio Gerola, assessore alle politiche sociali uscente, è stato premiato dalle urne. Domenica scorsa ha incassato 326 preferenze, secondo più votato del Pd e pure di tutto il lotto dei 450 candidati. In cinque anni di giunta ha dovuto lavorare duro, perché la voce «welfare», in tempi di spending review e sforbiciate ai bilanci, è quella che riceve meno denari.
N. Guarnieri, "L'Adige", 17 maggio 2015
«Le dichiarazioni di Moiola sono autentiche idiozie»: a dirlo è il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, che si riferisce all’uscita pubblicata ieri in cui Moiola sosteneva che come sindaco di Mori Roberto Caliari non avrebbe fatto altro che continuare il lavoro che faceva prima (direttore dell’ufficio aree industriali della Provincia) sotto ordine di Olivi e che assieme al suo vice Barozzi avrebbe favorito l’insediamento dell’impianto gassificatore alle Casotte.
"Trentino", 17 maggio 2015
«Sono stata votata anch'io, e per rispetto di chi mi ha dato fiducia non lascio il consiglio comunale». Lo ha detto Maria Pia Flaim intervenendo ieri alla conferenza stampa della coalizione che l'ha sostenuta nella recente campagna elettorale. «Coalizione che rimarrà coesa, salda ed attiva anche sui banchi dell'opposizione seppure con i tre gruppi distinti (Pd, Gruppo Civico di Centro e Ascoltiamo Cles) così come era stata nei cinque anni in cui abbiamo guidato il comune», ha sottolineato l'ex prima cittadina.
"Trentino", 17 maggio 2015
Pacher: "Lo sforzo del Comune per mantenere in equilibrio il sistema, in una fase di cambiamento radicale, ha tolto le energie sufficienti per proporre un'idea di città organica, senza la quale ogni singolo problema diventa dirimente. Ora questa visione generale va ripresa e comuinicata.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 16 maggio 2015
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Revisione dello Statuto, no al disegno di legge Zeller: in commissione la maggioranza regionale si è spaccata, tre sì di Svp e destra tedesca, cinque i no di Civico e Zeni del PD, di Borga (Civica Trentina), Simoni (Progetto Trentino), Urzì (Alto Adige nel cuore). Il Patt si è astenuto. Zeni: "No a interventi finalizzati a ritoccare con iniziative sporadiche lo Statuto, senza un disegno complessivo".
"Corriere del Trentino", 18 maggio 2015
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Sei anni fa era stato tra i più votati del Pd con 712 preferenze personali. Molti il giorno dopo lo spoglio lo facevano già assessore, ma sbagliavano. Nel 2009, infatti, Alessandro Andreatta - che pure gli era stato compagno di giunta per qualche mese ai tempi del sindaco Pacher - gli preferì il compagno di partito Michelangelo Marchesi, che pure aveva qualche centinaio di voti in meno.
D. Battistel, "L'Adige", 18 maggio 2015
"Se ci limitiamo ad occuparci della partecipazione, senza trasmettere un progetto politico di coalizione, il centrosinistra rischia di restare intrappolato. Se non si ha uno sguardo all'orizzonte e non si spiega agli elettori perché si fanno le cose, se non ci sono più destra e sinistra, coltiviamo il brodo in cui facciamo crescere un civismo più populista che popolare". Sul PD: "Dobbiamo dire chiaramente che non vogliamo limitarci a fare i cani da guardia degli altri, accontentandoci di governare i comuni: dobbiamo uscire dalla subalternità".
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 15 maggio 2015
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Carissimi tutti del Partito Democratico Trentino,
la generosità è stata sicuramente un valore aggiunto di questa campagna elettorale. Generosità nel dare la disponibilità, nel metterci la faccia, nel lavorare per crescere insieme e per portare alle nostre città la nostra proposta politica.
Dovunque l’impegno è stato grande, pur con luci ed ombre nei risultati e ne dovremmo parlare per capire come migliorare, soprattutto come recuperare quel 47% di cittadini, specie i giovani che non si è fatto trovare.
In questi giorni nel PD, e nell’opinione pubblica, si sta svolgendo un dibattito, molto polemico, sull’identità del PD: sul suo essere o meno un partito di sinistra. Ne parliamo con Michele Nicoletti, professore di Filosofia della Politica ed esponente di primo piano della cultura cattolica democratica. Nicoletti è attualmente deputato trentino del PD e Presidente della delegazione italiana all’assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa.
Intervista sul blog di RaiNews "Confini", 14 maggio 2015
La campagna elettorale di Mori si scalda. A nove giorni dal ballottaggio la battaglia tra Stefano Barozzi e Cristiano Moiola si combatte senza esclusione di colpi. Mentre il vicesindaco uscente invita la Provincia a non autorizzare il gassificatore, prendendo così anche lui posizione sul più delicato tema elettorale, il segretario del Patt nega l'accordo ufficiale con la Lega Nord annunciato ieri dall'Adige.
Mosse, queste, che servono a sanare posizioni fin qui poco chiare, addirittura scomode dei due candidati.
L. Galassi, "L'Adige", 15 maggio 2015
"Alla forza nazionale corrisponde una certa inadeguatezza dell'offerta a livello locale. Il rischio da cui dobbiamo guardarci come la peste è che dietro il consenso nazionale si scateni una guerra tra dirigenti per impossessarsi del brand vincente. L'esempio di Fi ci dice che quando l'immagine nazionale si sgonfia e il radicamento locale manca, tutto svanisce molto rapidamente. In Trentino da un po' di tempo si va avanti per forza d'inerzia, ricorrendo a un patrimonio d'idee accumulato nel passato".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 14 maggio 2015
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Dorigatti: "Bisogna partire dall'idea di società che abbiamo, perché se continuiamo a dire che le idee non contano più e c'è solo l'amministrazione, per quella vanno bene anche le liste civiche e si è visto. Il congresso definirà finalmente una linea politica". Manica: "Chi pensava si dovesse vivere del vento nazionale deve rifarsi i conti. La soluzione è una: bisogna radicarsi sul territorio con un gruppo dirigente in cui la gente possa riconoscersi. Lavis caso esemplare, a Mori si paga la scelta scellerata del Patt di andare con il centrodestra. A Storo, Brentonico e Rovereto paghiamo la litigiosità interna".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 13 maggio 2015
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Il primo partito a Lavis è il Pd, premiato domenica dagli elettori con ben 1.198 voti, ovvero, più del 30% rispetto alle altre liste; con un rapporto di forza che garantisce 6 consiglieri sui 18 eletti. Il segretario locale, Luca Paolazzi, anche alla luce del risultato personale (229 preferenze, è il più votato), non nasconde la soddisfazione.
«Come si fa a raccogliere 475 preferenze e diventare il consigliere più votato nella storia di Riva? A dire il vero non so. Mi verrebbe da dire lavorando quotidianamente al servizio dei cittadini, con passione e serietà, e rimanendo sempre sé stessi. E' la politica dei piccoli passi ma continui, l'opposto di quella delle bottiglie di vino». Alessio Zanoni, classe 1967, di professione bancario, assessore uscente e segretario del Pd, domenica ha fatto incetta di voti mettendo a segno la migliore prestazione di sempre di un candidato consigliere comunale in una tornata elettorale in Busa.
G. Marcolini, "Trentino", 14 maggio 2015
Il record di preferenze del primo turno del voto di Rovereto è andato all'assessore uscente alla Contemporaneità (nel lessico miorandiano significa Cultura e Politiche giovanili) Luisa Filippi. Trentatrè anni, mamma, del Pd. Per lei 489 preferenze. Quasi il 3% dei voti totali.
N. Guarnieri, "L'Adige", 14 maggio 2015