Il 10 maggio 2015 si svolgeranno le elezioni amministrative per la scelta del sindaco e dei membri del Consiglio comunale, nonché dei consigli delle 12 circoscrizioni della nostra città.Per il Partito Democratico è tempo, quindi, di pensare alle liste elettorali.
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Il coordinamento del Partito Democratico del Trentino allargato al gruppo consiliare, riunitosi questa sera presso la sede di via Torre Verde, preso atto che il comunicato di venerdì del Gruppo consiliare non poneva alcuna questione di fiducia nei confronti del Vicepresidente, ha incaricato la Segretaria del Partito di promuovere al più presto un’occasione di confronto e chiarimento con il Vicepresidente per sciogliere insieme gli eventuali elementi di tensione e rafforzare insieme unitariamente l’azione di governo del Pd affrontando i temi posti.
Dal 3 febbraio u.s. e ogni martedì, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha attivato uno sportello in Vallagarina per incontrare i cittadini residenti. Lo farà presso la saletta riunioni al piano rialzato della sede della Comunità della Vallagarina, in via Tommaseo 5 a Rovereto, dalle 8.30 alle 9.30 con la presenza del Capogruppo Alessio Manica. Lo sportello è aperto a chiunque volesse segnalare un problema, suggerire un intervento, sottolineare qualche necessità, o anche solo per confrontarsi su qualche aspetto politico provinciale, e non necessità di appuntamento.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio boccia senza appello il "modello bavarese": la strada solitaria dei movimenti autonomistici non ha mai portato risultati. "Siamo alle sue solite iniziative: ricordo che anche le precedenti sono state sempre sconfessate dalla storia".D. Battistel, "L'Adige", 9 febbraio 2015
In provincia deve nascere un Partito democratico del Trentino confederato con quello nazionale, un Pd autonomista distinto dal PD nazionale. Per di più, in Trentino il sistema elettorale sarà diverso, con i collegi uninominali. Una sintesi di questo tipo qualificherebbe gli ultimi dieci anni di esperienza politica del centrosinistra e permetterebbe, in prospettiva, un ricambio generazionale".T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 8 febbraio 2015Leggi l'articolo in pdf!
Tre mesi e tre giorni. Tanto sono lontane le elezioni comunali. O forse bisognerebbe dire «vicine», visto che liste e simboli vanno depositati 45 giorni prima, cioè a fine marzo. Ad oggi, 7 febbraio, l'unica cosa certa è il candidato sindaco del centrosinistra autonomista, l'uscente Alessandro Andreatta.L'opposizione di centrodestra ha rinviato di un'altra settimana la scelta del proprio «cavallo» e non si sa se la prossima riunione sarà quella definitiva. Da una parte la Civica trentina che non è disposta a mollare su Andrea Merler, dall'altra la Lega che vuole imporre Sergio Divina.D. Battistel, "L'Adige", 7 febbraio 2015
«Non ci sono proposte di mediazione. Abbiamo un accordo che prevede l'introduzione di una doppia preferenza di genere e se si scegliesse la strada di introdurne tre di preferenze verrebbero annacquati tutti i principi. C'è un accordo e questo è il nostro programma». L'assessora provinciale Sara Ferrari ha deciso di indossare corazza ed elmetto per portare a casa il disegno di legge, firmato da tutte le consigliere regionali, che approderà in Consiglio regionale mercoledì 11 febbraio e che ha l'obiettivo di introdurre nella legge elettorale regionale una doppia preferenza di genere. "L'Adige", 7 febbraio 2015
MORI - «Il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà: è questo il nostro sentimento dopo l'incontro di giovedì con le altre forze della coalizione, che si è concluso con un nulla di fatto». Così in un comunicato congiunto «Lista Insieme per Mori» ed il circolo Pd della borgata. "L'Adige", 8 febbraio 2015
Il Pd di Rovereto, tramite il suo segretario cittadino, Fabiano Lorandi, prende posizione contro i senatori del proprio partito che nella commissione per le autorizzazioni a procedere ha votato contro la sanzione al leghista Roberto Calderoli che aveva offeso con un insulto razzista l'ex ministro Cecile Kyenge, definendola «un'orango». "L'Adige", 8 febbraio 2015
TRENTO «Non è il momento di immaginare un partito oltre il Pd». Elisa Filippi, già candidata alla segreteria del Pd trentino e membro della direzione nazionale del partito, sul «cantiere democratico» lanciato da Lorenzo Dellai ha le idee chiare. Dice no a liste comuni con un simbolo unico: «Se questa è la proposta, è impraticabile anche solo tecnicamente, non ci sono i tempi». C. Bert, "Trentino", 7 febbraio 2015
La tempesta era uno starnuto. La Commissione dei Garanti del Pd ha decretato che Alessio Zanoni, assessore comunale ai lavori pubblici del Comune di Riva e segretario del Partito democratico di Riva, può continuare con il doppio incarico, politico e amministrativo. Non c’è quindi incompatibilità. "Trentino", 6 febbraio 2015
Attraversiamo una fase di rapide trasformazioni. Il centrosinistra autonomista ha rappresentato una felice anomalia per la sua capacità di interpretare le aspirazioni della società trentina. Se vorrà essere capace anche in futuro di essere protagonista di un progetto per l'autonomia dovrà sapersi evolvere comprendendo la stagione di grandi mutamenti che stiamo vivendo.Luigi Olivieri, "L'Adige", 7 febbraio 2015
Dopo le forche caudine dell’ostruzionismo, attuato dalle forze consiliari di minoranza, nelle giornata di ieri (giovedì 5) il Consiglio provinciale di Trento ha approvato con una maggioranza ampia la legge che regola l’attività della Provincia nell’ambito dell’Unione europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale:“Attività della Provincia nell’ambito dell’Unione europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale”.Trento, 6 febbraio 2015
Secondo Olivi: «Il punto è che questo processo di convergenza, nel rispetto delle storie e delle sensibilità dei protagonisti, per avere successo deve essere guidato dal Pd. Il processo deve essere autogenerativo. È il Pd insomma che deve rafforzare, ampliandolo, il suo profilo identitario e non invece essere strumento perché ciò avvenga in casa d'altri».L. Patruno, "L'Adige", 6 febbraio 2015
«Ben venga il cambio di rotta dell’Upt, ma le cose serie si fanno bene. Liste unitarie di Pd e Upt oggi sarebbero una forzatura incomprensibile e dannosa per un processo che richiede tempo». Vanni Scalfi, responsabile enti locali del Pd e consigliere comunale a Trento, rompe un silenzio che si era auto-imposto negli ultimi mesi di perenne fibrillazione dentro il Pd. "Trentino", 6 febbraio 2015
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