MORI - I tempi per siglare accordi elettorali stringono: a Mori la coalizione del candidato sindaco Cristiano Moiola, che parte in svantaggio con i voti, cerca nuovi alleati. Ieri sera c'è stato il primo incontro con gli esponenti del Carroccio, un momento informale, lontano dalle sedi dei rispettivi partiti, per trovare la convergenza sui punti fondamentali del programma. Di fronte a questo matrimonio, però, il Pd avverte: se ci sarà l'apparentamento si solleverà un problema politico in Giunta provinciale. Parola dell'assessore Alessandro Olivi che ha già fatto intendere agli alleati di essere sul piede di guerra.
L. Galassi, "L'Adige", 14 maggio 2015
Come si attraversa il deserto? Ma sarà lunga? Cinque anni di cammino per il Pd di Mezzolombardo e per la lista civica «Uniti per Mezzolombardo». Il risultato del voto è stato negativo. Tuttavia, ci sono anche le provvide sventure. Sacha De Carli, segretario del partito locale, vuole ripartire dalla consapevolezza del gruppo composto.
A. Longo, "L'Adige", 14 maggio 2015
VOLANO - «Il paese aveva voglia di cambiamento». Maria Alessandra Furlini ne è sicura e non nega la soddisfazione per la vittoria raggiunta con il 57,2% (1023 voti). La nuova sindaca di Volano vince e convince e con la sua coalizione di centrosinistra sgretola il Centro Autonomista Popolare, da ben 25 anni alla guida del paese e questa volta affidato al candidato sindaco Rudi Pasquali.
"L'Adige", 12 maggio 2015
NOMI - Una vittoria schiacciante quella rimediata da Rinaldo Maffei. A Nomi il sindaco uscente ottiene infatti uno storico 62% (491 voti in totale) superando la sfidante alla guida del municipio, Francesca Depedri, di ben 190 voti: un considerevole distacco per il paese di Nomi, che peraltro nelle ultime tornate elettorali si era sempre dimostrato piuttosto imprevedibile.
"L'Adige", 14 maggio 2015
TRENTO Più vigili sulle strade, in azione la nuova “squadra speciale per la pulizia e il decoro”, l’avvio del confronto con la Provincia sulle grandi partite urbanistiche in sospeso. I primi cento giorni dell’Andreatta bis vedranno il sindaco di Trento affrontare importanti scenari di prospettiva ma anche mettere in campo una visibile risposta al problema della microcriminalità e del degrado, che spesso procedono di pari passo.
"Trentino", 14 maggio 2015
Stefano Barozzi e Cristiano Moiola si preparano al ballottaggio che porterà uno dei due a diventare sindaco di Mori. Partono da una posizione ben diversa (43,3% Barozzi, 25,5% Moiola), ma entrambi puntano ad assicurarsi i consensi di chi è rimasto fuori dal secondo turno - grillini e leghisti - per cercare la vittoria
M. Cassol, "Trentino", 14 maggio 2015
IVANO FRACENA Giacomo Pasquazzo, classe 1991, a fine mese compirà 24 anni. E’ lui il sindaco più giovane del Trentino e nei prossimi anni guiderà il paese più piccolo della valle, Ivano Fracena. Con 116 voti (il 54%) a 99, si è imposto sull’amministrazione uscente di Franco Parotto (qui l’affluenza è stata del 75,1%, in linea con il 75,3% del 2010). Una vittoria che da una grande indicazione: il paese vuole la fusione.
"Trentino", 12 maggio 2015
«Nulla è perduto...». Andrea Miorandi, il sindaco uscente, è ottimista nonostante sia stato superato al ballottaggio dallo sfidante Francesco Valduga. La coalizione di centrosinistra autonomista si è fermata al 35,5% (6.488 voti di cui 515 solo al sindaco) contro i 38,4% (7.021 voti di cui solo al sindaco 725) del raggruppamento dei Civici e Verdi. Le due coalizione sono divise da 533 voti, un gap che per Miorandi è colmabile al secondo turno.
G. Rudari, "Trentino", 12 maggio 2015
Il Pd è il primo partito in 10 Circoscrizioni su 12. In 9 è sopra il 30% dei voti. In una (Oltrefersina) supera il 40%. In due ha la maggioranza assoluta dei seggi: Villazzano e Oltrefersina. Non è primo partito in Bondone, battuto dalla civica Noi per le nostre comunità per 5 voti, e a Mattarello, dove la Civica Torre Franca lo supera di soli 3 voti.
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"L'Adige", 12 maggio 2015
Il vicepresidente della Provincia valuta positivamente il risultato del Cantiere civico democratico di Dellai a Trento: «È la conferma che siamo una coalizione a tre, non a due: Pd e Patt. Il Pd comunque non attende il cantiere di altri, che pure sono importanti per il contributo che danno alla coalizione, ma dovrà essere esso stesso il promotore del cambiamento e dell'evoluzione del quadro politico».
"L'Adige", 12 maggio 2015
Il Partito Democratico si dimostra più forte delle polemiche e delle beghe interne e conferma la fiducia di quasi un elettore su tre perdendo solo ottocento voti rispetto al 2009 ma confermando sostanzialmente le sue percentuali. Il centrosinistra autonomista mantiene ancora saldamente le redini della città nonstante i 7.00 voti persi.
F. Gottardi, "L'Adige", 12 maggio 2015
Rispetto a sei anni fa ha perso per strada quasi il 10% di preferenze e oltre settemila voti, ma ha vinto al primo turno ed è quello che conta. È un Alessandro Andreatta soddisfatto e rilassato, nonostante le tre ore di sonno, quello che ieri mattina di buonora si è ripresentato a Palazzo Geremia, che rimarrà la sua casa anche nei prossimi cinque anni.
F. Gottardi, "L'Adige", 12 maggio 2015
Il Gruppo consiliare provinciale e il Partito Democratico del Trentino esprimono la piena soddisfazione per i risultati ottenuti ed augurano buon lavoro ai tanti sindaci e consiglieri, appartenenti o sostenuti dal PD, eletti al primo turno In un contesto caratterizzato da una preoccupante crescita dell’astensionismo, su cui anche il nostro partito è chiamato a fare una profonda riflessione e a mettere in campo modalità nuove di rapporto fra cittadini e politica, non si può che ribadire la conferma del ruolo del Pd del Trentino come primo partito della coalizione e garante della coesione della stessa. L’importanza della coalizione ha permesso in diversi comuni l’affermazione del progetto del centro sinistra autonomista.
Il nostro pensiero e il nostro impegno è dunque oggi diretto ai comuni e ai candidati sindaci chiamati alla prova del ballottaggio, affinché il risultato finale consegni a quelle amministrazioni guide forti ed autorevoli.
Adalberto Mosaner sarà il sindaco di Riva del Garda anche per i prossimi cinque anni. Gli elettori rivani gli hanno confermato la fiducia con numeri che non lasciano spazio ad interpretazioni, anche se non si può non sottolineare un significativo calo dell'affluenza, che per la prima volta nella storia della città è scesa sotto il 60% (il 57,7 per la precisione) per il voto alle comunali: cinque anni fa era al 65%. Che Mosaner fosse “condannato” a vincere era pacifico, le proporzioni dell'affermazione non erano facili da stabilire: ha sfiorato il 65%, quasi 10 punti in più rispetto al 2010.
G. Marcolini, "Trentino", 11 maggio 2015
La prudenza di Francesco Valduga e la grinta di Andrea Miorandi si affronteranno al ballottaggio che vale la poltrona di sindaco fino al 2020. E benché i dati non siano ancora completi al momento di andare in stampa, si capisce già che sarà uno scontro testa a testa, come già è apparso al primo turno. Valduga, appena arrivato al quartier generale dei civici, non canta vittoria anche se i dati gli assegnano un lieve vantaggio. «I dati sono un po’ frammentati, sembra che siamo davanti di poco» commenta a caldo.