Nicoletti: «Qui si deve scegliere se vogliamo portare Trentino verso standard migliori europei o verso scelte elettoralistiche fatte tre anni prima delle elezioni. Si ha avuto paura di fare le riforme e si è scelta un'altra soluzione. Si ha avuto paura di discutere prima di decidere: quello di Rossi è un segno di debolezza e non di forza».
A. Conte, "L'Adige", 28 luglio 2015
Il neoassessore Zeni: «Sicurezza, ma i servizi sul territorio sono un valore». Sui profughi: «Concertare con i sindaci». Spiega che ad agosto manderà in ferie la famiglia, la moglie e i loro due bambini, Giulio e Giovanni, e si tufferà in una full immersion nei tanti dossier della sanità che lo attendono. Luca Zeni, da sabato neoassessore al posto di Donata Borgonovo Re, è - per formazione - molto più “politico” di chi lo ha preceduto. Sui temi caldi che agitano la maggioranza annuncia la sua rotta, ma lo fa con prudenza.
C. Bert, "Trentino", 27 luglio 2015
"Rossi nella telefonata non mi ha nemmeno ringraziata. Si parla di elementi caratteriali ma non è su quelli che si basa un progetto politico. Il piano sanitario? E' stato deciso da questa stessa maggioranza nella scorsa legislatura".
F. Terreri, "L'Adige", 26 luglio 2015
Il Coordinamento del Partito Democratico del Trentino prende atto dell’operato odierno del Presidente della Giunta provinciale, constata la legittimità dei provvedimenti assunti e l’aumento del peso del PD nella giunta. Al contempo rileva la necessità di una verifica programmatica, all’esito del provvedimento svolto, al fine del rilancio dell’azione di governo medesimo.
La questione dei punti nascita (mantenerli nelle valli trentine oppure no?) agita la maggioranza che sostiene la giunta provinciale ma nel frattempo le dirette interessate (le madri) hanno già deciso. Ad esempio quelle delle Giudicarie che nel 2014 (ultimo dato disponibile) hanno disertato l’ospedale di Tione (43 per cento delle nascite) per mettere al mondo i figli a Trento e Rovereto (47%) con qualche parto anche all’ospedale di Arco.
"Trentino", 24 luglio 2015
SCARICA il rapporto annuale della natalità in Trentino 2014
Armonizzare le diverse misure già in essere, semplificare l'accesso ai beneficiari, introdurre elementi di innovazione e responsabilizzazione. Tutto questo per garantire le migliori opportunità a tutti i bambini e le bambine delle famiglie residenti in Regione. E' l’obiettivo del disegno di legge che modifica l’attuale normativa in materia di “pacchetto famiglia e previdenza sociale”, approvato oggi pomeriggio dalla Giunta regionale.
Ufficio Stampa Regione, 23 luglio 2015
Martedì ho incontrato una Delegazione di parlamentari ucraini in visita ufficiale in Italia. E' stata una utile occasione per discutere dei rapporti tra i nostri due Paesi e del conflitto tra Ucraina e Russia, che rappresenta una delle dispute di politica internazionale più preoccupanti.
Michele Nicoletti, 24 luglio 2015
È stata approvata oggi dal Consiglio provinciale di Trento la nuova legge per il governo del territorio, una normativa che il capogruppo Alessio Manica ha definito “uno degli interventi di riforma più importanti della legislatura in corso: in senso tecnico, perché interviene in maniera complessiva sulla normativa urbanistica sostituendo quasi completamente la Legge 1/2008; in senso materiale, vista l’indiscutibile corposità delle norme che contiene; e in senso politico, perché apre ad innovazioni importanti e significative”.
Trento, 22 luglio 2015
A dispetto di chi prevedeva un esito disastroso della riunione di ieri, il Pd ha trovato una linea comune e rimandato la palla nella metà campo del presidente Ugo Rossi. Punto primo: se venerdì la mozione di sfiducia a Donata Borgonovo Re non sarà respinta, la maggioranza non esisterà più. Punto secondo: di deleghe si potrà parlare, ma solo a 360 gradi. Gli altri due assessori cui si fa tacito riferimento sono Michele Dallapiccola (Patt) cui viene contestata la gestione del turismo, e Tiziano Mellarini (Upt) considerato non idoneo ad amministrare la delega sulla cultura. L'assessora: "Il partito dimostra di esserci".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 21 luglio 2015
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Il Partito Democratico del Trentino, nel confermare la fiducia all’Assessora Donata Borgonovo Re, ritiene indispensabile come presupposto dell’esistenza della maggioranza stessa, che la maggioranza di centro sinistra autonomista respinga la mozione di sfiducia.
“Dopo anni di investimenti crescenti alla ricerca si chiedono risultati più concreti in termini di ricadute positive sul territorio e sul sistema economico e sociale del Trentino. Serve un coordinamento maggiore tra gli enti di ricerca ed un legame più solido con il mondo produttivo”. Così l’assessora provinciale all’università e ricerca Sara Ferrari ha commentato l’approvazione, da parte della Giunta provinciale, del programma pluriennale della ricerca per l’attuale legislatura.
Ufficio Stampa Provincia, 20 luglio 2015
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Sullo scottante tema dei presìdi sanitari periferici, sul quale l'assessore Pd alla sanità Donata Borgonovo Re rischia il posto, il senatore Pd Giorgio Tonini mette i puntini sulle i: la sanità più sicura è un tema nazionale, non solo trentino. È giusto tenere in periferia i servizi che servono quotidianamente, è invece meglio che per un servizio sanitario che si utilizza una volta ogni tanto si vada al centro specializzato e più attrezzato che si trova nelle località maggiori, Trento o Rovereto, magari con appositi servizi di trasporto pubblici.
"L'Adige", 20 luglio 2015
Vorrei riprendere i “campanelli d'allarme” che Paolo Mantovan ha sentito risuonare nelle osservazioni della Corte dei conti sul rendiconto generale della Provincia, in particolare per quanto riguarda le risorse destinate alle imprese.
Alessandro Olivi, "Trentino", 17 luglio 2015
TRENTO «Non mi va bene né che l'Upt si senta a disagio, né che il Pd paghi nelle valli per la politica sanitaria provinciale». Sul “caso punti nascita” e la mozione di sfiducia all'assessora Donata Borgonovo Re, il capogruppo del Pd Alessio Manica è convinto che vada fatta chiarezza nella squadra di governo. Una volta per tutte e non senza fare autocritica.
L. Marognoli, "Trentino", 17 luglio 2015
Prima Besenello, poi Caldonazzo, adesso Rovereto sud. Sembra il gioco delle tre carte, te la sposta di qua e di là e alla fine eccola spuntare da un'altra parte. «Ma il problema di fondo non è dover far uscire il tratto nord della Valdastico. Il problema è che quell'opera non s'ha da fare perché non ha senso. Da un punto di vista economico ma anche e soprattuto ambientale».
P. Liserre, "Trentino", 17 luglio 2015