welfare e salute pagina 74

#OSPEDALE - Zeni: "Not a Mattarello"

La Provincia è decisa. Vuole lo spostamento del Nuovo ospedale del Trentino (Not) dall'area di via al Desert ai terreni di Mattarello, dove dovevano sorgere le nuove caserme. Zeni: «Ci sono solo pro; l'unico contro, se contro si può chiamare, è la questione della protonterapia, che rimarrebbe isolata, ma devo dire, dopo aver visitato due volte il centro, che la protonterapia ha una sua autonomia che le consente di operare tranquillamente anche senza che vi sia una contiguità fisica con il nuovo ospedale». 
L. Patruno, "L'Adige", 19 settembre 2015

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Task force per gestire i migranti, La proposta uscita dal convegno di Pd e Trentino Europa

L'accoglienza di profughi e migranti non è più una questione da affrontare in termini di emergenza: il loro arrivo è ormai normalità e come tale va affrontato. Il Trentino deve pensare alla creazione di un'«unità speciale» all'interno dell'amministrazione provinciale che sia in grado di gestire al meglio l'arrivo e la permanenza dei «nuovi trentini».
"L'Adige", 14 settembre 2015

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#TestamentoBiologico - La svolta di Zeni: "Anche chi sta bene scelga sul fine vita"

Zeni riprende in mano le raccomandazioni del comitato bioetico dell'Azienda sanitaria e suggerisce di proseguire il cammino intrapreso a Trento: dopo la raccolta sperimentale delle dichiarazioni dei pazienti affetti da patologie cronico-degenerative, l'assessore intende estendere il principio anche alle persone sane. Tutto con il coinvolgimento dei medici di base.
M. Damaggio, "Corriere del Trentino", 13 settembre 2015
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Zeni: Prima di tutto la dignità della persona, spingiamo più sulle dichiarazioni anticipate di volontà

"Abbiamo il dovere di interrogarci per capire come possiamo mettere al centro di tutto la dignità della persona". Con queste parole, l'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, ha aperto stamani i lavori di un seminario dedicato al tema delle dichiarazioni anticipate di volontà nei trattamenti sanitari, che si è tenuto a Trento e a cui hanno partecipato medici, infermieri, farmacisti, psicologi, assistenti sociali, amministratori locali ed in generale chi lavora nel campo dell’organizzazione dei servizi sanitari e sociali.
Ufficio Stampa Provincia, 12 settembre 2015

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In mille a piedi scalzi per i profughi

Striscioni, cartelloni e bandiere, ma i manifestanti effettivamente a piedi nudi erano in pochi. Molti di loro, infatti, hanno evitato di camminare direttamente sull'asfalto, optando per soluzioni alternative come calzini o sandali. Tra gli "scalzi" illustri, invece, Sara Ferrari, assessora provinciale all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità e cooperazione allo sviluppo, e il consigliere provinciale Mattia Civico.
V. Zeni, "Trentino", 12 settembre 2015

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#PROFUGHI, il Viminale chiede altri 85 posti

Portare il contingente dei profughi in Trentino da 890 a 975. La richiesta del ministero dell’Interno, attraverso il Diparimento immigrazione guidato dal prefetto Mario Morcone, guarda avanti e parte dalla necessità di mettere a punto un piano di accoglienza per altri 20 mila migranti. L'assessore Zeni: "Siamo fiduciosi, dai privati arrivano 4-5 proposte al giorno da vagliare".
C. Bert, "Trentino", 11 settembre 2015

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Migranti, in Consiglio d’Europa fondamentale passo verso superamento Dublino

Revisione del principio secondo cui è il primo Stato di ingresso a dover esaminare la richiesta di asilo; affermazione del principio del mutuo riconoscimento e dello status europeo di rifugiato; tutela dei diritti dei richiedenti asilo, con attenzione alle loro preferenze; più cooperazione europea in assistenza ed equa distribuzione tra gli Stati membri. Queste le più importanti novità del rapporto dal titolo “After Dublin: the urgent need for a real European asylum system” approvate oggi a Parigi dalla Commissione migrazioni dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, di cui sono relatore.
Michele Nicoletti, 10 settembre 2015

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COMUNICATO STAMPA - Il Pd del Trentino aderisce alla manifestazione di venerdì “La marcia delle donne e degli uomini scalzi”

È arrivato il momento di decidere da che parte stare. Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere”. Queste poche e precise parole non spiegano solo il senso della manifestazione che venerdì 11 settembre prenderà il via in contemporanea in tante città italiane, bastano anche a spiegare il perché - come Partito Democratico del Trentino e come Gruppo consiliare provinciale – abbiamo scelto di aderirvi in modo convinto.
Trento, 9 settembre 2015

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