ALA - L'annuncio choc di Subaru Italia di voler chiudere la «baracca» e trasferire la sese italiana a Milano ha seminato scompiglio non solo nella comunità alense ma in tutto il Trentino. Le reazioni, specie quelle politiche, non si sono fatte attendere e, chiaramente, sono tutti in apprensione per le sorti dei 43 lavoratori.
"L'Adige", 4 marzo 2013
Il capogruppo ancora non si candida: «Primarie aperte per scegliere il candidato presidente» No al congresso prima delle provinciali: «Non serve, Nicoletti può restare fino all’autunno».
C. Bert, "Trentino", 4 marzo 2013
Venerdì sera nel corso di una riunione degli iscritti e degli elettori del Circolo di Rovereto, partecipata in termini di presenze e di contributi alla riflessione, si è condivisa la proposta del Segretario nazionale Bersani di andare in Parlamento, ovviamente dopo il passaggio istituzionale con il Presidente della Repubblica, con alcuni punti qualificanti l'azione del governo possibile a guida del centrosinistra e invitare gli eletti ad esprimere la fiducia.
Tutti i presenti si sono espressi contrari all'ipotesi di un governo con Berlusconi per ovvie ragioni etiche, politiche, programmatiche.
Segreteria, molti big vogliono discontinuità. Pinter, l'incognita dei 2/3 dell'assemblea. Nicoletti: "Bisognerebbe dare spazio ai contenuti". Tonini: "Un errore aprire una questione interna al Pd. Abbiamo poche settimane di tempo, perché prima dell'estate andrà fatto un passaggio democratico, le primarie di coalizione per il candidato presidente".
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 3 marzo 2013
Leggi l'articolo in pdf!
Il segretario del Pd trentino, Michele Nicoletti, aveva promesso che si sarebbe dimesso una volta eletto alla Camera. E infatti subito dopo i risultati, che hanno confermato la sua conquista di un seggio a Montecitorio, ha confermato che si presenterà dimissionario all'assemblea provinciale del partito.
L. Patruno, "L'Adige", 4 marzo 2013
Voglia di capire, di trovare le ragione profonde di quel primo posto alle urne che non vale la vittoria. Ma anche la voglia di dire (e dirsi) dove si è sbagliato; e da dove ripartire. Senza rinunciare alla soddisfazione di essere andati meglio rispetto al piano nazionale, ma con la consapevolezza che alle politiche deve vincere il partito nazionale, punto. Lo ammette lo stesso Fabiano Lorandi, segretario cittadino Pd: «Non ci aspettavamo una partecipazione così alta alla serata di analisi del voto. In 70 in sala, gente in piedi. Tante facce nuove, giovani di 18 e 20 anni». Clima di depressione? «No. Ma certo non era una festa».
"L'Adige", 4 marzo 2013
Care amiche/amici,
l'esito di queste elezioni politiche definisce uno degli scenari peggiori che ci potevano immaginare, pericoloso per il Paese e per l'Europa. Un Parlamento impiccato e un nodo istituzionale estremamente complesso da risolvere.
Hanno perso in regione più di centomila voti. Il Pd trentino ha retto bene di fronte alla marea grillina risultando il primo partito con il 23,72% dei voti. Gli oltre 29 mila voti in meno rispetto al 2008 sono infatti giustificati dal fatto che cinque anni fa la lista, che muoveva i primi passi dopo la trasformazione da Ds, era stata portata in alto anche dall'elettorato della Margherita che si riconosceva nel progetto. Solo qualche mese dopo sarebbe nata l'Unione per il Trentino. Con 72.852 voti pari al 23,72% il Pd ha preso di più, sia in percentuale che in valore assoluto, anche rispetto alle provinciali del novembre 2008 quando aveva raccolto 59.219 e il 21,62% delle preferenze.
F. Gottardi, "L'Adige", 28 febbraio 2013
Il Pd del Trentino è uscito dal voto confermandosi il primo partito e centrando tutti gli obiettivi in termini di eletti. "Fare di più" alle provinciali sembra essere ora l'obiettivo comune a tutte le "correnti".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 1 marzo 2013
Leggi l'articolo in pdf!
«Il Pd ha i titoli per guidare la coalizione e può farlo senza timori reverenziali. Ma non è detto che il candidato più forte del Pd sia anche il più forte sull’esterno». Alessandro Olivi, assessore provinciale all’industria, commercio e artigianato, è tra i papabili candidati presidente.
C. Bert, "Trentino", 1 marzo 2013
Donata Borgonovo Re conferma di essere pronta a candidarsi per le prossime provinciali, esclude di farlo per la segreteria del Pd, rivendica la necessità per i partiti tradizionali di prendere gli aspetti positivi del Movimento 5 Stelle che considera un possibile interlocutore. Fondamentale per la docente universitaria «aprirsi alla società e discutere con loro e dentro il Pd sul programma con il massimo rispetto».
"L'Adige",1 marzo 2013
Scalfi incalza: "Congresso idea accattivante, ma la priorità è il candidato presidente". Il coordinatore cittadino a Pacher: "Se torni niente primarie". Critiche a Borgonovo Re: "Siamo una squadra, non un taxi".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 28 febbraio 2013
Leggi l'articolo in pdf!
Elezione diretta del presidente, uninominale a doppio turno, Senato delle Regioni «Qui non si tratta di addomesticare i “grillini”: governo di un anno, chi ci sta ci sta.
"Trentino", 28 febbraio 2013
Quattro mesi fa l’annuncio dell’allora vicepresidente: «A ottobre non mi ricandido» Oggi c’è chi lo vorrebbe alla guida della coalizione e chi invece chiede un cambio di passo.
C. Bert, "Trentino", 28 febbraio 2013
Il segretario Pd chiama Bressa al telefono. Senza accordo l'avrebbe spuntata Berlusconi per 22.310 voti. Grazie al voto degli autonomisti del Trentino Alto Adige, la coalizione di centrosinistra ha conquistato il premio di maggioranza alla Camera.
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 27 febbraio 2013
Leggi l'articolo in pdf!