Voglia di capire, di trovare le ragione profonde di quel primo posto alle urne che non vale la vittoria. Ma anche la voglia di dire (e dirsi) dove si è sbagliato; e da dove ripartire. Senza rinunciare alla soddisfazione di essere andati meglio rispetto al piano nazionale, ma con la consapevolezza che alle politiche deve vincere il partito nazionale, punto. Lo ammette lo stesso Fabiano Lorandi, segretario cittadino Pd: «Non ci aspettavamo una partecipazione così alta alla serata di analisi del voto. In 70 in sala, gente in piedi. Tante facce nuove, giovani di 18 e 20 anni». Clima di depressione? «No. Ma certo non era una festa».
"L'Adige", 4 marzo 2013
Votato all'unanimità il sostegno alla proposta di Bersani di presentare in Parlamento alcuni punti qualificanti sulla base dei quali chiedere la fiducia ai grillini («unanime contrarietà - spiega Lorandi - a qualsiasi accordo con Berlusconi»): riduzione dei costi della politica, riforma istituzionale, interventi per le vittime della crisi, lotta alla corruzione, legge sul conflitto di interessi. Temi cari all'elettorato di sinistra, ma che non sono stati, colpevolmente, cari ai vertici del Pd negli ultimi anni. «Ed in questo tante delle motivazioni del risultato del voto. Oltretutto diverse delle istanze portate avanti dai grillini vanno colte e declinate su base roveretana. Dalla maggiore attenzione all'ambiente, con i casi Pasina e la chiusura al traffico del Centro storico, alla sobrietà istituzionale, sia nella politica pura (circoscrizioni gratis) che nei cda delle partecipate». Un'ultima considerazione Lorandi la dedica ai risultati cittadini. «Con il suo 29,5% il Pd ha segnato più 10% sulle Comunali e più 3% sulle provinciali 2008. Ma soprattutto il voto ha segnato il superamento delle storiche roccaforti del voto di sinistra, Sacco, Brione e via Benacense. Questa volta il Pd ha "dominato" in tutte le aree, tranne Marco e Noriglio. Un risultato trasversalmente positivo a mio giudizio da attribuire al gradimento generale nei confronti del governo cittadino della giunta Miorandi».