Care amiche/amici,
l'esito di queste elezioni politiche definisce uno degli scenari peggiori che ci potevano immaginare, pericoloso per il Paese e per l'Europa. Un Parlamento impiccato e un nodo istituzionale estremamente complesso da risolvere.
Sono convinta che sia il momento della responsabilità ed anche dell'avvio di una fase interna di profonda riflessione da parte della classe dirigente del PD. Personalmente dopo aver sostenuto con determinazione Matteo Renzi alle primarie, ho deciso con lealtà, come ha fatto lo stesso Renzi, di prendere parte a questa campagna elettorale spendendomi in prima persona. Per mesi ho privilegiato l'impegno politico, rispetto a quello professionale, convinta che la serietà del momento politico lo richiedesse.
So che molte persone, soprattutto a Rovereto e nella bassa Vallagarina, hanno manifestato più volte la loro fiducia nella mia persona e hanno deciso di sostenere il PD nonostante la composizione della lista finale non rispecchiasse esattamente l'esito delle primarie per il parlamentari trentini. Sono felice se ho potuto contribuire, anche se molto umilmente, alla tenuta, almeno parziale, del PD anche laddove probabilmente il voto della protesta grillina avrebbe potuto espandersi pericolosamente (in particolare il tema no tav è stato fortemente presidiato).
Vorrei ringraziare dal profondo del cuore le molte persone che ho conosciuto, incontrato e spesso rincontrato durante questa campagna elettorale, in particolare mi rivolgo alle molte donne, che hanno nei fatti, nella quotidianità, sostenuto il voto al Partito Democratico, anche attraverso la promozione della mia presenza come donna, come giovane competente, come roveretana. Ringrazio davvero tutti coloro che lo hanno fatto, e sono davvero in molti, non in occasioni ufficiali o con discorsi di circostanza, ma nella quotidianità dell'impegno politico, con il cuore e con la testa. Sul piano umano il vostro affetto e la vostra stima sono il risultato più importante che potevo portare a casa e di questo vi sono sinceramente riconoscente.
Anche per questo, il mio impegno politico non cesserà: in un momento di tale gravità per il Paese, la delusione più profonda non è la mia, ma quella per le sorti dell'Italia. Bersani è il leader e ora sta a lui definire la linea.
Permettetemi solo di chiudere, con le parole di Graziano Delrio, Sindaco di ReggioEmilia e presidente dell'ANCI, che credo possano essere utile spunto di riflessione.
Ancora grazie a tutti,
cari saluti
Elisa
"Ripartire impegnandosi sul dimezzamento dei parlamentari con un vero senato federale, fare una legge elettorale sul modello usato e funzionante per i sindaci, dare respiro alla piccola impresa strozzata dalla rigidita' delle banche sbloccando il patto di stabilità, abolizione delle province e del finanziamento pubblico ai partiti. Erano e sono nostre queste idee Non scandalizzarsi per il reddito minimo di cittadinanza che in forme diverse e ' presente in quasi tutta Europa ...lo abbiamo detto in tanti modi casomai il problema sarà studiare insieme come finanziarlo. Vicini ai piu' deboli che pagheranno la mancanza di governo e di risposte piu' di tutti..come sempre."
Graziano Delrio