Zeni: "Non sono d'accordo con l'impostazione difensiva e rinunciataria proposta dai presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscher per la riforma dello Statuto di Autonomia: serve più coraggio e mi auguro se ne possa parlare in maggoranza".
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"L'Adige", 8 gennaio 2015
TRENTO Allargare le competenze e introdurne di nuove. Inizia oggi il lavoro dei dieci «saggi» incaricati dai presidenti Kompatscher e Rossi di preparare la bozza di modifica allo Statuto, che dovrà poi diventare un disegno di legge da approvare nei consigli provinciali di Bolzano e Trento e in consiglio regionale. Poi la partita si trasferirà a Roma, per il voto in Parlamento.
Dopo la riunione di insediamento, inizierà oggi il lavoro vero e proprio di Christoph Perathoner, Karl Zeller, Esther Happacher, Lorenzo Dellai, Francesco Palermo, Marco Boato, Luca Zeni, Roberto Toniatti, Giuseppe Detomas e Giuseppe Volpe. Ieri riunione preliminare del gruppo trentino. Dellai ha già annunciato la sua assenza perché impegnato nelle votazioni alla Camera. Palermo distingue il lavoro in quattro filoni. Il primo obiettivo è ottenere nuove competenze, come cooperazione transfrontaliera, rapporti con Ue e relazioni internazionali.
Vanno specificate meglio le competenze già previste dallo Statuto, come ambiente e commercio, specificando i limiti di manovra delle Province. Il terzo obiettivo, anticipa Palermo, è scrivere come competenza settori già assegnati con norme di attuazione, come energia, strade e personale della scuola. Infine trasformare in primarie alcune competenze secondarie, come la scuola. L’assessore Schuler punta alla competenza della caccia. Il gruppo non è retribuito e l’incarico è informale: non c’è alcuna delibera di nomina. Non sono mancate le polemiche. Antonio Frena ha protestato per l’assenza di esponenti del Pd, non riconoscendo tra questi il senatore Palermo, eletto con candidatura Pd-Svp. Palermo precisa: «Rappresento tutti e mi confronto con chiunque sia interessato». Tempi stretti, in un mese dovrebbe essere pronta la proposta per i Consigli. Più lungo sarà il lavoro della Convenzione, che si occuperà dei temi più politici dello Statuto.