Fanno bene i parlamentari trentini a tenere gli occhi aperti in aula. Il clima anti autonomie è diffuso e anche il governo Renzi, nonostante le apparenze, ne pare influenzato. L’ennesima dimostrazione la si è avuta alla Camera durante il dibattito sul ddl costituzionale che supera il bipolarismo perfetto. Con un blitz notturno in commissione, la maggioranza ha introdotto anche per le due Province autonome il potere sostitutivo da parte dello Stato."Trentino", 15 gennaio 2015
In pratica - nel caso di gravi inadempienze degli enti locali su temi che impegnano lo Stato anche a livello internazionale - il governo può sostituirsi alle Regioni (ora anche alle Province autonome) e attuare il provvedimento contestato. Secondo i parlamentari trentini Lorenzo Dellai e Michele Nicoletti «non si sentiva affatto bisogno di questa norma» benché una sentenza della Consulta avesse già incluso le Province autonome tra gli enti territoriali soggetti al potere di sostituzione. «Il governo - spiega Dellai - dimentica che i rapporti con le Autonomie sono regolati dalle norme di attuazione che già disciplinano queste eventualità che, sostanzialmente si limitano a casi estremi. La nuova dizione della norma cancellerebbe tutta questa particolarità e questo per noi è inaccettabile». Nicoletti, dal canto suo, precisa che la delegazione trentina ha già presentato un emendamento soppressivo di quello introdotto con il blitz in commissione, «in modo da riportare la situazione a come era prima. Non vedo intenti anti-autonomistici del governo, ma comunque è sempre bene vigilare».
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Partito Democratico del Trentino