Donata Borgonovo Re conferma di essere pronta a candidarsi per le prossime provinciali, esclude di farlo per la segreteria del Pd, rivendica la necessità per i partiti tradizionali di prendere gli aspetti positivi del Movimento 5 Stelle che considera un possibile interlocutore. Fondamentale per la docente universitaria «aprirsi alla società e discutere con loro e dentro il Pd sul programma con il massimo rispetto»."L'Adige",1 marzo 2013
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Scalfi incalza: "Congresso idea accattivante, ma la priorità è il candidato presidente". Il coordinatore cittadino a Pacher: "Se torni niente primarie". Critiche a Borgonovo Re: "Siamo una squadra, non un taxi".T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 28 febbraio 2013Leggi l'articolo in pdf!
Elezione diretta del presidente, uninominale a doppio turno, Senato delle Regioni «Qui non si tratta di addomesticare i “grillini”: governo di un anno, chi ci sta ci sta."Trentino", 28 febbraio 2013
Quattro mesi fa l’annuncio dell’allora vicepresidente: «A ottobre non mi ricandido» Oggi c’è chi lo vorrebbe alla guida della coalizione e chi invece chiede un cambio di passo.C. Bert, "Trentino", 28 febbraio 2013
Il segretario Pd chiama Bressa al telefono. Senza accordo l'avrebbe spuntata Berlusconi per 22.310 voti. Grazie al voto degli autonomisti del Trentino Alto Adige, la coalizione di centrosinistra ha conquistato il premio di maggioranza alla Camera.A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 27 febbraio 2013Leggi l'articolo in pdf!
Alla Camera, «tengono» solo in quattro aree: Paganella, Giudicarie, Fiemme e Fassa. Un ribaltone rispetto al 2008: dodici territori conquistati dalla più rassicurante sinistra-autonomista alleata con il centro «dellaian-montiano». E in sei zone i grillini battono il centro di «Scelta Civica».F. Terreri, D. Sartori, "L'Adige", 27 febbraio 2013
L'ex vicepresidente non si entusiasma: "Anche in Trentino potevamo fare di più". "Senato, da soli avremmo perso. Lo dicevano i numeri".T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 27 febbraio 2013Leggi l'articolo in pdf!
«L’irruzione del Movimento 5 Stelle può essere uno scossone salutare». Alberto Pacher è a casa con l’influenza. Ma ieri mattina il presidente della Provincia di buon’ora ha postato su Facebook un commento sul risultato delle elezioni, in cui auspica che si apra una fase costituente per approvare, anche con i parlamentari di Grillo, alcune riforme, dalla legge elettorale al dimezzamento dei parlamentari, ai costi della politica. E sulla coalizione provinciale dice: «Abbiamo vinto perché ci siamo presentati insieme. Potrà continuare ad andar bene a patto di non fare stupidaggini». C. Bert, "Trentino", 27 febbraio 2013
Dell’esito del voto mi sconcertano in particolare tre cose. La prima è che un terzo dell’elettorato ritenga che Berlusconi sia l’uomo politico che meglio possa rappresentare questo paese, che il signore di Arcore si sia fatto con le proprie mani, Mussolini fosse un grande statista che ha fatto qualche errore, Ruby la nipote di Mubarak e l’Imu potesse venir restituita a chi l’ha pagata.Michele Nardelli, 27 febbraio 2013
Filippi: con Renzi andava diversamente. Per Pinter sbagliata anche la campagna. La parlamentare uscente Froner difende la scelta di Bersani e a livello locale parla di ottimo risultato."L'Adige", 27 febbraio 2013
Il Pd si conferma il primo partito in Trentino ma deve fare i conti con l’effetto Dellai e soprattutto con lo tsunami Grillo. I Democratici conquistano il 23,7% dei consensi, una percentuale lontanissima dal 32,9 del 2008. Ma allora con il Pd c’era anche Lorenzo Dellai, che questa volta i suoi voti li ha portati a Monti (19,6%). E non c’era il Movimento 5 Stelle, che fa il botto anche in provincia superando il 20% e diventando il secondo partito. Un primato, quello del Pd, che ieri non è bastato a attutire lo shock per il risultato nazionale. C. Bert, "Trentino", 26 febbraio 2013
l’alleanza di centro sinistra autonomista fa l’en-plein e si rafforza in vista delle provinciali confermando che la formula politica che ha governato il Trentino negli ultimi 15 anni è ancora vitale e soprattutto convincente per i trentini. L. Petermaier, "Trentino", 26 febbraio 2013
È un risultato storico, che Giorgio Tonini comincia ad assaporare non appena arrivano i primi risultati dai seggi della val di Fassa: se in parte anche i ladini, che da sempre, alle politiche, vanno a destra, cominciano a dare soddisfazione, è fatta. Sarà così, alla fine: il candidato del centro-sinistra-autonomista (Patt-Pd-Upt) vince nel collegio di Pergine-Valsugana, dove il centro-destra si aggiudicava il senatore ininterrottamente dal 1994, cioè da quando si vota con il maggioritario (prima con Enzo Erminio Boso, quindi, due volte ciascuno, con Renzo Gubert e Giacomo Santini ).D. Sartori, "L'Adige", 26 febbraio 2013
Giorgio Tonini espugna la Valsugana. Il senatore uscente del Partito Democratico, costretto ad una sfida tutta in salita in un collegio storicamente appannaggio del centrodestra, ha vinto con il 43,5% dei consensi contro il 28,4 del suo avversario Sergio Divina (che entra comunque in Senato come miglior perdente). C. Bert, "Trentino", 26 febbraio 2013
Il neoeletto deputato rivendica la «scelta di responsabilità e generosità» nell’alleanza provinciale ma è molto allarmato sul quadro nazionale: «Grillo e Monti sono serviti solo a disarticolare il bipolarismo all’europea».P. Ghezzi, "L'Adige", 26 febbraio 2013
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