Pd e Verdi presentano la candidata a sindaco Marina Taffara: «Voglio trasparenza e partecipazione» .R. Gerola, "Trentino", 28 aprile 2013
Vicesindaco reggente da un paio di mesi, Marina Taffara è il candidato a sindaco di Pd e Verdi. Dopo un’esperienza amministrativa in un Comune veneto, nel maggio del 2005 è approdata in sede consiliare a Pergine come capogruppo di “Pergine insieme per l’Ulivo”, formazione di sinistra in appoggio al sindaco Renzo Anderle. Per la sinistra era la seconda volta di governo in Comune a Pergine: Marina Taffara è entrata in giunta nel 2009 come vicesindaco e appunto dal febbraio scorso è reggente dopo le dimissioni di Silvano Corradi. Laureata in scienze motorie all’Università di Bologna (nel 2001), dopo varie esperienze anche accademiche nel Veneto, è diventata insegnante all’istituto scolastico superiore “Marie Curie” di Pergine. Una volta assunto l’incarico di vicesindaco, ha optato per il tempo pieno mettendosi in aspettativa come insegnante. E’ da sempre presidente dell’Asd Movi-Mente che opera nel settore della ginnastica artistica maschile e femminile. (r.g.) di Roberto Gerola wPERGINE Pd e Verdi uniti ieri mattina per la presentazione ufficiale del candidato a sindaco Marina Taffara. Candidati, esponenti di partito, amici, simpatizzanti e familiari hanno affollato la sala consiliare. Con loro anche qualche dirigente provinciale dei due partiti: Bruno Dorigatti per il Pd, Aldo Pompermaier e Marco Boato per i Verdi, con Giuseppe Facchini (presidente del consiglio ancora per un mese) in qualità di “conduttore” dell’evento. Marifa Taffara è il primo candidato a sindaco a proporsi ufficialmente. Ed è stato Facchini a illustrarne la figura: impegni, carriera politica, lavoro. E’ stato Bruno Dorigatti a commentare per primo la situazione politica con particolari riferimento al momento delicato. «Avremmo voluto una situazione diversa - ha detto tra l’altro facendo riferimento alla coalizione non più riproposta -, con un mandato finito prima non per nostra responsabilità. Ognuno deve sì prendersi la propria fetta di responsabilità, ma la più consistente non è nostra». Ha quindi parlato delle «primarie come strumento di condivisione», di costruzione della coalizione. «Il percorso è stato diverso - ha detto ancora - e avrà influenza anche per altri appuntamenti: non solo a Pergine, ma anche a Trento». Parlando poi dei candidati, ha puntato sul fatto che «Pergine merita una donna come sindaco. Con Marina Taffara risponderemo alle aspettative, con le donne e gli uomini in lista possiamo vincere perché c’è capacità ed entusiasmo». Non ha escluso che la coalizione possa tornare al governo dopo il ballottaggio. «Già da adesso penso a una convergenza dopo; è stato un guasto a non volere la coalizione subito, ma guardiamo avanti, a un percorso che vada al di là». E’ stata quindi la volta di Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino. Ha espresso soddisfazione per le trattative. «Abbiamo dato un grosso contributo per sostenere la coalizione - ha detto - anche se poi non ci siamo riusciti. I nomi era forti e c’è stato arroccamento». Ha ricordato che nel corso di uno degli incontri, «ho proposto un identikit di come doveva essere il sindaco di Pergine ed è coinciso esattamente con Marina Taffara». La candidata Marina Taffara (per lei un mazzo di fiori) ha esordito affermando «ce la metterò tutta». Ha poi proseguito con «non tradirò questo percorso, con voi cercherò uomini, donne e cittadini che non vogliono incanalarsi nei partiti». Ha quindi ringraziato i Verdi per «la scelta corposa e importante». Poi, riferendosi ai quattro anni passati, ha aggiunto: «E’ stata un’esperienza importante, robusta ma anche difficile perché spesso mi sono trovata a confrontarmi, non a scontrarmi. La mia idea era quella di cambiare il passo alla gestione, di cambiare lo stile: il municipio deve avere porte aperte, amministratori sempre presenti, massima trasparenza e partecipazione nelle scelte strategiche. Il programma sarà integrato in queste settimane sentendo i cittadini. Abbiamo sbagliato qualcosa, non ripetiamo gli errori». Infine, Annamaria Lazzeri (capogruppo e capolista Pd): «Marina Taffara è il naturale epilogo del nostro percorso».
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