Festa della Liberazione, ecco il programma

Torna la Festa della Liberazione e della Resistenza, nel sessantottesimo anniversario. Per il 25 aprile l'Arci organizza una festa che animerà tutta la giornata il parco di Piazza Dante con musica, cibo, momenti di riflessione.
"Trentino", 24 aprile 2013

Non mancheranno le manifestazioni istituzionali del comune di Trento che sfoceranno alle 10 con la deposizione delle corone alle lapidi di Palazzo Thun, al Monumento ai Caduti in Piazza Portela, all' ex Imi, quindi in galleria Partigiani e poi nella piazza dedicata al medico e partigiano, martire e lucida mente resistente, Mario Pasi. Accompagnerà il corteo la Banda Sociale di Aldeno. Alle 11 si terrà a Palazzo Geremia, nel Salone di Rappresentanza, la Cerimonia di commemorazione, sempre gremita, pur nella retorica inevitabile. Interverranno, tra gli altri, Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, Bruno Dorigatti, presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino e Sandro Schmid, presidente dell'Anpi del Trentino. Dal primo pomeriggio, fino a mezzanotte, l'Arci, che conta 4000 soci e 15 circoli in Trentino, insieme ad altre associazioni, allestirà il palco per i concerti, i gazebo delle associazioni e un punto di animazione per i bambini e ragazzi, con pop corn, truccabimbi, zucchero filato. L'intento è rendere leggero il passo verso la commemorazione.
Ci saranno anche spettacoli di giocoleria proposti da “Giratutto”. Sul palco si esibiranno i gruppi musicali “The venus”, “Death by pleasure”, “The Wise”, “The Squirties”, i “Mad Dog” per finire con i Bastard Sons of Dioniso. Partecipano alla manifestazione Libera, Terra del Fuoco, Uisp, Cgil, Anpi, Forum Trentino per la Pace, Udu, Arcigay, ArciLesbica, Cafè de la Paix. La novità di questa edizione è una sorta di agorà dal nome “Workshop [R]esistenze”, coordinato e moderato da Terra del Fuoco e Libera Trentino, che a partire dalle 15 invitano i cittadini a rispondere alle domande: “Cosa significa oggi Resistenza” e “A cosa bisogna resistere oggi?”.
La festa del 25 aprile è una festa sui valori generali della Resistenza o parla anche di architettura istituzionale? “Vediamo due idee di democrazia: una più rigida, che va verso un presidenzialismo di fatto, in uno Stato essenzialmente debole, e quella di una sorta di democrazia anarchica” spiega il giovane Andrea La Malfa, segretario dell'Arci provinciale. “Aspettiamo ancora la terza idea. Bisogna discuterne, far passare questo dibattito al pubblico, che forse oggi è più preoccupato dalla crisi economica”.