Dorigatti: "Bisogna partire dall'idea di società che abbiamo, perché se continuiamo a dire che le idee non contano più e c'è solo l'amministrazione, per quella vanno bene anche le liste civiche e si è visto. Il congresso definirà finalmente una linea politica". Manica: "Chi pensava si dovesse vivere del vento nazionale deve rifarsi i conti. La soluzione è una: bisogna radicarsi sul territorio con un gruppo dirigente in cui la gente possa riconoscersi. Lavis caso esemplare, a Mori si paga la scelta scellerata del Patt di andare con il centrodestra. A Storo, Brentonico e Rovereto paghiamo la litigiosità interna".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 13 maggio 2015
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Il primo partito a Lavis è il Pd, premiato domenica dagli elettori con ben 1.198 voti, ovvero, più del 30% rispetto alle altre liste; con un rapporto di forza che garantisce 6 consiglieri sui 18 eletti. Il segretario locale, Luca Paolazzi, anche alla luce del risultato personale (229 preferenze, è il più votato), non nasconde la soddisfazione.
«Come si fa a raccogliere 475 preferenze e diventare il consigliere più votato nella storia di Riva? A dire il vero non so. Mi verrebbe da dire lavorando quotidianamente al servizio dei cittadini, con passione e serietà, e rimanendo sempre sé stessi. E' la politica dei piccoli passi ma continui, l'opposto di quella delle bottiglie di vino». Alessio Zanoni, classe 1967, di professione bancario, assessore uscente e segretario del Pd, domenica ha fatto incetta di voti mettendo a segno la migliore prestazione di sempre di un candidato consigliere comunale in una tornata elettorale in Busa.
G. Marcolini, "Trentino", 14 maggio 2015
Il record di preferenze del primo turno del voto di Rovereto è andato all'assessore uscente alla Contemporaneità (nel lessico miorandiano significa Cultura e Politiche giovanili) Luisa Filippi. Trentatrè anni, mamma, del Pd. Per lei 489 preferenze. Quasi il 3% dei voti totali.
N. Guarnieri, "L'Adige", 14 maggio 2015
MORI - I tempi per siglare accordi elettorali stringono: a Mori la coalizione del candidato sindaco Cristiano Moiola, che parte in svantaggio con i voti, cerca nuovi alleati. Ieri sera c'è stato il primo incontro con gli esponenti del Carroccio, un momento informale, lontano dalle sedi dei rispettivi partiti, per trovare la convergenza sui punti fondamentali del programma. Di fronte a questo matrimonio, però, il Pd avverte: se ci sarà l'apparentamento si solleverà un problema politico in Giunta provinciale. Parola dell'assessore Alessandro Olivi che ha già fatto intendere agli alleati di essere sul piede di guerra.
L. Galassi, "L'Adige", 14 maggio 2015
Come si attraversa il deserto? Ma sarà lunga? Cinque anni di cammino per il Pd di Mezzolombardo e per la lista civica «Uniti per Mezzolombardo». Il risultato del voto è stato negativo. Tuttavia, ci sono anche le provvide sventure. Sacha De Carli, segretario del partito locale, vuole ripartire dalla consapevolezza del gruppo composto.
A. Longo, "L'Adige", 14 maggio 2015
VOLANO - «Il paese aveva voglia di cambiamento». Maria Alessandra Furlini ne è sicura e non nega la soddisfazione per la vittoria raggiunta con il 57,2% (1023 voti). La nuova sindaca di Volano vince e convince e con la sua coalizione di centrosinistra sgretola il Centro Autonomista Popolare, da ben 25 anni alla guida del paese e questa volta affidato al candidato sindaco Rudi Pasquali.
"L'Adige", 12 maggio 2015
NOMI - Una vittoria schiacciante quella rimediata da Rinaldo Maffei. A Nomi il sindaco uscente ottiene infatti uno storico 62% (491 voti in totale) superando la sfidante alla guida del municipio, Francesca Depedri, di ben 190 voti: un considerevole distacco per il paese di Nomi, che peraltro nelle ultime tornate elettorali si era sempre dimostrato piuttosto imprevedibile.
"L'Adige", 14 maggio 2015
TRENTO Più vigili sulle strade, in azione la nuova “squadra speciale per la pulizia e il decoro”, l’avvio del confronto con la Provincia sulle grandi partite urbanistiche in sospeso. I primi cento giorni dell’Andreatta bis vedranno il sindaco di Trento affrontare importanti scenari di prospettiva ma anche mettere in campo una visibile risposta al problema della microcriminalità e del degrado, che spesso procedono di pari passo.
"Trentino", 14 maggio 2015
Stefano Barozzi e Cristiano Moiola si preparano al ballottaggio che porterà uno dei due a diventare sindaco di Mori. Partono da una posizione ben diversa (43,3% Barozzi, 25,5% Moiola), ma entrambi puntano ad assicurarsi i consensi di chi è rimasto fuori dal secondo turno - grillini e leghisti - per cercare la vittoria
M. Cassol, "Trentino", 14 maggio 2015
IVANO FRACENA Giacomo Pasquazzo, classe 1991, a fine mese compirà 24 anni. E’ lui il sindaco più giovane del Trentino e nei prossimi anni guiderà il paese più piccolo della valle, Ivano Fracena. Con 116 voti (il 54%) a 99, si è imposto sull’amministrazione uscente di Franco Parotto (qui l’affluenza è stata del 75,1%, in linea con il 75,3% del 2010). Una vittoria che da una grande indicazione: il paese vuole la fusione.
"Trentino", 12 maggio 2015
«Nulla è perduto...». Andrea Miorandi, il sindaco uscente, è ottimista nonostante sia stato superato al ballottaggio dallo sfidante Francesco Valduga. La coalizione di centrosinistra autonomista si è fermata al 35,5% (6.488 voti di cui 515 solo al sindaco) contro i 38,4% (7.021 voti di cui solo al sindaco 725) del raggruppamento dei Civici e Verdi. Le due coalizione sono divise da 533 voti, un gap che per Miorandi è colmabile al secondo turno.
G. Rudari, "Trentino", 12 maggio 2015
Il Pd è il primo partito in 10 Circoscrizioni su 12. In 9 è sopra il 30% dei voti. In una (Oltrefersina) supera il 40%. In due ha la maggioranza assoluta dei seggi: Villazzano e Oltrefersina. Non è primo partito in Bondone, battuto dalla civica Noi per le nostre comunità per 5 voti, e a Mattarello, dove la Civica Torre Franca lo supera di soli 3 voti.
GUARDA TUTTI I RISULTATI http://bit.ly/risultatiTN
"L'Adige", 12 maggio 2015
Il vicepresidente della Provincia valuta positivamente il risultato del Cantiere civico democratico di Dellai a Trento: «È la conferma che siamo una coalizione a tre, non a due: Pd e Patt. Il Pd comunque non attende il cantiere di altri, che pure sono importanti per il contributo che danno alla coalizione, ma dovrà essere esso stesso il promotore del cambiamento e dell'evoluzione del quadro politico».
"L'Adige", 12 maggio 2015
Il Partito Democratico si dimostra più forte delle polemiche e delle beghe interne e conferma la fiducia di quasi un elettore su tre perdendo solo ottocento voti rispetto al 2009 ma confermando sostanzialmente le sue percentuali. Il centrosinistra autonomista mantiene ancora saldamente le redini della città nonstante i 7.00 voti persi.
F. Gottardi, "L'Adige", 12 maggio 2015