Archivio notizie pagina 273

"Se non ci diamo un progetto comune il Trentino sarà dei comitati elettorali"

"Se ci limitiamo ad occuparci della partecipazione, senza trasmettere un progetto politico di coalizione, il centrosinistra rischia di restare intrappolato. Se non si ha uno sguardo all'orizzonte e non si spiega agli elettori perché si fanno le cose, se non ci sono più destra e sinistra, coltiviamo il brodo in cui facciamo crescere un civismo più populista che popolare". Sul PD: "Dobbiamo dire chiaramente che non vogliamo limitarci a fare i cani da guardia degli altri, accontentandoci di governare i comuni: dobbiamo uscire dalla subalternità".
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 15 maggio 2015
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Insieme e uniti faremo la differenza!

Carissimi tutti del Partito Democratico Trentino,
la generosità è stata sicuramente un valore aggiunto di questa campagna elettorale. Generosità nel dare la disponibilità, nel metterci la faccia, nel lavorare per crescere insieme e per portare alle nostre città la nostra proposta politica.
Dovunque l’impegno è stato grande, pur con luci ed ombre nei risultati e ne dovremmo parlare per capire come migliorare, soprattutto come recuperare quel 47% di cittadini, specie i giovani che non si è fatto trovare.

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Il PD è ancora un partito di Sinistra? Intervista a Michele Nicoletti

In questi giorni nel PD, e nell’opinione pubblica, si sta svolgendo un dibattito, molto polemico, sull’identità del PD: sul suo essere o meno un partito di sinistra. Ne parliamo con Michele Nicoletti, professore di Filosofia della Politica ed esponente di primo piano della cultura cattolica democratica. Nicoletti è attualmente deputato trentino del PD e Presidente della delegazione italiana all’assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa.
Intervista sul blog di RaiNews "Confini", 14 maggio 2015

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#MORI - «Quel matrimonio non s'ha da fare»

La campagna elettorale di Mori si scalda. A nove giorni dal ballottaggio la battaglia tra Stefano Barozzi e Cristiano Moiola si combatte senza esclusione di colpi. Mentre il vicesindaco uscente invita la Provincia a non autorizzare il gassificatore, prendendo così anche lui posizione sul più delicato tema elettorale, il segretario del Patt nega l'accordo ufficiale con la Lega Nord annunciato ieri dall'Adige. 
Mosse, queste, che servono a sanare posizioni fin qui poco chiare, addirittura scomode dei due candidati.
L. Galassi, "L'Adige", 15 maggio 2015

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"Coalizione vincente, ma servono idee nuove. L'Upt si avvicini al PD"

"Alla forza nazionale corrisponde una certa inadeguatezza dell'offerta a livello locale. Il rischio da cui dobbiamo guardarci come la peste è che dietro il consenso nazionale si scateni una guerra tra dirigenti per impossessarsi del brand vincente. L'esempio di Fi ci dice che quando l'immagine nazionale si sgonfia e il radicamento locale manca, tutto svanisce molto rapidamente. In Trentino da un po' di tempo si va avanti per forza d'inerzia, ricorrendo a un patrimonio d'idee accumulato nel passato".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 14 maggio 2015
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PD: "Il vento del nazionale non basta”

Dorigatti: "Bisogna partire dall'idea di società che abbiamo, perché se continuiamo a dire che le idee non contano più e c'è solo l'amministrazione, per quella vanno bene anche le liste civiche e si è visto. Il congresso definirà finalmente una linea politica". Manica: "Chi pensava si dovesse vivere del vento nazionale deve rifarsi i conti. La soluzione è una: bisogna radicarsi sul territorio con un gruppo dirigente in cui la gente possa riconoscersi. Lavis caso esemplare, a Mori si paga la scelta scellerata del Patt di andare con il centrodestra. A Storo, Brentonico e Rovereto paghiamo la litigiosità interna".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 13 maggio 2015
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#LAVIS - Il Pd “potenziato” ora batte cassa

Il primo partito a Lavis è il Pd, premiato domenica dagli elettori con ben 1.198 voti, ovvero, più del 30% rispetto alle altre liste; con un rapporto di forza che garantisce 6 consiglieri sui 18 eletti. Il segretario locale, Luca Paolazzi, anche alla luce del risultato personale (229 preferenze, è il più votato), non nasconde la soddisfazione.

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#RivadelGarda - Il più votato ALESSIO ZANONI: «I 475 voti? Lavoro, passione e coerenza»

«Come si fa a raccogliere 475 preferenze e diventare il consigliere più votato nella storia di Riva? A dire il vero non so. Mi verrebbe da dire lavorando quotidianamente al servizio dei cittadini, con passione e serietà, e rimanendo sempre sé stessi. E' la politica dei piccoli passi ma continui, l'opposto di quella delle bottiglie di vino». Alessio Zanoni, classe 1967, di professione bancario, assessore uscente e segretario del Pd, domenica ha fatto incetta di voti mettendo a segno la migliore prestazione di sempre di un candidato consigliere comunale in una tornata elettorale in Busa.
G. Marcolini, "Trentino", 14 maggio 2015

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#ROVERETO, la più votata LUISA FILIPPI: «I miei 489 voti: Mart, Smart Lab e Zandonai»

Il record di preferenze del primo turno del voto di Rovereto è andato all'assessore uscente alla Contemporaneità (nel lessico miorandiano significa Cultura e Politiche giovanili) Luisa Filippi. Trentatrè anni, mamma, del Pd. Per lei 489 preferenze. Quasi il 3% dei voti totali. 
N. Guarnieri, "L'Adige", 14 maggio 2015

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#MORI - Accordo Patt-Lega per il ballottaggio

MORI - I tempi per siglare accordi elettorali stringono: a Mori la coalizione del candidato sindaco Cristiano Moiola, che parte in svantaggio con i voti, cerca nuovi alleati. Ieri sera c'è stato il primo incontro con gli esponenti del Carroccio, un momento informale, lontano dalle sedi dei rispettivi partiti, per trovare la convergenza sui punti fondamentali del programma. Di fronte a questo matrimonio, però, il Pd avverte: se ci sarà l'apparentamento si solleverà un problema politico in Giunta provinciale. Parola dell'assessore Alessandro Olivi che ha già fatto intendere agli alleati di essere sul piede di guerra.
L. Galassi, "L'Adige", 14 maggio 2015

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#MEZZOLOMBARDO - «Ricostruire l'alleanza»

Come si attraversa il deserto? Ma sarà lunga? Cinque anni di cammino per il Pd di Mezzolombardo e per la lista civica «Uniti per Mezzolombardo». Il risultato del voto è stato negativo. Tuttavia, ci sono anche le provvide sventure. Sacha De Carli, segretario del partito locale, vuole ripartire dalla consapevolezza del gruppo composto.
A. Longo, "L'Adige", 14 maggio 2015

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#VOLANO - Fine di un'era, ecco Furlini

VOLANO - «Il paese aveva voglia di cambiamento». Maria Alessandra Furlini ne è sicura e non nega la soddisfazione per la vittoria raggiunta con il 57,2% (1023 voti). La nuova sindaca di Volano vince e convince e con la sua coalizione di centrosinistra sgretola il Centro Autonomista Popolare, da ben 25 anni alla guida del paese e questa volta affidato al candidato sindaco Rudi Pasquali.
"L'Adige", 12 maggio 2015

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#NOMI, riconfermato a larga maggioranza RINALDO MAFFEI: «Ha vinto la continuità»

NOMI - Una vittoria schiacciante quella rimediata da Rinaldo Maffei. A Nomi il sindaco uscente ottiene infatti uno storico 62% (491 voti in totale) superando la sfidante alla guida del municipio, Francesca Depedri, di ben 190 voti: un considerevole distacco per il paese di Nomi, che peraltro nelle ultime tornate elettorali si era sempre dimostrato piuttosto imprevedibile.
"L'Adige", 14 maggio 2015

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100 giorni per cambiare Trento: subito vigili in piazza e squadra antifurti

TRENTO Più vigili sulle strade, in azione la nuova “squadra speciale per la pulizia e il decoro”, l’avvio del confronto con la Provincia sulle grandi partite urbanistiche in sospeso. I primi cento giorni dell’Andreatta bis vedranno il sindaco di Trento affrontare importanti scenari di prospettiva ma anche mettere in campo una visibile risposta al problema della microcriminalità e del degrado, che spesso procedono di pari passo.
"Trentino", 14 maggio 2015

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#MORI - Barozzi-Moiola, sfida all’ultimo voto

Stefano Barozzi e Cristiano Moiola si preparano al ballottaggio che porterà uno dei due a diventare sindaco di Mori. Partono da una posizione ben diversa (43,3% Barozzi, 25,5% Moiola), ma entrambi puntano ad assicurarsi i consensi di chi è rimasto fuori dal secondo turno - grillini e leghisti - per cercare la vittoria
M. Cassol, "Trentino", 14 maggio 2015

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