#TRENTO - «Su Asis discussione senza pregiudizi»

TRENTO - Sport, Cultura, Biblioteche e Pari Opportunità le compertenze dell'assessore Andrea Robol. Messo in discussione fino all'ultimo, nonostante l'ottimo risultato elettorale, secondo del Pd per preferenze, alla fine Andrea Robol ha ottenuto fiducia dal sindaco Andreatta che lo ha riconfermato in giunta come assessore alla cultura, sport e pari opportunità.
F. Gottardi, "L'Adige", 3 giugno 2015

Riconfermato proprio alla vigilia del Festival dell'Economia. Com'è andata?
Benissimo. Ho avuto anche l'onore questo pomeriggio di chiudere il festival assieme al presidente Rossi, a Tito Boeri, a Cipolletta e Laterza. Direi che a pochi giorni dalla conferma come assessore vivere in pieno un evento come questo dà grande soddisfazione. Era la decima edizione di un qualcosa ormai collaudato e la città si identifica col Festival dell'Economia. La stampa internazionale ne parla, l'Economist parla della «pittoresca città di Trento». È un palcoscenico di grande valore.
Scelta azzeccata insomma quella di dieci anni fa?
Sicuramente. Il Festival è cresciuto e ci ha aiutato a crescere come città. In questi giorni molto vivace, dinamica e colorata. Siamo la città dei Festival, c'è anche quello della Montagna, e sappiamo che i grandi eventi fanno bene anche in chiave turistica.
Competenza, quella del turismo, che però ha perso. Dispiaciuto?
La logica del sindaco nella distribuzione delle competenze tiene conto anche della necessità della giunta di affiatarsi e fare squadra. Mi pare che si possa lavorare bene. Ci sono tutti i presupposti.
Cultura significa anche cura del patrimonio, iniziative, associazionismo. Le riorse però sono sempre più scarse. Come ci si fa fronte?
Noi ragioniamo con le associazioni e gli operatori in una logica per la quale noi diamo sostegno ma sempre meno siamo erogatori di contributi. Dobbiamo mettere chi propone cultura nelle condizioni di farlo al meglio, semplificando i passaggi, dando un sostegno sulla informazione e comunicazione degli eventi. Sarebbe buona cosa riuscire ad avvicinare sponsor che diano una mano ma è chiaro che il momento non è dei più felici neanche per chiedere aiuto ai privati. Comunque nonostante il calo di risorse con quello che abbiamo riusciamo a fare ancora proposte di qualità. Come Contrada Larga che presenteremo a breve con una grande novità.
Cioè?
Che da quest'anno a luglio invece che nel cortile interno di Palazzo Thun faremo eventi musicali e cinema nel cortile interno delle scuole Crispi ristrutturate. Si ritorna in un luogo storico della città.
Stavolta ha anche la competenza sulle biblioteche. Scelta corretta?
Credo che sia un bel segnale accorparle assieme all'archivio storico alla cultura. È un servizio che funziona bene sia al centro che in periferia.
La biblioteca centrale soffre però da tempo del problema di una frequentazione non sempre di studenti e lettori ma anche di persone che finiscono per disturbare. Come pensa di affrontarlo?
Dobbiamo effettivamente capire come fare prima che diventi più grande di quello che è. Ci sono effettivamente diverse lamentele e il problema esiste. Devo ancora parlare col dirigente ma bisognerà affrontarlo.
L'altra grossa novità è l'assessorato allo sport. Contento?
Molto. Con la cultura è un settore quantomai importante per la crescita dell'individuo. 
Si è discusso negli ultimi tempi di gestione dei luoghi dove si fa sport e c'è chi, anche in campagna elettorale, ha messo in discussione il modello dell'Azienda speciale che Trento ha adottato diversi anni fa con Asis. Cosa ne pensa?
Io credo si debba fare un ragionamento a 360 gradi. Ci sono di mezzo diversi soggetti e ognuno è portatore di un suo interesse. Bisogna capire in che direzione andare. Sarà oggetto di questa legislatura senza oggi avere certezze. Credo ci voglia un dibattito serio e approfondito sulla natura giuridica, le funzioni, il ruolo, il rapporto con le società sportive e con il Comune. Stiamo parlando della gestione di molti impianti, coperti e non, e una cosa come il palazzetto.
Una scelta rimasta in sospeso è la destinazione di 8 milioni di euro avanzati dal progetto Casa dello Sport e che si deve decidere se spendere per coprire la piscina Manazzon o per qualcos'altro. Ha già qualche idea?
Anche in questo caso dovrò capire meglio dall'interno. È comunque un tema da affrontare in tempi rapidi.
Poi c'è lo sport di elite, soprattutto pallavolo e pallacanestro.
Sono dei tesori. Due squadre del genere fanno da traino anche per i giovani. Trentino Volley e Aquila Basket sono due realtà che dobbiamo tenerci strette e ci sarà da parte mia e della giunta la massima collaborazione. Ci muoviamo insieme. Anche perché sono due squadre che giocano in Europa e portano in giro l'immagine della città.
Infine si dovrà occupare di Pari Opportunità. Una sorpresa?
Decisamente. Ma credo che sia una bella cosa. È arrivato forse il momento di investire un uomo in un percorso del genere. Devo lavorarci e capire, anche se sarà un lavoro più culturale che di sostanza non avendo grandi budget a disposizione.