«Io vorrei che emerga in assemblea una proposta condivisa. Ricordo che il mandato dell'ultima assemblea prevedeva di dare vita a un comitato per cambiare le regole del congresso e di arrivare al congresso entro l'anno, nient'altro. Certo, mi auguro che non si apra una fase come quella che c'è stata due mesi fa. Ora abbiamo infatti molto su cui discutere sul futuro del Pd, anche in relazione alla dialettica che si è aperta a livello nazionale tra la parte più di sinistra e il resto del partito, che riguarda anche il Trentino».
"L'Adige", 3 giugno 2015
«Io sono a disposizione del partito, vediamo cosa succede in assemblea provinciale. Intanto, ci sono». Giulia Robol, che è tuttora segretaria del Pd del Trentino anche se di fatto non è più sostenuta dalla maggioranza che le aveva consentito di conquistare la guida del partito nonostante fosse arrivata seconda alle primarie dell'anno scorso, non ritiene che sia arrivato ancora il momento di farsi da parte. E questo, nonostante dopo la frattura di qualche mese fa con il suo vicesegretario Vanni Scalfi, che ha sancito il fallimento del sodalizio, sappia bene di non poter contare più sul consenso per continuare a tenere le redini del partito e che solo l'imminenza delle elezioni comunali ha determinato la scelta di non sfiduciarla per andare subito a congresso. Ora, a elezioni passate, sono state già tante le voci che si sono levate per sostenere che sarebbe meglio trovare qualcun altro per gestire la fase precongressuale, che durerà alcuni mesi.
Il senatore Giorgio Tonini ha proposto la nomina di un «comitato» di gestione, il vicepresidente della giunta e il capogruppo provinciale Alessandro Olivi e Alessio Manica un «direttorio», che poi vuol dire una soluzione analoga, e così il gruppo consiliare ha chiesto di essere più protagonista.
L'assemblea provinciale, che dovrà discutere la questione oltre ad analizzare i risultati delle recenti elezioni comunali in Trentino e quelle regionali altrove, avrebbe dovuto riunirsi lunedì, ma è molto probabile che l'appuntamento slitti al 15 giugno visto che per lunedì prossimo è convocata la direzione nazionale del Pd, che si preannuncia molto infuocata e alla quale parteciperanno anche i segretari regionali - nel caso di Trento e Bolzano provinciali - per una valutazione degli esiti elettorali e delle prospettive del partito a fronte delle divisioni interne che si sono fatte sempre più profonde.
«Io vorrei - dichiara Robol - che emerga in assemblea una proposta condivisa. Ricordo che il mandato dell'ultima assemblea prevedeva di dare vita a un comitato per cambiare le regole del congresso e di arrivare al congresso entro l'anno, nient'altro. Certo, mi auguro che non si apra una fase come quella che c'è stata due mesi fa. Ora abbiamo infatti molto su cui discutere sul futuro del Pd, anche in relazione alla dialettica che si è aperta a livello nazionale tra la parte più di sinistra e il resto del partito, che riguarda anche il Trentino».