Di fronte alla periodica riemersione della questione “Valdastico” nel dibattito politico e giornalistico, locale e nazionale, il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino ribadisce la propria netta, antica e fondata contrarietà per un’opera infrastrutturale costosa, inutile e dannosa. Un progetto autostradale trito e inadeguato, incoerente con l’obiettivo di spostare il traffico su rotaia e che - significativamente - il programma di governo della coalizione di “Centrosinistra autonomista” non prevede. Un'idea bocciata, nelle versioni fino ad oggi conosciute, non da posizioni ideologiche ma dai numeri.
Trento, 29 giugno 2015
«Per noi è sempre stato decisivo e strategico l'impegno sulla ferrovia. Lo ribadiamo anche adesso: è prioritario il potenziamento dell'asse ferroviario, tanto che nel 2009 in Consiglio comunale votammo il raddoppio dei binari». È chiaro che con questa premessa il sindaco di Trento fa fatica ad accettare questo improvviso cambio di idea e di marcia della Provincia riguardo la Valdastico.
D. Battistel, "L'Adige", 1 luglio 2015
«Una decisione sulla Valdastico prima o poi la si dovrà pur prendere, ma stavolta si è partiti con il piede sbagliato». Tra l'ipotesi di una nuova bretella con sbocco a Trento sud e il possibile spostamento ad ovest dell'asse autostradale, all'assessore comunale ai lavori pubblici e viabilità Italo Gilmozzi è venuto il mal di pancia: il progetto del tracciato con sbocco nel capoluogo l'ha appreso dall'Adige. «Sarebbe stato opportuno che l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi ne parlasse prima con la giunta comunale - evidenzia - Non entro nel merito del progetto proprio perché non ne sappiamo nulla. Dico solo che si è scelto un metodo che non porterà ad un confronto sereno».
M. Viganò, "L'Adige", 28 giugno 2015
Che la stagione delle grandi opere e del «governare è asfaltare» fosse finita ce ne eravamo accorti ormai tutti. Quindi fare l'assessore ai lavori pubblici in momenti del genere non è facile. Forse per questo che in un momento così delicato il sindaco Alessandro Andreatta ha voluto confermare in questo ruolo strategico la persona di cui probabilmente si fida di più dentro la giunta, Italo Gilmozzi.
Il quale forte di un risultato personale molto buono (terzo più votato e 167 voti guadagnati rispetto al 2009) si è visto aggiungere alle deleghe già di sua competenza anche la mobilità.
D. Battistel, "L'Adige", 3 giugno 2015
La giunta provinciale ha comunicato ieri di aver cancellato, o meglio di aver ritenuto non prioritarie, 52 opere comunali per un importo totale di 80 milioni di euro. Per quanto riguarda il Comune di Trento, la delibera ha riprogrammato il finanziamento di tre progetti di percorsi ciclo-pedonali che interessano tre aree della città: il Centro Storico, con la ciclo-pedonale Piazza Centa-Via Fontana-Via Druso, Ravina e Romagnano e infine Povo e Villazzano.
Se l'Europa cambia verso, con una nuova attenzione alla crescita, agli investimenti, alle politiche di sviluppo, come sollecitato dal premier Renzi all'ultimo Consiglio Europeo, ecco che la costruzione di una macroregione può essere una delle occasioni per rendere concreto questo cambiamento.
Vi è, infatti, un fermento e una volontà politica che si muove «dal basso» per un'Europa più vicina, a partire da un nuovo protagonismo dei territori.
Elisa Filippi, "L'Adige", 3 luglio 2014
Mozione dei democratici contro l'autostrada - Sarà forse il timore delle sirene serenissime che, unite a quelle romane, fanno sentire sempre più la pressione delle lobby venete e capitoline; o forse è più prosaicamente il timore (ed il fastidio) di essere sorpassati a sinistra da un attivissimo Patt in campagna elettorale perenne. Fatto sta che il Pd roveretano, attraverso sei suoi consiglieri comunali (Carlo Fait, Mario Airoldi, Fabrizio Sannicolò, Norma Sommadossi, Roberto Passamani, Nicola Simoncelli) rilancia il dibattito sulla Valdastico.
M. Pfaender, "L'Adige", 19 maggio 2014
La mattina del 14 dicembre una delegazione del Circolo PD della Valsugana orientale e Tesino, guidata dal segretario Giacomo Pasquazzo, ha incontrato ad Arsiè una delegazione dei Giovani Democratici del Feltrino, per una prima condivisione di proposte e iniziative comuni alle due realtà. Alla base dell’incontro la consapevolezza di una forte affinità geografica e di una storia comune fatta da legami politici (anche di dominio), economici e commerciali.