Ok sedersi al tavolo, ma a Veneto e a Roma, occorre dire che il Trentino è contrario da sempre alla Valdastico Nord e che non si deve cedere neppure se vengono concesse delle contropartite al Trentino. Il Pd del Trentino, nel coordinamento che ieri sera ha incontrato il presidente della giunta Ugo Rossi e l'assessore Mauro Gilmozzi, sul tema Valdastico ha chiesto di dire un no secco e di modificare in parte il documento approvato solo ieri in mattinata, in cui, secondo il Pd, si fa capire esplicitamente di essere disponibili ad accettare la Valdastico nord a patto di ricevere delle contropartite in cambio.
A. Conte, "L'Adige", 1 settembre 2015
"Va rinnovato un pensiero collettivo, senza visione d'insieme ogni tema diviene dirimente per sè. Ma è la politica in generale ad essere vittima di centralizzazione e personalismo. Come primo segretario del PD mi chiedo se abbiamo sbagliato qualcosa, non nell'idea del PD, ma nella sua realizzazione. Penso a questa fatica che ci trasciniamo dietro fin dal 2008, quando per mesi parlammo solo di regole. Sbagliai a evitare il conflitto. Al Pd ora serve un congresso politico vero: dobbiamo confrontarci sul Trentino che vogliamo, pur sapendo che alla fine non saremo tutti d'accordo".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 27 agosto 2015
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Il Pd trentino conferma il suo "no" alla Valdastico anche a Roma. Ieri il Segretario provinciale dei democratici Sergio Barbacovi e il capogruppo Alessio Manica hanno incontrato nella capitale il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio. Manica: "La posizione non cambia: il progetto è in contrasto con la nostra idea di sviluppo".
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 27 agosto 2015
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NICOLETTI: «Il dato politico è che nell'atto della modifica dell'assetto della giunta c'era stata una richiesta unanime del coordinamento del Pd al presidente Rossi di far seguire un ragionamento politico che non c'è stato. Questo mi sembra un elemento di debolezza e non di forza e mi auguro che alla ripresa dell'attività questa riflessione collettiva ci sia sulle grandi strategie, a cominciare dalla Valdastico e dalla sanità».
L. Patruno, "L'Adige", 24 agosto 2015
OLIVI: «La decisione del Consiglio regionale del Veneto che porterà allo stop della realizzazione della superstrada a pedaggio, va colta positivamente, nell'ottica di un rapporto tra territori che deve essere improntato ad un principio di fondo: non ci devono essere territori che devono essere attraversati e altri territori che li usano come semplice canale di scarico».
D. Sartori, "L'Adige", 6 agosto 2015
Prima Besenello, poi Caldonazzo, adesso Rovereto sud. Sembra il gioco delle tre carte, te la sposta di qua e di là e alla fine eccola spuntare da un'altra parte. «Ma il problema di fondo non è dover far uscire il tratto nord della Valdastico. Il problema è che quell'opera non s'ha da fare perché non ha senso. Da un punto di vista economico ma anche e soprattuto ambientale».
P. Liserre, "Trentino", 17 luglio 2015
Il coordinamento di Valle (Alta Valsugana) del Partito Democratico del Trentino e il neocostituito circolo di Levico Terme e dei Laghi del Partito Democratico del Trentino guardano con grande preoccupazione alle recenti dichiarazioni dei vertici della Provincia Autonoma di Trento, secondo le quali la PAT sarebbe divenuta parte attiva nella definizione del tracciato dell’autostrada A31 (Valdastico Nord).
9 luglio 2015
«Al Pd consiglierei di parlare con il ministro Delrio, che è un noto esponente di quel partito». Il governatore Ugo Rossi aveva replicato con una battuta alle critiche avanzate dal capogruppo del Pd Alessio Manica, il quale (Trentino di lunedì) aveva detto che sulla Valdastico nord «non ci sono margini di trattativa perché in gioco c’è un modello di sviluppo del territorio, il Trentino ha puntato sulla rotaia e non sulla gomma e non si torna indietro».
"Trentino", 8 luglio 2015