«Al Pd consiglierei di parlare con il ministro Delrio, che è un noto esponente di quel partito». Il governatore Ugo Rossi aveva replicato con una battuta alle critiche avanzate dal capogruppo del Pd Alessio Manica, il quale (Trentino di lunedì) aveva detto che sulla Valdastico nord «non ci sono margini di trattativa perché in gioco c’è un modello di sviluppo del territorio, il Trentino ha puntato sulla rotaia e non sulla gomma e non si torna indietro».
"Trentino", 8 luglio 2015
Rossi ha ribadito che la Provincia si siederà al tavolo dell’intesa con la Regione Veneto e il ministero con l’obiettivo di discutere di tutta la viabilità tra i due territori e che il sì alla Valdastico ci sarà se il Trentino ci guadagnerà. Risposta che non convince affatto Manica: «Evidentemente io sono più autonomista di Rossi», risponde con una battuta il capogruppo Pd, «più che quello che possono pensare esponenti del Pd nazionale, ammesso che sostengano la Valdastico, a me importa il pensiero che il Trentino porterà al tavolo dell’intesa. E resto convinto che «il tempo e la crisi che viviamo hanno solo rafforzato i limiti di quest’opera, che sono ambientali, finanziari, di sostenibilità, sociali. La Valdastico non è uno degli elementi di un accordo di governo da adattare all'evolversi dei contesti, non è una questione che può essere banalizzata con la realpolitik da periodo di crisi».