La direzione nazionale del Pd dovrebbe decidere oggi sulla richiesta di deroga del Pd trentino per posticipare al 16 marzo il congresso provinciale, con la scelta del nuovo segretario attraverso le primarie."L'Adige", 16 gennaio 2014
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Domani sera (alle 20.30, alla Casa Anziani di via Degasperi) si svolgerà l'assemblea, che eleggerà il direttivo del circolo lavisano del Partito Democratico. Un momento importante, visto che chi sarà eletto guiderà il partito anche durante le prossime sfide elettorali, quelle che nel 2015 porteranno al rinnovo sia del consiglio comunale, sia della comunità di valle. Molte comunque saranno le questioni sul banco anche nel 2014. "Trentino", 16 gennaio 2014
Il documento presentato oggi in conferenza stampa dal Pd del TrentinoFar parte di una giunta regionale significa far parte di una maggioranza regionale. E far parte di una maggioranza regionale significa condividere visione, prospettive, programmi. Il dibattito sulla Regione è partito dalla coda invece che dalla testa e nonostante i ripetuti segnali di contrarietà che abbiamo evidenziato, assistiamo al fatto che la direzione non sta cambiando. Crediamo allora di dover essere ancora più espliciti: il PD del Trentino non farà parte della maggioranza in Regione senza una profonda condivisione politica sulla Regione stessa, sul suo ruolo e sul suo futuro. Non ci interessa “avere un posto”: la Regione per noi non può essere un approdo di seconda scelta per chi non è stato valorizzato nei governi provinciali.Trento, 15 gennaio 2014
All'esito delle elezioni Provinciali e in attesa di come evolverà la situazione politica nazionale, torna prepotente il dibattito su nuovi soggetti politici (o presunti tali) da adattare allo scenario politico presente e futuro con riferimento particolarmente al Partito Democratico del Trentino che a breve terrà il suo congresso per la nomina dei nuovi organismi dirigenti con il sistema delle elezioni primarie aperte. A tal proposito ritengo matura l'idea del Partito territoriale Trentino aperto al mondo autonomistico, del cattolicesimo democratico e riformista. Luigi Olivieri, "L'Adige", 15 gennaio 2014
Manica apre a Robol. Lorandi: "Loro insieme, effetto moltiplicatore". Il consigliere e l'assessora si sono già incontrati. Il coordinatore di Rovereto un'intesa. T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 15 gennaio 2014Leggi l'articolo in pdf!
«Una candidatura naturale alla segreteria del Pd c’è e che si chiama Elisa Filippi». Il senatore Giorgio Tonini è il primo big del partito a schierarsi in vista del congresso provinciale. Endorsement scontato il suo, verrebbe da dire: renziano a favore della candidata renziana. Ma il senatore rimarca l’apertura e l’equilibrio dimostrati da Filippi, e prova ad accelerare i tempi: «Facciamo il congresso a metà febbraio, insieme agli altri congressi regionali». C. Bert, "Trentino", 15 gennaio 2014
Giorgio Tonini, senatore Pd, è infastidito ma non troppo sorpreso. "Le critiche gratuite vanno respinte al mittente, ma con la consapevolezza che dobbiamo essere molto severi con noi stessi: rimotivare costantemente le ragioni della specialità, utilizzarne le risorse con la massima attenzione, evitare di dare un'immagine negativa". Z. Sovilla, "L'Adige", 15 gennaio 2014
Un contributo di Idee in vista della prossima Assemblea Provinciale del Partito Democratico del Trentinodi Giacomo Pasquazzo, Gabriele Hamel, Pasquale Mormile, Lorenzo Passerini,Cristina Frassoni, Attilio Pedenzini, Pietro Scartezzini, Alex RigottiE' POSSIBILE SOTTOSCRIVERE il documento mandando una email a info@partitodemocraticotrentino.it
Si sta affollando la platea degli aspiranti alla carica di segretario del Pd del Trentino in vista delle primarie del 16 marzo con il rischio che si replichi la competizione tra correnti del 2009 (nonostante una parziale scomposizione e ridefinizione delle varie anime d'allora) che ha portato al risultato di una spartizione del consenso, senza un vincitore netto. Si fanno avanti i quarantenni.L. Patruno, "L'Adige", 14 gennaio 2014
«Mi fa molto piacere che emergano nomi di una generazione nuova e soprattutto che ci siano già due donne, mentre l'altra volta eravamo quattro candidati uomini. Ma mi auguro che si possa esplorare la possibilità di candidature unitarie e non dispero affatto che ci si possa arrivare». L. Patruno, "L'Adige", 14 gennaio 2014
Alla segreteria del Pd Vanni Scalfi ci crede. È quello che ci ha pensato prima di tutti gli altri che oggi si ritrovano in lizza. Uno che si è tenuto alla larga dalle correnti locali, pacheriani vs kessleriani. E il coordinatore cittadino oggi lancia la sua idea di Pd: «Non può essere il partito degli amministratori, ma degli elettori». C. Bert, "Trentino", 14 gennaio 2014
«Inaccettabile». Il Pd trentino bolla così l’ipotesi di giunta regionale uscita dal vertice di sabato a San Michele tra i governatori delle Province di Trento e Bolzano, Ugo Rossi e Arno Kompatscher. Una soluzione che dovrebbe - nelle intenzioni - «agevolare la composizione dell’esecutivo», ha spiegato Rossi. Ecco perché il presidente trentino si è detto pronto a cominciare lui la staffetta alla guida della Regione, lasciando così tre posti ai bolzanini."Trentino", 13 gennaio 2013
Cerca di unire le forze quella parte del Pd che vuole cogliere l'occasione delle primarie del 16 marzo per aprire il partito e scrollarsi di dosso quelle incrostazioni legate agli antagonismi di fazioni nazionali o locali, che hanno diviso per anni il partito in fronti tipo «dalemiani» o «veltroniani», «pacheriani» o «kessleriani», impegnati più a divorarsi a vicenda che a fare crescere il partito e dare risposte ai cittadini. L. Patruno, "L'Adige", 13 gennaio 2013
Il vicepresidente: "La logica delle componenti ha paralizzato la nostra azione". Fino ad ora il partito è stato più che altro un luogo di organizzazione degli eventi elettorali. Ora il Pd per vincere e governare deve darsi un'anima, ossia una base di convincimenti condivisi, che vuol dire dimostrare di credere in qualcosa insieme agli altri. Il contrario dell'autopromozione".T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 12 gennaio 2014
Con la legge costituzionale 30 maggio 2003 n. 1, il legislatore ha introdotto una norma che in materia elettorale - e non solo - potesse garantire l’eguaglianza non solo formale, ma sostanziale, e ha integrato il primo comma dell’art 51 L’integrazione dell’articolo è stata necessaria per rendere più cogente il principio di parità e assicurare una vera rappresentanza alle donne di fronte ad un’innegabile fase di arretramento della posizione femminile. Margherita Cogo, "Trentino", 12 gennaio 2014
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