Comunicato stampa PD BASSA VALSUGANA

Mercoledì 4 giugno l'Italia si è svegliata con la notizia di 35 arresti nell'ambito di una inchiesta relativa alla realizzazione del Mose di Venezia. In carcere sono finiti politici di entrambi gli schieramenti che vanno ad aggiungersi all'amministratore delegato dell'impresa Mantovani, già in carcere da febbraio.

In carcere è finito pure l'assessore regionale Chisso. Cosa c’entra con il nostro territorio? C’entra eccome. Non è solo un caso di "malcostume" o di grave irregolarità. La SuperValsugana a pagamento era stata programmata dall'assessore alle infrastrutture Chisso e poi affidata a una associazione di imprese di cui fa parte proprio la Mantovani spa. Ora i vertici sono in carcere, resta però un progetto che va a incidere e gravare su un territorio come quello alpino, presente sia nella parte veneta che trentina della Valsugana. Un intervento che utilizza la cosiddetta “finanza di progetto” ma starebbe in piedi "solo" con soldi pubblici;  un progetto nato senza ascoltare i territori e senza farsi carico dei loro reali bisogni.

Alla luce di tutto ciò, chiediamo che questo progetto così come proposto venga bloccato al fine di rispettare “senza se e senza ma” la convenzione delle Alpi e il suo protocollo aggiuntivo. Da cittadini della Repubblica, questo caso deve farci riflettere.